giovedì 31 maggio 2012

pensierino del giorno-31/05/2012

la capacità di distrazione di un essere umano è direttamente o inversamente proporzionale al suo genio?
verrebbe da pensare la prima, perchè una mente fertile trae spunto da qualsiasi situazione e sviluppa associazioni di idee che la portano altrove; questo vorrebbe per forza dire che al genio si abbina la sregolatezza, eliminando così la seconda possibilità. se infatti il genio fosse la costanza di portare a termine quanto ci si prefigge senza fissare il vuoto ed evitando svarioni mentali, beh allora è evidente come il mondo si spaccherebbe in due: da una parte gli asini, sempre distratti e sognatori, dall'altra chi invece ha la testa sul collo.
eppure, il dubbio mi resta.

mercoledì 30 maggio 2012

pensierino del giorno-30/05/2012

e se modificassi l'impostazione del pensierino?
storicamente sono un reazionario: la prima impostazione è quella che resta per tutta la vita, guai a cambiarla. vale per lo sfondo del pc, la foto profilo prima di msn e poi di facebook, i calzini della settimana, le mutande del mese e così via.
eppure, sono sempre più convinto che sia il caso di scrivere quando si ha qualcosa da dire.
da un certo punto di vista, è come fare la cacca. vai al gabinetto quando scappa, mica ogni pomeriggio alle quattro. quando uno si sforza l'unico risultato è arrossarsi il sederino, senza riuscire minimamente a liberarsi. 
che fare, dunque? attendere il richiamo della natura e assecondarlo quando questo si fa incisivo, oppure forzare la mano e farsi violenza a ogni doppio giro di lancette?
son talmente pigro da non aver voglia di cambiare, neppure quando questo mi consentirebbe un futuro risparmio. circolo viziosissimo.

martedì 29 maggio 2012

pensierino del giorno-29/05/2012

un anno di pensierino.
trecentosessantacinque posts.
l'ho calcolato in questo modo, con gli anni da blog, fregandomene del fatto che il duemiladodici sia bisestile e che in un paio di occasioni abbia saltato la pubblicazione.
tanti auguri pensierino.
vorrei poterti festeggiare degnamente, con un intervento apprezzato in quanto apprezzabile.
invece detesto le feste, non so fare regali di compleanno nè mi interessa riceverne, per cui salto a piè pari la ricorrenza.
in fondo lo sai che ti penso ogni giorno, anche quando non vorrei trovo il tempo per te.
a dirla tutta, sei la seconda cosa alla quale sono più fedele. ho rotto le scatole a molte persone per poter usare i loro cellulari, in modo da pubblicarti quotidianamente, credo che mi vogliano ancora male a causa tua eppure lo rifarei.
as veduma duman.

lunedì 28 maggio 2012

pensierino del giorno-28/05/2012

bisogna imparare a vivere da soli.
la compagnia va bene, però non possiamo diventarne succubi o in qualche modo dipendenti. ci sono una quantità di cose spaventose da fare, serve dedicare tempo a se stessi.
eccovi l'orrenda banalità quotidiana offertavi da un uomo con la giornata troppo piena di impegni.

domenica 27 maggio 2012

pensierino del giorno-27/05/2012

viviamo per sentirci liberi e una delle più grandi manifestazioni di libertà è il viaggio.
d'estate, o comunque in periodo di vacanze, diventa quasi una convenzione sociale, tutti viaggiano, che c'è di strano?
la vera libertà si respira quando ci mettiamo in giro in periodi lavorativi e durante la settimana. ecco che vediamo il mondo com'è, come si presenterebbe agli occhi di un alieno. abbiamo la mente sgombra per poter comprendere la realtà che ci circonda, spiare la vita degli altri come se fossimo guardoni.
le città brulicano di persone affaccendate, chi si sposta lo fa per lavoro, mentre te puoi limitarti a osservarle.

sabato 26 maggio 2012

pensierino del giorno-26/05/2012

ci sono cose insignificanti nella vita che ci migliorano le giornate.
defecare al mattino prima di uscire di casa.
addormentarsi appena spenta la luce.
cuocere una dose di pasta che sta perfettamente nella scodella.
scrivere un pensierino decente (non oggi per esempio).
altre che vi vengono in mente?

venerdì 25 maggio 2012

pensierino del giorno-25/05/2012

alle volte siamo così schiavi del nostro conservatorismo da farci del male.
quando scopriamo le meraviglie del progresso e della tecnologia ci prenderemmo a martellate per non esserci aperti prima al mondo che ci circonda, per non averlo fatto diventare da subito parte integrante della nostra vita.
esempio pratico. per colazione mangiavo solo nesquik col latte, mi pareva inconcepibile l'esistenza di qualcosa di diverso. un bel giorno, scoprii i chocos e nulla fu più come prima. notare bene che questi esistevano già, ma io ebbi la brillante pensata di bollarli come un surrogato, un sottoprodotto.
ora sono uscito dal tunnel.
da anni non mi separo più dai chocos e il loro nuovo nome, coco pops, non ha fatto venire meno l'amore nei loro confronti.
tuttavia sono assillato da un terribile dubbio: e se la storia proseguisse? voglio dire, se il mondo non finisse ai chocos, ma si ripetesse la vicenda già vista coi nesquik? dio, quale terribile angoscia. meglio non pensarci.

giovedì 24 maggio 2012

pensierino del giorno-24/05/2012

un bel giorno, pazza idea: si va a fare shopping di bassa qualità.
direzione h&m.
giusto per cambiare, l'obiettivo era procurarsi una maglietta con lo scollo a v. spesa rigorosamente sotto i cinque euri.
la presi rossa.
ricevetti critiche per la profondità dello scollo, inizialmente non le compresi, per quanto talvolta feroci furono.
ieri sera la tirai fuori dal cassetto per indossarla come pigiama e mi resi conto che era palesemente omosex.
bene che resti solo pigiama da ora in avanti.

mercoledì 23 maggio 2012

pensierino del giorno-23/05/2012

voglio portare avanti quanto iniziato ieri.
sono convinto che da parte dei paesi occidentali non ci sia la benchè minima volontà di aiutare in modo concreto le economie dei paesi in via di sviluppo e dei paesi meno avanzati. già ora si guarda con orrore l'ingresso prepotente sui mercati internazionali di competitors come la cina, l'india e il brasile, figuratevi se arrivassero pure gli stati africani con tutta la forza lavoro della quale dispongono.
inoltre, è chiaro che le risorse non sono abbastanza per tutti; il nostro fabbisogno conduce necessariamente alla soggezione di stati più deboli, in modo da poterli sfruttare.
potremmo giusto aver interesse a evitare che siano covi di integralisti pazzi scatenati, ma poi come fai andare avanti l'industria bellica?
insomma, siamo nelle mani di un'oligarchia i cui piani sono abbastanza chiari. resta da vedere come si comporteranno quando qualcuno cercherà di rompere le uova nel paniere.
l'altra cosa che, a ben pensarci, mi lascia abbastanza basito, è che nessuno si prenda la briga di insegnare nelle scuole bretton woods, il momento nel quale tutto è iniziato. ma in generale, son cose che si dicono sottovoce, per la serie: noi mettiamo i dati a disposizione, traetene voi le conclusioni.
quando obama era stato eletto presidente, avevo trovato sui giornali questa notizia: due agenti della cia erano andati a casa sua per ragguagliarlo sulla situazione. non internazionale, economica o interna, proprio la situazione in senso lato.
non mi interessa sapere cosa gli hanno riferito su bin laden, gli ufo e l'undici settembre, piuttosto sono incuriosito dalle linee guida.  a che livello di importanza si ottiene l'accesso a queste informazioni? secondo me parlamento europeo non basta, bisogna entrare in qualche modo nel fondo monetario internazionale. solo che a quel punto mica vai a raccontare in giro, ne va del tuo lavoro.

martedì 22 maggio 2012

pensierino del giorno-22/05/2012

studiando s'impara.
per esempio, sapevate che i cosiddetti paesi in via di sviluppo devono mantenere ingenti riserve monetarie, che siano adeguate alle aspettative dei mercati finanziari? è intuibile subito come questo impedisca loro di investire risorse in altri progetti, come il miglioramento delle infrastrutture o la creazione di un sistema scolastico efficiente. a ciò però si aggiunga che le riserve di cui sopra sono costituite non solo da oro e valute internazionali, ma anche da titoli denominati in valute internazionali, per lo più buoni del tesoro americani. va quindi a finire che questi poveracci trasferiscono ai paesi industrializzati molto più di quanto ricevono in aiuti allo sviluppo.
resto dell'idea che nascere di qua o di là del mediterraneo possa segnare la differenza.

lunedì 21 maggio 2012

pensierino del giorno-21/05/2012

siamo invasi dai cuochi. ovunque ci giriamo, qualcuno deve insegnarci a cucinare.
molto, molto calmi. utile per imparare nuove ricette, però si perde la semplicità.
ficcano dentro di tutto e di più; sarò insipido, ma credo che talvolta sia necessario recuperare i sapori di base senza troppe aggiunte di contorno. anche perché non sempre si hanno tutti gli ingredienti necessari in frigo o in dispensa.
questa sparata di basso livello populista vi è stata offerta dal movimento cinque stelle.

domenica 20 maggio 2012

sabato 19 maggio 2012

pensierino del giorno-19/05/2012

"Si attesta che il signor Enrico De Pedis nato in Roma - Trastevere il 15/05/1954 e deceduto in Roma il 2/2/1990, è stato un grande benefattore dei poveri che frequentano la Basilica e ha aiutato concretamente tante iniziative di bene che sono state patrocinate in questi ultimi tempi, sia di carattere religioso che sociale. Ha dato particolari contributi per aiutare i giovani, interessandosi in particolare per la loro formazione  cristiana e umana".  firmato, monsignor pietro vergari, rettore della basilica di sant'apollinare.
de pedis è renatino, il dandy nella serie tv, uno dei capi della banda della magliana.
servono altre parole? servono davvero?
a volte vorrei che esistesse l'aldilà solo perchè certi elementi possano essere giudicati secondo gli insegnamenti coi quali si riempiono la bocca.

venerdì 18 maggio 2012

pensierino del giorno-18/05/2012

tra i vari piccoli lussi che intendo permettermi da imperatore del mondo, non potrà mancare un addetto al taglio delle unghie. dovrà provvedere con cadenza settimanale alla loro cura, sia quelle delle mani che quelle dei piedi.
per gli altri sei giorni invece sarà libero di fare quello che crede e di scialacquare in giro il lauto stipendio che gli elargirò.
ci sono candidati?

giovedì 17 maggio 2012

pensierino del giorno-17/05/2012

erano già alcuni mesi che si era trasferito e l'aveva notata fin dal primo giorno.
faceva il turno pomeridiano lunedì, mercoledì e venerdì. così lui sapeva perfettamente quando andare a fare la spesa, in modo da incrociarla alla cassa; sceglieva sempre la sua, anche se c'era più coda.
dopo le prime settimane di timidi saluti avevano iniziato a scambiare due parole.
prima tappa: entrare abbastanza in confidenza da capire se fosse fidanzata o meno.
nel quartiere lo odiavano tutti, perchè in coda al supermercato ci metteva una vita: con bradipa lentezza tirava fuori la merce dal carrello e la depositava sul nastro con una sacralità irritante, per non parlare dei sei-sette minuti da dedicare al sovrumano sforzo di raccogliere tutte le monetine che puntualmente cadevano per terra. mai una volta che pagasse col bancomat o fosse di corsa.
il problema per lui era come arrivare allo scottante argomento; la domanda secca era troppo diretta, in più la sua timidezza lo avrebbe bloccato sulla porta di casa, figuriamoci.
bisognava prenderla alla larghissima, attaccando di sorpresa con una battuta brillante. altro problema: trovare una frase brillante da dire. l'unica cosa che gli veniva in mente erano i suoi occhi color nocciola, tagliati leggermente alla orientale, le lentiggini sugli zigomi e le fossette sulle guance. già andava in panico quando se la immaginava, starle davanti azzerava la salivazione e causava l'uscita di parole perlopiù sconnesse e casuali, mentre dietro di lui la gente dava segni di notevole impazienza e prima o poi qualcuno lo avrebbe menato di sicuro.
sarebbe stato molto più facile se avesse preso lei l'iniziativa.
maledizione, perchè questa convenzione sociale obbliga l'uomo a fare il primo passo? insomma, se è destino vuol dire che si piacciono entrambi, quindi ognuno dovrebbe fare il suo. lui si faceva vedere tre volte a settimana, ora la palla era nel campo avversario.
no, non funzionava.
però l'idea di fondo non era malvagia, mettere una trappola col formaggio per vedere se il topolino ci finiva incastrato.
qualcosa di indiscreto e poco invasivo.
eccola, la pensata del secolo. genio. 
genio.
la sera stessa si presentò, puntuale come la diarrea durante una riunione di lavoro, solo che stavolta il suo carrello era molto più snello del solito. voleva darsi un'immagine più spigliata, dell'uomo che non deve chiedere mai e pazienza se il frigo è vuoto, tanto è sempre a cena fuori perchè, che ci vuoi fare, la gente mi reclama di continuo.
impeccabile nell'aspetto anche dopo una dura giornata di lavoro; in realtà era uscito mezzora prima ed era passato da casa a lavarsi e mettersi la camicia stirata.
soliti convenevoli come va come non va uh ma che tempo terribile eh già.
gli uscì tutto d'un fiato: mihannolasciatoquestovolantinomanonfapermemagariateinteressaciaograz
non finì neanche la frase e uscendo inciampò goffamente.
ecco come rovinare tutto, bravo pirla, si disse correndo a casa a leccarsi le ferite. basta, da domani si volta pagina, è una storia che non aveva alcun senso, meglio concentrarsi su obiettivi più alla portata.
quando l'indomani il vicino di scrivania lo sentì urlare gooooooooooooooooooooooooooooooooooooooolllllllllllll pensò subito a un turno infrasettimanale e corse a cercare il risultato su internet.
invece aveva funzionato lasciare il numero del cellulare dentro il volantino. si chiamava sara.

mercoledì 16 maggio 2012

pensierino del giorno-16/05/2012

esistono i morti sul lavoro, di solito sono le vittime.
esistono i datori di lavoro, di solito sono i carnefici. li muove il profitto, la sete di guadagno.
poi c'è una fascia intermedia, perchè da soli i datori non potrebbero mettere in atto tutto questo.
sono quelli che, per quanto dipendenti, fanno il gioco del datore. se ne infischiano delle condizioni di sicurezza e lasciano morire la gente eseguendo gli ordini che arrivano dall'alto.
è contro di loro che va tutto il mio odio: sanno, ma per soldi non muovono un dito, anzi prendono soldi per non muovere un dito. cosa c'è di diverso tra loro e i mercenari? entrambi sono pagati per uccidere, cambia solo la modalità. questi sono perfino più subdoli, lasciano i lavoratori a penzolare sul filo del destino finchè non diventa troppo fragile e si spezza, portandoli via dalle loro famiglie.
foste morti voi al posto loro, il mondo sarebbe un posto migliore.
è giusto chiamarli vigliacchi, infami, merdosi? no, non basta. si collocano a un livello di ribrezzo che non è categorizzabile.
possiate spendere tutti quei soldi in medicine.

martedì 15 maggio 2012

lunedì 14 maggio 2012

pensierino del giorno-14/05/2012

ci sono due tipi diversi di vita.
uno è l'eterno ritorno: si parte per piccolegrandi esperienze, ma al termine di ognuno si torna al nido, dalle certezze, da dove tutto è iniziato, perchè lì tutto finisca.
l'altro è il viaggio: non ci si volta mai indietro, sempre più lontano, e si finisce quando ormai si è perso di vista il punto di partenza.
entrambi hanno punti di forza e svantaggi, sta a noi quale scegliere.

domenica 13 maggio 2012

pensierino del giorno-13/05/2012

nel momento in cui dilaga l'antipolitica è bene restare con la testa saldamente attaccata sulle spalle.
meglio evitare di farsi trascinare in facili generalizzazioni, anche se quando uno legge che il governo convoca petrolieri ed esercenti per far scendere il prezzo del carburante di cinque centesimi dopo averlo aumentato di trenta si sente lievemente preso per il culo. mi ricorda quanto ho appreso nelle lezioni di diritto comune circa l'inquisizione e la sua presunta benevolenza, che si concretizzava nello strangolare i bambini prima di metterli al rogo per evitare che soffrissero. patati.
purtroppo tutti quanti noi abbiamo un punto oltre il quale non siamo disposti ad andare. il mio è stato superato: può darsi che il governo attuale abbia maggiori competenze in campo di politica economica, ma non mi si venga a dire che non è della stessa pasta dei precedenti. ha avuto l'occasione di chiudere col passato perchè si è avvalso dell'appoggio di un'opinione pubblica stufa del quindicennio precedente e pronta a tagliare tutti i ponti con quanto quel periodo ha rappresentato. invece no, la pagina più nera della democrazia in italia dai tempi di piombo e dallo stragismo mafioso-statuale riceve l'ennesima legittimazione istituzionale. come dire bravi, bene, bis.
d'ora in avanti si potrà parlare dei singoli provvedimenti, della loro opportunità e della loro efficacia cercando di valutare con obiettività, ma sono e resteranno personaggi della stessa risma di quelli cui sono subentrati.
sottosegretario con delega all'intelligence.
roba da matti.

venerdì 11 maggio 2012

pensierino del giorno-11/05/2012

il gessato. parliamone.
va bene per i matrimoni.
resta il fatto che non riesco a farmelo piacere. lo collego o ai boss o a imprenditori col capello leccato indietro e orologiazzo d'oro, occhiali da sole e scarpe di coccodrillo o qualche altro costoso rettile. la versione riveduta e corretta di questo soggetto prevede pure l'ausilio di uno o più iphone. non altri smartphone, sarebbero dei surrogati.
insomma, tinta unita. d'altra parte il colore è uno solo.

giovedì 10 maggio 2012

pensierino del giorno-10/05/2012

non avevo mai vinto niente. nemmeno un torneo alla play station tra amici.
nè da protagonista nè da tifoso, beninteso.
ricordo batoste in due finali del torneo della scuola, poi poco altro.
qualcosa finalmente è cambiato, non solo perchè c'è un trofeo in bacheca, ma perchè l'ho sentito mio. non sono rimasto a guardare i compagni vincere, ho fatto qualcosa in prima persona.
vincere qualcosa è una gioia assurda e ho capito che tutti quelli che al momento di festeggiare si lanciano in gesti programmati e studiati meticolosamente son solo zarri a favore di telecamera. c'è qualcosa dentro che vuole esplodere e finalmente lo fa, come si può pensare di controllarla? è impensabile. ricordo di essermi tolto la maglia, ma mi sarei voluto strappare la pelle. dopodiché son ruzzolato per terra sbattendo dappertutto in maniera goffa e ridicola, infine son rimasto lì sdraiato.
niente segni della croce, niente baci al cielo, niente gesti strani.
avevo in mente qualcosa di vagamente epico, invece, come volevasi dimostrare, anche nel momento dello scrivere mi vien solo voglia di urlare fortissimo.

mercoledì 9 maggio 2012

pensierino del giorno-09/05/2012

in finale non esistono primo e secondo posto.
esistono primo e ultimo.
o vinci o perdi, non c'è via di mezzo. e se arrivi ultimo...beh, tanto valeva fermarsi prima.
saranno lacrime e sangue.

martedì 8 maggio 2012

pensierino del giorno-08/05/2012

non ho capito una cosa.
di solito quando un uomo politico sbaglia, gli elettori lo puniscono alla tornata successiva.
per esempio, la grecia.
per esempio, la francia.
per esempio, parma, dove il partito del sindaco uscente è calato al quattro leggasi quattro per cento.
allora, perchè ci siamo tenuti sulle croste ilvio dal '94 al 2011?

pensierino del giorno-07/05/2012

ogni tanto è bello andare a dormire felici.
ci son giornate piene di impegni che si risolvono per il meglio e danno energia.
sì, dormirò felice.

domenica 6 maggio 2012

pensierino del giorno-06/05/2012

ottantacinque anni, li contava ogni giorno da ormai dieci. a questi si aggiungevano tre mesi e sedici giorni.
il diciassettesimo non sarebbe arrivato. ormai era stanco di lottare, sapeva di aver perso nel giorno in cui gli portarono a casa la bombola dell'ossigeno. i suoi polmoni avevano alzato bandiera bianca, non erano più in grado di lavorare autonomamente, così sovraccaricavano il cuore; l'unica soluzione era farsi aiutare.
nasciamo predestinati, ma fa sempre un certo effetto realizzare di essere in vista del traguardo. poi, di punto in bianco, vedi l'arrivo in cima a una montagna. non sai quanti tornanti mancheranno, l'unica certezza è che ogni curva è una di meno.
l'arrivo dell'ultimo ciclo di febbre era suonato più sinistro delle altre volte. finchè la salute ci assiste, recuperiamo dai malanni pensando al benessere che proveremo dopo, a come staremo una volta ripristinata la nostra funzionalità al cento per cento. invece quando ci rendiamo conto che ogni nuova alba è un regalo si spenge la luce interna e non potrebbe essere diversamente, tocca quindi fronteggiare la solitudine. ormai è questione di poco, come quando nella vasca da bagno ci si lascia lentamente scivolare fino a essere completamente immersi. solo che stavolta non si potrà riemergere.
più si pensa e peggio è.
quando si pensa da tanti anni e non si hanno più speranze, aspirazioni, voglia di vedere qualcosa di diverso nel mondo, tanto vale attendere la notte sperando che copra per sempre il proprio corpo.

sabato 5 maggio 2012

pensierino del giorno-05/05/2012

rischio di esser ripetitivo, ma non ho alcuna voglia di controllare negli oltre trecento precedenti pensierini se ho già trattato l'argomento.
possibile che a che tempo che fa vadano solo ed esclusivamente ospiti per motivi pubblicitari? chi ha fatto un film, chi ha scritto un libro, chi ha inciso un disco, lo spot ci scappa quasi sempre. perfino i politici a volte arrivano lì col loro bel libricino.
magari sono anche personaggi interessanti e il colloquio risulta gradevole, tuttavia mi infastidisce sempre di più l'idea che non sia fatto in maniera disinteressata. è pieno di persone che hanno qualcosa da dire e che magari in quel momento non hanno alcun tornaconto economico diretto ad apparire in televisione, è così difficile chiamare uno di loro?
va a finire che sento puzza di marcio ovunque, sensazione sgradevole.

venerdì 4 maggio 2012

pensierino del giorno-04/05/2012

il cielo di torino ha pianto per voi.
bacigalupo
ballarin
maroso
castigliano
rigamonti
grezar
menti
loik
gabetto
mazzola
ossola
IMMORTALI

giovedì 3 maggio 2012

pensierino del giorno-03/05/2012

pensare pensare pensare pensare pensare
la società contemporanea ci dà troppe possibilità di mettere il cervello in naftalina, bisogna invece farsi forza e reagire indagando sulla realtà che ci circonda.
è come andare in palestra: non sarebbe forse meglio svaccarsi sul divano e godersi il meritato riposo dopo una giornata intensa? chiaro, però sappiamo già che poi si ingrassa, si diventa flaccidi eccetera. per il cervello vale lo stesso discorso, bisogna tenerlo allenato, essere in grado di sviluppare una riflessione che vada oltre il rutto o lo sdegno.
su, pensate.

mercoledì 2 maggio 2012

pensierino del giorno-02/05/2012

la cosa bella della stagione estiva è che si dorme fuori dalle coperte.
osservandola, seguì con gli occhi la linea dei suoi fianchi arrotondarsi dolcemente e poi sparire nelle cosce, dove la vista era interrotta da un lenzuolino che la copriva fino ai piedi.
sebbene fosse un dettaglio al quale non prestava grande attenzione, non potè fare a meno di notare la bellezza dei suoi capelli, folti e mossi, color castano luminoso. sembrava uscita dalla pubblicità di uno shampoo.
il petto andava su e giù ritmicamente, scandendo il ritmo dei suoi respiri.
teneva le mani sotto il cuscino, come fanno i bambini piccoli per addormentarsi.
gli venne voglia di baciarla piano piano sulla guancia, ma il timore di svegliarla ebbe la meglio.
un momento di perfezione assoluta, pensò mentre rotolava sul fianco e fissava la parete dalla parte opposta. non voleva consumarla, a forza di guardarla di continuo.
c'era solo un dubbio che lo assillava fin da quando si era svegliato.
ma come cazzo si chiamava?

martedì 1 maggio 2012

pensierino del giorno-01/05/2012

suo padre c'aveva lasciato la vita.
dicevano fossero stati gli scontri più violenti di sempre, fitta sassaiola dei manifestanti, idranti e carica delle forze dell'ordine, poi contro-carica inaspettata. a quel punto il suo reparto si è diviso a metà perchè alcuni se la diedero a gambe, lui invece rimase a fronteggiare quei quattro comunisti del cazzo.
la sentenza d'appello era arrivata dopo otto anni. ricordava bene quel ragazzino piangere alla lettura del dispositivo, gridava la sua innocenza, lui non c'era, si era fatto male ed era rimasto indietro, mentre il giudice con voce calma e piatta pronunciava la parola ergastolo.
il senso di soddisfazione provato allora venne progressivamente meno: sui giornali parlavano di processo-farsa, prove inventate, perizie strampalate. non era mai stata trovata l'arma del delitto, poteva essere solo un corpo contundente, ma qualcuno aveva pensato bene di nasconderla. restava la cruda realtà: suo padre era stato ucciso negli scontri di piazza e qualcuno doveva essere stato, quindi qualcuno doveva pagare. poco importa se non era stato l'autore materiale, anche quel ragazzino si trovava lì, magari l'avrebbe voluto fare o l'avrebbe fatto se ne avesse avuto l'opportunità.
quando si suicidò in cella decise che doveva ritenere chiusa quella ferita del passato. non voleva pensarci più, gli bastava il fatto di essere entrato in polizia per non scordare mai la telefonata che giunse a casa.
gli avevano inculcato delle parole d'ordine e le metteva in pratica: servire la patria con onore e fedeltà.
per questo suo padre era morto.
sapeva che prima o poi si sarebbe trovato nella stessa situazione, ma fa parte del mestiere d'altra parte. ci sono giornate piatte dove non succede niente e altre in cui si rischia davvero.
essere in servizio nella stessa piazza dove quindici anni prima era successo il fattaccio non se lo sarebbe mai aspettato. caldo afoso, si ritrovò a invidiare i manifestanti in maglietta che si lanciavano secchiate d'acqua per divertirsi. apparentemente innocui, bastardi.
il contatto delle sue dita col manganello gli fece cambiare idea. era la giornata sbagliata per uscire soltanto in maglietta.
diverse volte gli era già capitato questo ingrato compito e non si era mai risparmiato.
stavolta tuttavia viveva una profonda inquietudine di fondo. la sua lealtà alla divisa era fuori discussione, ma era anche un padre di famiglia, un marito e un uomo, un cittadino come quelli davanti a lui. le recenti mosse del governo lo avevano messo in seria difficoltà e sia lui che la moglie erano preoccupati: il posto di lavoro di lei era a rischio e trovare un nuovo impiego era quasi impossibile. per un po' avrebbero dovuto stringere la cinghia, campare col suo stipendio e un sussidio di disoccupazione, perciò aveva iniziato a fare tutti i turni possibili per avere più straordinari in busta paga a fine mese. tornava a casa distrutto, non vedeva i figli da dieci giorni e quasi gli sfuggiva la differenza tra il giorno e la notte.
giù le visiere dei caschi.
ranghi serrati, proteggersi dietro gli scudi.
ma perchè? la situazione era tranquilla, non era nemmeno partito il corteo.
poi l'ordine, improvviso.
carica.
ci sono attimi in cui il tempo sembra davvero dilatarsi, in realtà è solo il nostro cervello che va a velocità triplicata. i primi colleghi schizzarono in avanti, protetti dietro gli scudi e coi manganelli impugnati al contrario; normalmente, pur sapendo che era assurdo, avrebbe fatto come loro.
eppure lui stava coi manifestanti. sì, che diamine, avevano ragione. lo sapeva lui e lo sapevano anche i suoi colleghi, coi quali ne aveva parlato un'ora prima. ora però stavano caricando, mentre chi aveva dato l'ordine era a centinaia di metri di distanza.
si sentì vittima e carnefice allo stesso tempo, fino a sentirsi carnefice di se stesso.
serviva e difendeva uno stato disinteressato a tutte le persone nella piazza, utili solo in quanto consumatori e contribuenti.
gli veniva da mollare tutto e andarsene a casa. al diavolo i superiori, i manifestanti, tutto quanto.
prendere la famiglia e scappare all'estero, rifarsi una vita.
in quel preciso istante vide un sasso disegnare una traiettoria arcuata nel cielo e terminare la sua corsa sulla testa di un poliziotto che crollò a terra.
pezzi di merda.
aveva ragione suo padre, l'unico comunista buono è il comunista morto.
e caricò.