mercoledì 30 novembre 2011

pensierino del giorno-30/11/2011

a canticchiare son buoni tutti. va bene in qualsiasi circostanza, richiede poco impegno e la gente di solito non guarda stranita.
le persone più belle però son quelle che ballano. hanno talmente tanto da tirare fuori che non possono proprio stare ferme, devono in qualche modo mettersi in movimento e sono costrette magari nell'abitacolo della macchina, sulla sedia in ufficio, sul banco a scuola, ma superano i limiti fisici, le barriere e cominciano a muoversi.
quanto meno sanno ballare, tanto più è meraviglioso vederli all'opera perchè si tratta di un'improvvisazione genuina e incontaminata da tecniche varie; non esprimono solo felicità, sarebbe riduttivo. sensazione di vitalità totale.
pur essendo notoriamente un misantropo, auguro loro che il momento magico non si esaurisca mai.

martedì 29 novembre 2011

pensierino del giorno-29/11/2011

tempo fa avevo narrato le (dis)avventure del maschio alfa ai fornelli.
è ora che il mondo sappia di un altro piccolo inconventiente occorsogli da poco.
egli è rincasato verso mezzanotte gasato a mille per una superba prestazione nel torneo di calcio a 5, dove la di lui squadra ha conquistato con pieno merito la sesta vittoria su altrettanti incontri. l'adrenalina gli ha impedito di andare a letto fino all'una e trenta circa, ora in cui si è coricato.
sogna che ti sogna, un personaggio non meglio identificato gli comunica che deve essere evacuato in quanto la sua casa è a rischio esplosione per fuoriuscita di gas nella zona; la stanchezza prevale e anche nel sogno il maschio alfa si getta tra le braccia di morfeo, coccolato dal calore delle sue coperte. ed è proprio qua che i piani dell'immaginazione e della realtà si sovrappongono, si fondono.
si sveglia di soprassalto, occhi sbarrati, una sola certezza: scappare. con un tempo di reazione che farebbe morire d'invidia un navy seals si fionda giù per le scale ancora in pigiama, composto da pantaloncini corti e maglietta a maniche corte, apre la porta che dà sulla strada e per una tuttora non chiarita botta di fortuna non la richiude poderosamente dietro di sè. lo scenario che gli si presenta è, contro ogni aspettativa, prevedibile: non un cane in giro, freddo, ancora più freddo coi piedi nudi sull'asfalto, è necessario cercare qualcuno per chiedere aiuto, ci sarà per forza della gente in giro con coperte, del resto hanno evacuato tutto il quartiere.
in quel frangente di puro terrore, un barlume di lucidità.
preferendo una morte al caldo piuttosto che una sopravvivenza battendo i denti torna sui suoi passi, rientra in casa e guarda l'ora: 4.34 a.m. Sfiderà la sorte, tornerà a letto nonostante il pericolo.
eppure, ancora una volta ha avuto ragione e ha potuto raccontarcelo.

lunedì 28 novembre 2011

pensierino del giorno-28/11/2011

a scuola non ero uno che tagliava di frequente. anche perchè, tutto sommato, mi divertivo abbastanza. per questo ho sempre diviso l'anno in due periodi: quelli di frequenza e quelli di vacanza. o l'uno o l'altro, tertium non datur.
la prima volta che mi è capitato di essere in giro per una manifestazione anzichè tra i banchi è stato bislacco, ho visto coi miei occhi una città che vive oltre le mura scolastiche. fino a quel momento non esisteva, era inconcepibile che alle undici del mattino di un venerdì di novembre la gente potesse camminare sotto i portici, entrare in un negozio od ordinare un caffè al bar.
col passaggio all'università ho riproposto pari pari questo schema mentale, sostituendo il periodo di frequenza con quello dello studio per gli esami. e tuttora, alla veneranda età di ventidue anni, mi capita di trovarmi imbambolato a fissare la tangenziale nord stupefatto per non essere in una qualche biblioteca chino sui libri e, meraviglia delle meraviglie, c'è qualcuno su quella tangenziale! miriadi di vite che per un nanosecondo s'intrecciano, si avvicinano, si annusano, per poi proseguire lontane.
per questo temo l'idea di un futuro lavorativo chiuso in un ufficio, perchè non potrei esser parte di tutto quello che accade là fuori.

domenica 27 novembre 2011

pensierino del giorno-27/11/2011

Milano. Si sono appena concluse le esequie di Silvio Berlusconi e Piazza del Duomo pian piano torna a essere gremita dai normali turisti. Sul sagrato si attardano Fedele Confalonieri, Gianni Letta e un distrutto Emilio Fede che colloquiano con i figli dell'ex-imprenditore. Per ricordare tutti i suoi titoli non basterebbe un articolo intero, perciò non è questa la sede. Concede una battuta ai giornalisti Piersilvio: "Mio padre ha vissuto alla perfezione, fino all'ultimo giorno e, tutto sommato, non si è perso granchè" alludendo al mese di distanza tra la dipartita di Berlusconi e la presunta fine del mondo secondo la celeberrima profezia Maya.  Sono stati necessari sei giorni per organizzare il funerale: la triste notizia è stata scoperta dal maggiordomo di Villa San Martino la mattina seguente e da allora è stato un ininterrotto andirivieni di persone, tale da impedire l'allestimento della camera ardente nel giorno stesso; le principali personalità del mondo politico italiano e internazionale non hanno fatto mancare il proprio cordoglio alla famiglia. La prima ad arrivare, avvisata dai figli, è stata l'ex moglie Veronica Lario col compagno Maurizio Cacciari, i quali tuttavia non sono rimasti molto.
Secondo stime ancora non ufficiali, sarebbero state più di un milione le persone che hanno reso omaggio alla bara esposta all'interno dello stadio Giuseppe Meazza di Milano, l'unico posto in grado di poter gestire e smaltire una folla di tali dimensioni.
Farà sicuramente discutere l'assenza del neo-eletto Presidente del Consiglio Bersani, il quale era comunque presente stamattina alla cerimonia funebre. Ad ogni modo comprensibile, vista la fitta agenda politica e i gravi problemi che già affliggono la maggioranza, minacciata dalla componente terzopolista.
Anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è parso piuttosto freddo e distaccato e per evidenti ragioni di età non si è potuto trattenere a lungo. Sono parsi scuri in volto e preoccupati i vertici del Pdl, partito che ancora dedica la homepage del proprio sito web alla scomparsa del suo fondatore e per lungo tempo unico e indiscusso leader. Angelino Alfano, dopo la batosta subita alle urne meno di un mese fa, ha dichiarato che da lunedì si aprirà una nuova fase politica non solo per il centro-destra, ma per l'intera nazione. Sembrano fargli eco le battute di pessimo gusto reperibili ovunque su Internet su blog come Spinoza.it dove chi per anni ha covato rancore si è sfogato andando decisamente oltre il limite del tollerabile.
Nessuna parola da Umberto Bossi nè dall'intera Lega Nord, proseguono i rapporti tesi con l'alleato di mille battaglie lasciato dopo la definitiva crisi di governo del 2011, cui seguì il governo tecnico Monti. Anche per loro i grattacapi non si contano dopo l'uscita dal Parlamento per non aver superato la soglia di sbarramento del 4% prevista dalla nuova legge elettorale.
Il Papa dall'Angelus Domenicale ha voluto ricordare un uomo "pio, che è morto nel nome del Signore". Qualche perplessità è stata suscitata da queste parole anche all'interno del mondo cattolico, dove però nessuno è arrivato a smentire le parole del Santo Padre, pur lasciando trapelare un punto di vista abbastanza distante.

sabato 26 novembre 2011

pensierino del giorno-26/11/2011

la domanda sorge spontanea: chi può essere così pirla da aprire le chat che compaiono durante lo streaming? appare la foto di una graziosa fanciulla che si presenta con educazione e fa capire di essere interessata a copulare. oppure, guarda caso sei stato proprio te il fortunato vincitore di qualche meraviglioso regalo.
posso capire se uno, nel tentativo di chiudere e preso dalla fretta, sbaglia a cliccare sulla x giusta. altrimenti resta per me inspiegabile come a una persona senziente possa venire in mente di seguire questi pop-up.
a proposito, grande invenzione lo streaming. ha salvato tutte le persone che, come me, sono troppo pigre o impedite per scaricare files da internet; è anche un prezioso supporto per chi vuole vedere lo sport senza pagare dazio alle televisioni private e, se tutto va bene, becca pure il commento di un canale straniero evitando quindi i terrificanti cronisti italiani. bisognerebbe mettere un governo tecnico pure lì, in alternativa eliminare la voce e sostituirla con una playlist di brani che l'utente può modificare sul momento. taaaac, niente niente ho fornito l'assist per fatturare qualche milioncino il più il prossimo anno.
portatore sano di idee geniali.

venerdì 25 novembre 2011

pensierino del giorno-25/11/2011

it's all a big business.
questo è quanto diceva la mia insegnante di inglese quando ci lamentavamo dei costi esorbitanti necessari per sostenere gli esami del cambridge.
funziona così: per passare l'esame (che in capo a due anni non ti sarà più riconosciuto o non lo sarà mai, a seconda del luogo) è necessario prendere ripetizioni da un'insegnante privata, comprare i loro libri e infine scucire una cifra notevole per sostenere le prove e dopo soli tre mesi, notare che usano il correttore ottico, fanno sapere i risultati senza alcun modo di verificare le correzioni e gli errori.wonderful.
perchè in tutto questo è necessario sapere che, una volta ottenuta la certificazione, non è che siamo in grado di andare a colloquio con david cameron. infatti la preparazione dev'essere mirata e specifica per l'esame, lavorando su fac-simile di prove in modo da saper svolgere bene quegli esercizi. l'effettiva conoscenza della lingua è del tutto secondaria; per fare un paragone, è come se l'esaminatore della scuola guida chiedesse di fare un tratto in retromarcia e poi infilarsi in un parcheggio, dopodichè consegna la patente. uno si stupirebbe perchè non ha neanche dimostrato di saper guidare dritto e soprattutto andando avanti, eppure si ritrova la patente in mano.
è sempre bello notare la differenza di cultura che c'è tra gli italiani e gli altri popoli, in questo caso gli inglesi. non credo raggiungeremo mai il loro livello di aplomb: quello che definiscono business per noi è poco sopra la mafia.

giovedì 24 novembre 2011

pensierino del giorno-24/11/2011

vent'anni precisi.
24 novembre 1991-24 novembre 2011.
ogni volta che sento la tua voce è come se fossi nei paraggi.
le morti delle persone cui teniamo ci lacerano in profondità perchè abbiamo paura del futuro senza di loro. certe volte siamo preparati al dolore, in qualche modo ce lo possiamo aspettare e abbiamo già dovuto fare i conti con l'idea. il più delle volte però la notizia giunge del tutto inattesa, come nei film il cielo si annuvola e comincia a piovere, almeno dentro di noi e sembra non dover smettere mai.
la cosa più sconvolgente è star male per la morte di qualcuno che non abbiamo mai vissuto. vorrà pur dire qualcosa. innamorarsi delle prime canzoni ascoltate e poi leggere chissà dove che, proprio così, quello che hai appena eletto a tuo cantante preferito se n'è andato già da alcuni anni, il giorno dopo aver annunciato al mondo la sua malattia.
sarebbe banale ricordarti solo nel giorno della tua scomparsa, chi ti ha amato lo fa ogni volta che sente in lontananza le note di una tua canzone, quando passa in una biglietteria e legge i nomi dei concerti in programma e si chiede per quale ingiustizia divina non ci sia un tour estivo dei queen.
guardare i video dei concerti non fa che spargere sale sulla ferita; per contro, aiuta a comprendere come la genialità non si potesse limitare a un campo solo perchè la definizione cantante gli sarebbe stata stretta. strettissima. era un artista.
un'assenza che pesa per l'umanità intera, al punto che non si può neanche scegliere una frase del repertorio perchè vorrebbe dire rendere un'ingiustizia alle altre escludendole. è come trovarsi davanti a un tavolo pieno di cioccolatini, tutti diversi eppure buonissimi, e non sapere da quale iniziare e quale tenersi per ultimo.

mercoledì 23 novembre 2011

pensierino del giorno-23/11/2011

da vecchio lupo di mare quale sono, ricorrerò a un espediente: inauguro la sezione amarcord, nella quale inserirò di tanto in tanto alcuni dei pensierini più belli tratti dagli anni del liceo.
comincerò col mio preferito, 09/09/07.
torino è illuminata. sì ma per chi? in giro non si vede anima viva. ieri sera il valentino pullulava di gente, oggi sembra di essere su un pianeta disabitato. pieno di luci che non serviranno a nessuno.
i ragazzi sono tutti in casa. non è la notte prima degli esami, ma poco ci manca per la nostra generazione. è la prima di tante notti prima degli esami. io invece giro in bici per le strade vuote ascoltando musica triste, in accordo col mio umore. quest'anno sarà lo spartiacque.
non ci sarà più l'ennesimo anno di scuola nel quale ci riempiranno la testa di inutili nozioni, ma dovremo imparare a fare qualcosa per guadagnarci la pagnotta. io non voglio crescere. si stava così bene da gagni. uno si guarda indietro e pensa se il suo tempo sia stato sfruttato nel miglior modo possibile. sembra sfuggirci tra le dita, ogni respiro è andato, non tornerà, i nostri errori, i bei momenti, lasciano il tempo che trovano.
chissà perchè poi tutti stanno a casa tristanzuoli. mi costringono a mettermi qua a scrivere un pensierino quasi serio. in questo momento riesco quasi a vedermi ognuno di noi che è indeciso sull'uscio ma poi rientra. stasera no. domattina ci si alza presto. domattina finisce la nostra ultima estate da liceali. come se non bastasse, ora cominciano pure a mettere su msn tutte le foto delle feste durante le vacanze. con un senso quasi di nostalgia. sono qua in camera e tutto mi sembra così strano. perchè ci sono ancora i peluche, le foto dei calciatori, un disordine pazzesco? ormai sono quasi un adulto. però vorrei essere peter pan in questo momento, andare all'isola che non c'è e  mangiare cibo immaginario e combattere capitan uncino.
non so cosa sarà di me. però una cosa la so. cercherò di restare gagno a vita.
un pensiero a chi ha fatto parte della crescita, a tutta la crimea che domina, ai compagni di scuola di tutti i tempi, agli amici lontani e a quelli più vicini, a chi rimarrà gagno nel cuore e nell'anima.
dedicato alla bionda, che spero condivida in tutto e per tutto. la nostra foto è la più bella del mondo.

martedì 22 novembre 2011

pensierino del giorno-22/11/2011

comincio ad avere un'età considerevole.
per gli alberi si contano i cerchi del tronco, per gli uomini sarebbe interessante misurare la propria anzianità in base alle trasformazioni che abbiamo vissuto, o meglio alle quali abbiamo assistito.
senza andare troppo lontano, mi ricordo quando sotto casa mia i parcheggi non erano a pagamento.
piazza vittorio invece non era una bella zona, ci stavano i giostrai e capitava raramente di passarci.
solo via garibaldi era pedonale, via lagrange e via carlo alberto erano aperte al traffico, non c'era ztl nè piste ciclabili, mentre ora per fortuna se ne contano diverse.
anche se si tratta di mutamento recente, ho ancora davanti agli occhi la vecchia stazione porta nuova.
andando a pisa passavamo sempre davanti al palazzo a vela quando ancora aveva le vetrate e una volta dentro ci giocai un torneo di mini-basket, poi arrivò l'olimpiade e ci fecero il pattinaggio su ghiaccio.
ancora prima, sempre su corso unità, c'erano i lavori per il sottopasso che sbocca in corso massimo, all'epoca sembrava avvenieristico.
è buffo perchè quando si vive in una città sembra che niente cambi mai, che lo status quo sia lo stesso da sempre, da chè noi ne abbiamo memoria. invece, sforzandosi un minimo, affiorano immagini che quasi per un clichè visualizziamo in bianco e nero.
così è, se vi pare.

lunedì 21 novembre 2011

pensierino del giorno-21/11/2011

io una volta l'ho visto, il vento
passava di corsa
non si faceva aspettare
gli chiesi se potessi toccarlo
no, mi rispose
gli chiesi se potessi baciarlo
no, mi rispose
gli chiesi se potessi annusarlo
no, mi rispose
gli chiesi cosa potessi fare con lui
mi rispose seguimi

domenica 20 novembre 2011

pensierino del giorno-20/11/2011

col senno di poi, è stato tutto sbagliato.
il mondo ultras ha ciccato la tattica della battaglia (sacrosanta) contro la tessera del tifoso.
sorvolando sui motivi che portano a criticare questa misura, critica che ho appoggiato in pieno e sempre sostenuto, le modalità con cui è stata attuata hanno inevitabilmente portato alla sconfitta.
innanzitutto la scelta, da parte di molte tifoserie, di non tesserarsi: tentativo apprezzabile, ma inevitabilmente destinato a fare la fine della folgore a el alamein. in questo modo si son visti chiudere in faccia i settori ospiti di molti stadi, rischiare di più a ogni trasferta in termini di litigi con le forze dell'ordine e conseguenti daspo. le difficoltà incontrate e la scarsa presenza in trasferta portano i gruppi a ridursi numericamente e piano piano restano davvero in pochi.
del senno di poi son piene le fosse. però una piccola riflessione possiamo concedercela. forse la soluzione migliore sarebbe stata il tesseramento e una parallela protesta per chiederne la revoca.
la verità vera è che il cambiamento più grosso e significativo è stata l'introduzione del biglietto nominale, passata quasi sotto silenzio. da lì la situazione ha cominciato a ruzzolare giù per una china senza trovare ostacoli e prima o poi si schianterà con fragore al suolo. poco aggiunge la tessera in termini di schedatura, tanto i dati di certe persone sono già arcinoti.
e allora, cos'ha creato la protesta? a quali effetti concreti è giunta? nessuno. tanto si sapeva già da che parte si sarebbe schierata l'opinione pubblica, in questo modo son stati creati due ulteriori fronti, il primo tra gruppi tesserati e non, il secondo all'interno della tifoseria della stessa squadra tra chi ha scelto la tessera e chi non s'è piegato. in sostanza, i non tesserati contro il resto del mondo. per una questione di principio e, se vogliamo, di celodurismo, si estingueranno pian pianino, come una fiamma che non trova più niente da bruciare.
resteranno ricordi, rimpianti, tante belle frasi come questa: ultras ultimo grido di libertà.

sabato 19 novembre 2011

pensierino del giorno-19/11/2011

c'è una palese incompatibilità tra il bisogno di concepire il pensierino e la batteria del computer portatile che si scarica.
dicono che (tradunt) sia necessario far scaricare completamente gli apparecchi a batteria e solo allora ricaricarli. in questo modo si preserva l'integrità della batteria, che altrimenti si rovinerebbe molto prima perdendo autonomia e finendo in breve tempo col diventare assolutamente inutile, dato che poi lo strumento avrà bisogno del caricabatterie come una persona con difficoltà alle vie respiratorie ha bisogno dell'ossigeno. tipo mio nonno.
è stupefacente come con un esempio del genere, cioè un anziano costretto a vivere attaccato a una macchina a causa del consumo eccessivo di sigarette, mia sorella riesca a fumare. stessimo parlando di un hobby rischioso, tanto quanto. ma questo è un lento e inesorabile deterioramento del proprio organismo, del tutto consapevole e volontario. interessante la misura adottata dalla gran bretagna qualche anno fa: cure garantite a chi si rivolgeva all'ospedale pubblico per problemi di salute dovuti al fumo, ma se per caso fosse tornato una seconda volta si sarebbe trovato davanti un conto salatissimo.
sì va bene questo è un'accozzaglia di banalità assortite, lo ammetto così evitiamo l'imbarazzo. è giusto però riconoscere che ero in serie positiva da una decina di giorni e sto scrivendo durante una festa di laurea mentre la gente pasteggia e gozzoviglia.

venerdì 18 novembre 2011

pensierino del giorno-18/11/2011

qualche anno fa durante uno dei vari mai dire c'era il reality "l'intelligente".
formula di gioco quanto mai subdola: avevano infiltrato un intelligente nel parlamento, una persona dalle capacità intellettive superiori, il quale doveva riuscire a non farsi sgamare, quindi era costretto a mascherarsi nella maggioranza.
come si sarebbe comportato l'intelligente in camera e senato? facile, avrebbe votato a favore.
ma come si comporterà quando sarà il momento di votare sulla reintroduzione dell'ici?
e sulla patrimoniale?
sulla riforma delle pensioni?
sulla riforma del diritto del lavoro?

giovedì 17 novembre 2011

pensierino del giorno-17/11/2011

alla domanda "ma sei scemo o cosa?" bisogna rispondere "cosa".
possibilmente con assoluta convinzione e naturalezza, come se uno stesse dicendo la propria età.
è da qualche tempo che mi sento ingabbiato nelle conversazioni, è sempre più difficile uscire da certi schemi che mostrano un'insospettata rigidità. pochi argomenti, frasi fatte e luoghi comuni come se piovessero. mi ricorda quando la mia profia d'inglese, istruendomi su come affrontare la produzione scritta agli esami, insisteva in maniera particolare su espressioni tipiche e, appunto, frasi fatte, che a suo dire mostravano una valida conoscenza della lingua e delle sue strutture. aveva sicuramente ragione, peccato che qua non si tratti di far vedere la nostra abilità nel padroneggiare l'idioma straniero. attraverso la parola dobbiamo dar vita a quello che c'è dentro di noi e renderlo palese agli altri.
sento il bisogno di stupire e anche di essere stupito: ormai mi approccio alle conversazioni non solo sapendo già la metà delle cose che dirà l'interlocutore, ma proprio con un testo pronto all'uso. specie con chi non conosco, tiro fuori le mie solite quattro boiate che perfeziono di volta in volta per migliorare il linguaggio o inserire una battuta a effetto, poi mentre parlo vivo la scena al rallenty e mi deprimo.
diamine, bisogna scuotersi di dosso questa caligine linguistica.

mercoledì 16 novembre 2011

pensierino del giorno16/11/2011

thanatos in greco significa morte. eu vuol dire bene.
l'eutanasia sarebbe la dolce morte, in apparenza un ossimoro. come si può conciliare il termine dell'esistenza con una sensazione che non sia solo dolore, sia per chi trapassa che per chi resta?
i grandi miglioramenti nel campo della medicina ci hanno portati ad allungare l'aspettativa di vita, ma in certi casi a un prezzo molto alto. e cioè quello di anni trascorsi in stato di totale dipendenza da altre persone, di insufficienza, dove ogni giorno è un tormento e, quel che è peggio, si sa che la situazione non migliorerà.
è un argomento che merita di essere sviscerato più in profondità, ma il tempo è tiranno.
ognuno, dentro di sè, sa cosa sente.
e prego anch'io nel tuo porto quiete.

martedì 15 novembre 2011

pensierino del giorno-15/11/2011

l'evoluzione umana procede per tentativi.
prendiamo un soggetto e analizziamone il comportamento: un maschio alfa, intelligenza sicuramente superiore alla media, spiccato senso dell'umorismo e bella presenza.
poniamolo in un ambiente solo all'apparenza confortevole e casalingo: la cucina, un luogo disseminato di trappole e insidie peggio di un campo minato.
per complicare ulteriormente le condizioni, gli facciamo venire l'ardita idea di far fuori un pacco di pasta da due etti e mezzo di spaghetti condendoli con aglio olio e peperoncino. per rendere l'impresa al di fuori della portata di un qualsiasi essere umano confondiamo gli ingredienti: al posto dei classici peperoncini rossi e grassocci, eccone alcuni più piccoli e secchi. prevedibile la confusione, i giramenti di testa, la claustrofobia.
a questo punto ecco che avviene il primo sbaglio: anzichè procedere per gradini successivi, ne spara subito in padella quattro o cinque, forte della convinzione che saranno a malapena sufficienti per la grande quantità di pasta che si appresta a scolare.
quando il maschio alfa ingloba il primo boccone scatta la tragedia.
di qui, lacrimuccia in ricordo del wasabi il cui effetto svanisce dopo una manciata di secondi.
ma il pericolo è sempre in agguato. e così, mentre gli zucchini stanno bruciacchiandosi sui fornelli, l'errore ferale: convinto di essersi pulito le mani con cura e precisione, ha la bella pensata di toccarsi un occhio. si scatena l'inferno, tafferugli sugli spalti con morti e feriti sia tra i tifosi che tra le forze dell'ordine. una vera e propria carneficina.
tuttavia, anche qui vince il lieto fine, infatti il protagonista poi si sposa con una bella insalata mista fredda, non piccante, non suscettibile di esplodere nè di danneggiargli le vie respiratorie.
sapevatelo, su rieducheiscional ciannel.

lunedì 14 novembre 2011

pensierino del giorno-14/11/2011

nel posto in cui vado spesso a studiare c'è una guardiola dotata di un computer con collegamento internet.
durante il pomeriggio è di turno come guardiano/custode/quel che è un ragazzo che avrà tra i venticinque e i trent'anni. orbene, siccome al termine della giornata devo entrare lì dentro per lasciare le chiavi dell'armadietto capita che io butti l'occhio sulla stanzetta. lui è fisso su facebook. fisso vuol dire che non l'ho mai visto lì dentro che facesse qualcosa di diverso, tipo leggere un libro o un quotidiano, fare un cruciverba o anche solo un giochino delle balle online.
a ciò si aggiunga che non ha una singola finestra di chat aperta, zero notifiche, insomma sta lì a far cosa? un social network ha senso quando si sta lì sopra per comunicare con qualcuno, altrimenti il web è pieno di risorse.
anche a me è capitato di trovarmi con poco da fare e passare del tempo su facebook. peccato non fosse una scena che si ripeteva uguale per ogni giorno lavorativo.
mi ha messo tristezza.

domenica 13 novembre 2011

pensierino del giorno-13/11/2011

prima lettera a mio figlio.
figlio mio,
se leggerai queste parole significa che io non sarò più. perciò affido alla presente l'arduo compito di parlarti di me e di dirti tutto quello per cui non ho avuto tempo vita natural durante.
prima cosa, se quella zoccola di tua madre sta con un altro sbattila fuori da casa mia. a calci.
ricordati: predicare bene e razzolare male, finchè si tratta delle donne altrui possono anche rifarsi una vita ormai vedove, la tua deve restare col lutto perenne.
ora che mi hai fatto questo piacere, se per caso tu fossi diventato della giuve non proseguire con la lettura, ma riempiti le tasche di sassi e vai a sguazzare nel po.
superate queste condizioni preliminari, è bene che tu sappia alcune cose. i segreti più grandi arriveranno nelle prossime lettere, perchè nel momento in cui scrivo non è che ci sia molto da raccontare. ho preso in mano carta e penna sull'onda dell'entusiasmo, per lasciare un mio ricordo riguardo a una giornata che potrebbe essere ricordata come storica, sia nel bene che nel male.
la storia di berlusconi te la riservo per una lettera monotematica, questa invece fungerà da prologo. in caso non l'avessi conosciuta di persona, tua madre ti avrà di sicuro raccontato di quanto io fossi prolisso, quindi non solo potrai leggere una marea di interventi sul mio blog, ma avrai pure questo epistolario. suca.
la notizia delle sue dimissioni è giunta liberatoria, per quanto una volta smaltita l'euforia del momento sia necessario chiedersi come farlo definitivamente sparire dalla politica del nostro paese. sia ben chiaro: non è cambiato niente da ieri sera a stamattina, il sole è sorto a oriente e con ogni probabilità tramonterà a occidente, nei negozi non fanno sconti e le imprese non fanno contratti a tempo indeterminato a chi voleva solo uno stage di tre mesi. tuttavia ci si augura che sia finita una stagione politica che ha visto al potere gente valida solo a zappare i campi, con tutto il rispetto per chi svolge questo importante lavoro. la lista dei ministri del nuovo governo non è ancora ufficiale, ma solo le candidature segnano una netta svolta rispetto al passato.
vedi, figliuolo, la politica è complicata. ti do un consiglio per decifrarla meglio: utilizza una sorta di bussola. scegli un partito col quale ti trovi agli antipodi e in base alle loro posizioni saprai cosa pensi di quel che accade nel paese. era l'unica funzione della lega, si spera che d'ora in avanti se ne parli al passato.
avrei ancora così tante raccomandazioni da farti, consigli, battute divertentissime, eppure non ho più voglia di scrivere.
tuo padre.

sabato 12 novembre 2011

pensierino del giorno-12/11/2011

nonostante la mia memoria stia perdendo colpi ogni giorno che passa, non mi sono ancora piegato all'agenda.
in parte perchè è un aggeggio che non mi piace, in parte perchè cerco di tenere a mente tutto quanto.
finora ci sono riuscito, con qualche sfortunata eccezione. il mio dentista su tutti: credo valga come nello studio, se qualcosa t'interessa lo ricordi per sempre, altrimenti lo appiccichi sulla memoria come un post-it e vola via dopo trenta-trentacinque secondi. perciò a volte mi trovo chiamate senza risposta da parte di un numero che non conosco (perchè furbo come sono non l'ho mai salvato) dove la segretaria mi redarguisce per aver saltato qualche appuntamento preso mesi e mesi prima contro la mia volontà. sarebbe interessante uno spin-off sui dentisti, ma sorvoliamo.
altra mia fissazione è quella di girare con meno cose possibili addosso e si ben capisce come sarebbe intollerabile l'aggiunta di un oggetto dal volume non indifferente.
tuttavia, accettata da anni la premessa con la quale ho aperto questo pensierino, mi son trovato giocoforza a doverla fronteggiare. unendo gli indiscutibili pregi dell'agenda con quelli del cellulare, oggetto che porto già dietro e che quindi non aumenta il mio bagaglio, ho deciso di iniziare a segnare qualcosa sul calendario del telefonino. ora come ora son cose inutili, scadenze che saprei benissimo anche senza scriverle lì, è giusto per abituarmici.
ne ho un reale bisogno solo per appuntarmi certe idee per il pensierino che altrimenti scapperebbero via come nuvole sospinte dal vento.

venerdì 11 novembre 2011

pensierino del giorno-11/11/2011

è dura esser foglie.
la gente ti attende piena di speranza, gioisce quando spunti.
si bea della tua presenza e ne approfitta per ripararsi dal caldo.
l'apoteosi giunge quando cambi colore, ognuna diversa dalle altre.
poi, un colpo di vento.
dolcemente arrivi plani al suolo, sperando in un minimo di gratitudine.
invece, solo rastrelli e calpestio.

giovedì 10 novembre 2011

pensierino del giorno-10/11/2011

paulo maiora canamus.
una volta era possibile proporre ricorso straordinario al presidente della repubblica contro alcuni atti della pubblica amministrazione gratuitamente. da agosto costa al cittadino seicento euro. da zero a seicento in un batter d'ali di farfalla.
per i liberi professionisti è ora necesario indicare un indirizzo di posta elettronica certificata: in soldoni, significa pagare una tariffa per poter essere ospitati su alcuni server "riconosciuti" dal governo. altri soldi.
l'iva è aumentata al 21%, la settimana scorsa è stata approvata una nuova tassa di 0,9 centesimi sui carburanti.
ammazza com'è facile essere imprenditori in italia, poi ci si lamenta se la gente scappa all'estero.
il discorso è, dal mio punto di vista, semplice e chiaro: non esistono governi che non abbiano bisogno di ficcare le mani nelle tasche dei cittadini. anche perchè da dove li tirerebbero fuori i soldi? giocano mega-bollette alla snai? impraticabile, dato che al massimo vincono cinquemila euri per volta. un modo intelligente sarebbe azzerare gli sprechi e snellire la burocrazia, ma anche così non si arriva a raccattare le somme necessarie.
allora si gioca la carta del prelievo forzato, e qui apriti cielo perchè da sempre chi impone dazi e gabelle perde consenso. quindi occorre farsi furbi, non lasciare che il cittadino si accorga del manigoldo che lo alleggerisce del portafoglio. allora giù a sbandierare riduzioni delle tasse, proclami da paladini della libertà (ma de che?), idee da pseudo-liberali e...
frena frena frena
riavvolgi il nastro.
tutto questo ha bisogno di una solida controparte. serve una base elettorale che vuole sentirsi dire questo, incapace di rendersi conto della realtà che la circonda e di guardare oltre il proprio naso, insomma il pollo ideale da spennare. per la serie: piuttosto che sentirmi dire di dover pagare preferisco pagare il doppio purchè abbia l'illusione di non farlo. geniale. sii carino mentre mi deturpi l'orifizio anale, mormora parole dolci nel mio orecchio cosicchè io pensi di far l'amore.

mercoledì 9 novembre 2011

pensierino del giorno-09/11/2011

ubi maior minor cessat.
non ha senso che io sprechi fiumi di parole per mettere in prosa concetti già resi in terzine da qualcuno prima di me.
Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di province, ma bordello!
Quell' anima gentil fu così presta,
sol per lo dolce suon de la sua terra,
di fare al cittadin suo quivi festa;
e ora in te non stanno sanza guerra
li vivi tuoi, e l'un l'altro si rode
di quei ch'un muro e una fossa serra.
Cerca, misera, intorno da le prode
le tue marine, e poi ti guarda in seno,
s'alcuna parte in te di pace gode.
Che val perché ti racconciasse il freno
Iustinïano, se la sella è vòta?
Sanz' esso fora la vergogna meno.
Ahi gente che dovresti esser devota,
e lasciar seder Cesare in la sella,
se bene intendi ciò che Dio ti nota,
guarda come esta fiera è fatta fella
per non esser corretta da li sproni,
poi che ponesti mano a la predella.
O Alberto tedesco ch'abbandoni
costei ch'è fatta indomita e selvaggia,
e dovresti inforcar li suoi arcioni,
giusto giudicio da le stelle caggia
sovra 'l tuo sangue, e sia novo e aperto,
tal che 'l tuo successor temenza n'aggia!
Ch'avete tu e 'l tuo padre sofferto,
per cupidigia di costà distretti,
che 'l giardin de lo 'mperio sia diserto.
Vieni a veder Montecchi e Cappelletti,
Monaldi e Filippeschi, uom sanza cura:
color già tristi, e questi con sospetti!
Vien, crudel, vieni, e vedi la pressura
d'i tuoi gentili, e cura lor magagne;
e vedrai Santafior com' è oscura!
Vieni a veder la tua Roma che piagne
vedova e sola, e dì e notte chiama:
«Cesare mio, perché non m'accompagne?».
Vieni a veder la gente quanto s'ama!
e se nulla di noi pietà ti move,
a vergognar ti vien de la tua fama.
E se licito m'è, o sommo Giove
che fosti in terra per noi crucifisso,
son li giusti occhi tuoi rivolti altrove?
O è preparazion che ne l'abisso
del tuo consiglio fai per alcun bene
in tutto de l'accorger nostro scisso?
Ché le città d'Italia tutte piene
son di tiranni, e un Marcel diventa
ogne villan che parteggiando viene.
Fiorenza mia, ben puoi esser contenta
di questa digression che non ti tocca,
mercé del popol tuo che si argomenta.
Molti han giustizia in cuore, e tardi scocca
per non venir sanza consiglio a l'arco;
ma il popol tuo l'ha in sommo de la bocca.
Molti rifiutan lo comune incarco;
ma il popol tuo solicito risponde
sanza chiamare, e grida: «I' mi sobbarco!».
Or ti fa lieta, ché tu hai ben onde:
tu ricca, tu con pace e tu con senno!
S'io dico 'l ver, l'effetto nol nasconde.
Atene e Lacedemona, che fenno
l'antiche leggi e furon sì civili,
fecero al viver bene un picciol cenno
verso di te, che fai tanto sottili
provedimenti, ch'a mezzo novembre
non giugne quel che tu d'ottobre fili.
Quante volte, del tempo che rimembre,
legge, moneta, officio e costume
hai tu mutato, e rinovate membre!
E se ben ti ricordi e vedi lume,
vedrai te somigliante a quella inferma
che non può trovar posa in su le piume,
ma con dar volta suo dolore scherma.

martedì 8 novembre 2011

pensierino del giorno-08/11/2011

la classe dirigente rispecchia il popolo che l'ha messa al potere.
quando si dimostra inadeguata, è giusto che il popolo ne paghi le conseguenze. certo, magari finchè questi non causano danni irreparabili dovuti a condotte fraudolente, ma restando nell'ambito della liceità degli atti non è che ci si possa lamentare più di tanto se l'errore parte da noi.
badate bene, parte da tutti, non solo da chi vota il partito che finisce al governo. innanzitutto i partiti cambiano e per quanto il ricambio non sia ampio quanto sarebbe auspicabile, non ci sono sempre le stesse persone.
nel momento in cui non si è soddisfatti delle opportunità prospettateci dai partiti, esiste una soluzione costruttiva: scendere in campo in prima persona, impegnarsi nella gestione della cosa pubblica se si è convinti di poter dare un contributo positivo.
ragion per cui arrivo a indossare il cilicio: negli ultimi 30 anni il nostro debito pubblico si è impennato a causa delle politiche dei vari governi; in quell'arco di tempo non siamo stati in grado di esprimere una maggioranza che riuscisse a trovare misure concrete per contrastarlo. ebbene, è ora che si diventi responsabili dei propri errori.
patrimoniale al sei per cento sopra i cinquecentomila euro.
è dalla borghesia più ricca e - si spera - più colta che dovrebbero partire certi segnali. sarebbe belliffimo se facessero da traino culturale a questo paese, purtroppo così non è stato.
siccome siamo sensibili solo a quanto succede nelle vicinanze dei nostri organi riproduttivi e del nostro portafoglio, magari un domani diventeremo più critici verso coloro che votiamo, li faremo sentire meno al sicuro nelle stanze del parlamento. e magari loro decideranno di stuzzicare di meno la nostra pazienza.

lunedì 7 novembre 2011

pensierino del giorno-07/11/2011

evitando di comprare un quotidiano al giorno arriverei a risparmiare in un anno 365 euro. ammontare approssimativo, dato che in certi giorni non escono ma sono compensati dal fatto che ne compri spesso due la domenica.
non sono affatto pochi, di sicuro bastano e avanzano per pagare le bollette di luce, acqua e gas. con quel che avanza leviamo pure parte di quanto si spende per la telefonia, sia mobile che fissa.
nella mia personale tabella di conversione equivalgono a una settimana di vacanza dove mi concedo pure qualche spesa extra.
eppure continuo a investirli in questo modo, sebbene la tecnologia mi permetta di restare aggiornato sul mondo col solo costo della connessione internet. escludo di farlo per amore dei cosiddetti pennivendoli, piuttosto per il profondo rispetto che ho verso l'idea dell'informazione con la i maiuscola, vista più come ideale che come attualità. la diffusione capillare sul territorio delle notizie riveste una funzione essenziale, obbliga quasi a sapere cosa succede; vero è che la gente pare bravissima a sottrarsi a questa violenza, tuttavia restando nell'ambito dell'ideale credo sia doveroso contribuire al mantenimento di questo sistema.
uno dei pochi casi in cui non critico una tradizione culturale.

domenica 6 novembre 2011

pensierino del giorno-06/11/2011

appoggiandomi al dizionario sabatini coletti reperibile presso il sito del corriere della sera, cerco la definizione della parola onore, sostantivo maschile astratto.
il primo è il seguente: buona reputazione, rispettabilità di cui gode chi si comporta con onestà e rettitudine. dopodichè si passa al motivo di vanta, un merito che procura stima. ai fini di quanto sto per dire è poco interessante quello che riguarda la verginità femminile presso certe società, piuttosto è il quarto significato quello che forse stavo cercando: dimostrazione di deferenza; omaggio; manifestazione di stima e trattamento di riguardo con cui si esprime riconoscimento per il valore e per i meriti di qlcu. o qlco.
ho delle difficoltà a tollerare che si dica "onore alle vittime" di qualche tragedia. ma onore de che? di esser morti come poveracci? onore magari verso chi si è sacrificato per salvare qualcun altro, ma davvero si è coperto di onore chi è stato sorpreso dalla furia degli elementi mentre magari ronfava placidamente? la nostra lingua è ricca di vocaboli che ci permettono di usare molte delle sfumature colte dal nostro cervello; trovo che in certi casi sarebbe più appropriato parlare di cordoglio, dolore, dispiacere.
fa tutto parte della mentalità per la quale la morte automaticamente, oltre ad azzerare la fedina penale, trasforma le persone da comuni mortali a semi-dei. sarò io che son fatto male, ma mi sembra ridondante, come se uno avesse smania di dimostrare quanto sia partecipe della tragica situazione.
ormai son convinto che la manifestazione più sincera e profonda di tristezza sia il silenzio, o perlomeno il minimo indispensabile.

sabato 5 novembre 2011

pensierino del giorno-05/11/2011

vado troppo poco al cinema.
questo è un grave errore, perchè talvolta nei film si può trovare qualcosa che ci riguarda.
per evitare spoilerate, evito di scrivere il titolo.
tutto accade dal nulla, quando insospettabilmente una scena mi spiega la vita: il protagonista dice di non aver mai fumato e una sua amica gli dice "perchè sei rimasto bambino. solo chi cresce prova il desiderio di fumare".
ora tutto torna.

venerdì 4 novembre 2011

pensierino del giorno-04/11/2011

la famigghia è un valore da preservare e tutelare, lo dice anche la costituzione.
c'è un però: si tratta di vincoli troppo spesso imposti e quindi meno genuini. ci costringiamo a sopportare persone che se non condividessero il cognome o un lontano parente eviteremmo come la peste bubbonica.
nella vita siamo noi, per fortuna, a sceglierci le amicizie; lo stesso non accade col parentado.
per mia fortuna è un problema che non mi tocca, ma l'idea di dover per forza invitare a qualche evento un cugino che non sopporto mi dà veramente il voltastomaco. in nome di cosa? dell'unità familiare? pazienza, ci odiamo e se ne prenda atto in maniera serena, non è certo la fine del mondo. io non parteciperò al suo matrimonio e lui al mio, così evitiamo pure di dover spendere soldi l'uno per l'altro.
forse bisognerebbe lasciare più briglia sciolta a questi rapporti, in modo tale che siano più vicini alle nostre inclinazioni.

giovedì 3 novembre 2011

pensierino del giorno-03/11/2011

dato che come pensiero è stato sdoganato, tanto vale disquisirne.
il diritto di voto è stato una conquista, indubbio. talmente voluto e desiderato da estenderlo subito a tutti coloro che avessero superato i diciotto anni di età. dopo sessant'anni, possiamo dire che forse non è stata l'idea più brillante di tutti i tempi; certamente giusta e comprensibile per l'epoca in cui si viveva e anzi ogni altra decisione sarebbe stata anti-storica, tuttavia con la serenità e il senno di poi mi sbilancio e dico che siamo polarizzati verso il basso dal voto ignorante. ignorante nel senso di inconsapevole, perchè come avevo scritto in un altro post la democrazia pone sulle spalle del cittadino il fardello dell'informazione, della partecipazione alla vita politica dello stato.
quando non lo si segue e ci si rimette nelle mani di timonieri e faccendieri, la deriva è dietro l'angolo.
ad ogni modo cambiare è quanto di più complicato si possa immaginare: non solo il diritto al voto si trova in una parte intoccabile della costituzione, ma addirittura è contenuto in alcune dichiarazioni firmate anche dall'italia. l'ipotesi derubricazione è impercorribile, per cui l'unica cosa da fare è aumentare la propria partecipazione e cercare di colmare le lacune altrui.

mercoledì 2 novembre 2011

pensierino del giorno-02/11/2011

internet è il luogo dove gli stupidi hanno più diritto di parola degli altri. ci si cela dietro un nome inventato, una foto che non è la nostra e come per magia diventiamo qualcuno. non so quando la loro carrozza tornerà zucca, ma finchè sono al ballo si divertono eccome.
proliferano i forum di un'inutilità imbarazzante, come quelli delle casalinghe. accoglierei la sensata obiezione per la quale un forum non è stupido di per sè, ma è reso tale dalle persone che lo frequentano. quindi, per assurdo, laddove ci fossero come utenti gianfranco vissani, diego dalla palma e giorgio armani si leggerebbero anche cose interessanti. purtroppo non è così.
il regno dell'assurdo resta alfemminile.org, tallonato dall'intero sistema delle yahoo answers.
sarei debitore nei confronti di chi mi dovesse segnalare altre perle.

martedì 1 novembre 2011

pensierino del giorno-01/11/2011

è vero che tutte le forme d'arte sono estremamente soggettive. d'altra parte, nel momento in cui qualcosa viene creato dovrà essere sottoposto alle nostre critiche e, più banalmente, ai nostri gusti. fossimo delle macchinette in serie mangeremmo pasta al pomodoro pranzo e cena, prenderemmo solo gelato al cioccolato e leggeremmo agatha christie.
invece, guarda un po', ogni opera suscita emozioni diverse a chi la ammira.
discorso molto bello, democratico e coerente col dettato costituzionale.
manca però una grundnorm, la norma dalla quale poi promanano tutte le altre. questa norma è l'assioma per il quale i queen sono una spanna sopra il resto. non rompetemi le scatole, tanto non cambio idea.
hanno aperto la strada al loro successo con bohemian rapsody e hanno chiuso una carriera strepitosa con innuendo. si può volere di più? no, quindi poche chiacchiere. sull'argomento son disposto a trattare come un bambino di tre anni che s'impunta sul non voler mangiare qualcosa di verde.
sui gruppi minori potete scannarvi finchè vi pare, io vi guarderò dall'alto e di tanto in tanto carezzerò le vostre teste con sguardo paterno e comprensivo, mentre nelle mie cuffie risuonano le note di I want it all.
p.s.: a breve ricorreranno i vent'anni dalla morte di chi è stato per quarantacinque anni il vicario di dio in terra.
intaserò facebook di video e lacrime.