lunedì 31 dicembre 2012

pensierino del giorno-31/12/2012

il marketing è tutto.
lo dimostra il fatto che un prodotto con qualità peggiori, ma con una buona pubblicità, avrà più successo di uno con migliori qualità ma peggiore pubblicità.
anche perchè valle a capire le abitudini del consumatore. è un esempio scemo, ma non riesco a capacitarmi di come alcuni pensierini nettamente migliori siano snobbati in favore di altri che invece sono chiaramente riempitivi; è in parte dovuto alla collocazione nel calendario (anche questo è marketing, in ogni caso) e in parte forse alla scelta dei titoli che ultimamente uso per lanciare nell'etere le mie aberranti produzioni.
avessi un gianroberto casaleggio al mio fianco sarebbe tutto più facile.

domenica 30 dicembre 2012

pensierino del giorno-30/12/2012

c'era una volta un paesino, i cui abitanti erano divisi grosso modo in tre categorie: i furbetti, gli idealisti e i timorati di dio, apatiche persone che cercavano sempre di rimanere ai margini di qualunque contesa.
ogni volta che nasceva una discussione sembrava che gli idealisti fossero in maggioranza, poi com'è come non è si adottava sempre la linea dei furbetti.
nelle campagne circostanti vivevano alcune potenti famiglie aristocratiche che imponevano il loro controllo attraverso una forma di mafia bianca, non violenta, lontana dall'immagine classica del picciotto con coppola e lupara; controllavano tutto quello che accadeva nei villaggi attraverso uomini di fiducia che si premuravano di collocare nei pochi ruoli che avessero un minimo di potere decisionale.
dopo parecchi anni di gestione scellerata, il paesino si trovò in difficoltà: le famiglie non erano più soddisfatte del loro burattino perchè aveva iniziato a disubbidire ai loro ordini, così decisero di rimpiazzarlo con uno dei loro ragionieri, uomo di indubbia competenza apprezzato anche dagli abitanti di tutte le categorie in quanto non appariva troppo compromesso, a differenza di altri. il suo compito era quello di risanare i conti disastrati del paesino e infondere nei paesani la dovuta tranquillità e fiducia nei confronti del futuro, in modo che proseguissero la vita di tutti i giorni pagando regolarmente il pizzo.
il lavoro fu portato a termine, anche se in maniera non del tutto soddisfacente, e si arrivò quindi alla data delle elezioni per il nuovo sindaco. idealisti e furbetti proposero il loro candidato e questa volta scesero in campo pure le famiglie: data la situazione delicata scelsero la linea dura, quella della vecchia scuola. se avessero votato il loro uomo di fiducia non ci sarebbero state ripercussioni, altrimenti non potevano garantire la protezione da sfortunati incidenti a cose e/o persone.
l'alternativa che si profilava era semplice: da una parte un tentativo di indipendenza e autonomia, pur partendo da una posizione debole e isolata, perchè gli altri paesini invece erano totalmente asserviti, oppure  scegliere il male minore, accettare la protezione delle famiglie e pagare il dovuto tributo.
voi cos'avreste scelto?

sabato 29 dicembre 2012

pensierino del giorno-29/12/2012


In fondo cos’è l’amore se non il massimo e supremo atto d’egoismo?
Desiderare qualcuno per sé così ardentemente da non potersene separare, vedere nella sua presenza e in un certo senso nella sua proprietà il soddisfacimento di se stessi, la realizzazione della propria esistenza.
O è forse vero il contrario, cioè che si tratta del mettersi totalmente a disposizione dell’altro, sacrificarsi per lui e vedere nella sua felicità la propria e pensarla come indivisibile?
In medio stat virtus et in questo caso etiam veritas.
È la quasi impossibile compenetrazione di questi due sentimenti, così difficile da provare perché si compie solo quando è corrisposta. C’è gente che passa l’intera vita inseguendola come una chimera e tutto quello che raccoglie son solo enormi delusioni, poi c’è chi dice di volerne stare alla larga e ci casca ingenuo come charlie brown quando lucy gli dice di calciare il pallone da football.
C’è chi potrà dire di averlo provato e chi ci scriverà sopra libri solo per sentito dire, forse perché se ne fosse stato davvero pervaso non sarebbe riuscito a metterlo in parole. A volte quando ci pervade un sentimento tanto grande e tracimante ci sembra la cosa più naturale del mondo raccontarlo, quasi fosse un film che consigliamo agli amici, anziché aver rispetto dell’immensa fortuna e tenerlo ben stretto per condividerlo con l’unica persona meritevole.

venerdì 28 dicembre 2012

pensierino del giorno-28/12/2012


Sembra che il periodo durante il quale gli altri animali sono in calore duri circa due mesi. La prima cosa che viene da pensare è: beati loro. Due mesi durante i quali non esistono mestruazioni, mal di testa, scusanonmelasento, tivedocomeunamico/a, è un periodo difficile, mi scuoce l’insalata, ah quindi non ti chiami enrico?, ho lasciato un libro aperto devo scappare, magari domani, faccio tardi, niente di tutto questo. Due mesi nei quali ci si acchiappa per strada con lo sguardo e in men che non si dica si rotola per terra in un amplesso selvaggio, volevo dire animalesco ma selvaggio in questo caso rende meglio. Onde evitare raffreddori, polmoniti, bronchiti, febbri, sarebbe opportuno che la stagione in questione durasse da giugno ad agosto e che sopra i cestini della spazzatura fossero posti distributori gratuiti di preservativi per i cultori della salute, per gli amanti del rischio invece le malattie sessualmente trasmissibili sono in fiale iniettabili per endovena in un distributore adiacente con tanto di siringa, in modo da poter consumare senza doversi preoccupare di eventuali conseguenze negative.
Il resto dell’anno è più o meno il paradiso, dove ci si conosce e ci si frequenta solo se lo si vuole, si conosce la personalità prima degli organi riproduttivi, quindi si coltivano rapporti amichevoli perché nessuno ha doppi fini in mente, ma soprattutto si ha tantissimo tempo da dedicare a se stessi, ai propri hobby, a tutte quelle cose cui siamo costretti a rinunciare a causa del nostro periodo di calore perenne.
(totti va in trentino e lo portano su un ghiacciaio dove legge un cartello “qui comincia la neve perenne” e lui commenta “aho, grazie tante, pure a roma inizia per enne)
Vivremmo senza sesso ma senza dovercene preoccupare, quanto di più vicino al nirvana e alla pace dei sensi si possa immaginare.
Poi, nel momento in cui ce lo immaginiamo, ci rendiamo conto che è una cagata pazzesca e chi ha scritto questo pensierino dovrebbe essere rinchiuso in un centro di igiene mentale per essere sottoposto a un trattamento sanitario obbligatorio.
Non si può vivere senza il desiderio di saltarci addosso e sapere di poterlo fare.

giovedì 27 dicembre 2012

pensierino del giorno-27/12/2012


-        -  Non partire. A mamma. Non partire a mamma.-
-        -  Minchia mamma che pressa sei. Ho le valigie fatte, ti sembra logico che rinunci all’ultimo? -
-        -  Perché?-
-       -  Mi annoio a sentire la mia voce mentre lo racconto per l’ennesima volta-
-       -   E io voglio sentirlo per l’ennesima volta. E non sbuffare-
-        -  Sono stufo di questo paese di gente codarda, ignorante senza alcun desiderio di cultura, che si interessa a qualcosa solo se sono affaracci altrui, possibilmente pettegolezzi, incapace di guardare oltre il proprio naso, basta, via, via, lontano da qui. Ma non ti sembra di rivivere ogni giorno scene già vissute migliaia di volte?-
-        - Quindi la tua soluzione è scappare? È così che affronti i problemi? Vai dove non ti possano raggiungere? Ho fatto un bel lavoro come madre, non c’è che dire.-
-       -  Lo sai perfettamente da quanto tutto questo mi stia stretto. Non c’è lavoro, non ci sono opportunità, al massimo un posto da raccomandato in comune, è per questo che avete speso tanto nella mia istruzione? Affinchè marcissi in un qualche ufficio da sei metri quadrati sommerso di scartoffie e ripetere le stesse meccaniche azioni all’infinito, anzi no fino a quel meraviglioso traguardo chiamato pensione, il nirvana di ogni abitante del paese.-
-        - Lasci la tua ragazza dopo tre anni che state insieme per un capriccio, una crisi post-adolescenziale?-
-        - Cristo santo mamma le ho offerto di partire con me, vuol stare qua beh CAZZI SUOI leggi bene il labiale CAZZI SUOI io qua non mi farò venire la muffa.-
-        - Ci sono i tuoi amici di una vita. La tua intera vita.-
-        - Si fottano pure loro. Son contenti di questo? Bene, non vedo allora come possiamo essere amici. Saluti e baci.-
-        - Aspetterai che uno tra tuo padre e me ti chiami per comunicare con voce triste e grave la morte dell’altro e di quanto avrebbe voluto come ultima cosa vederti un’ultima volta, abbracciarti, dirti quanto tu sia stato tutta la nostra vita? Aspetterai questa telefonata e magari risponderai pure seccato perché chissà da quale occupazione fondamentale per le sorti dell’umanità ti starà distraendo. Non prenderti manco il disturbo di venire al funerale, sia mai che il mondo collassi per questo tuo impedimento.-
-        - Non ce l’ho con voi, ma siete come tutti loro. Nulla vi trattiene dal raggiungermi, altrimenti aspetterò quella telefonata.-

mercoledì 26 dicembre 2012

pensierino del giorno-26/12/2012


Tradizionalmente la scena politica si divide tra progressisti e conservatori, ma è difficile calare nel nostro contesto una terminologia nata quando chissà dove vivevano i nostri avi.
Ho sempre inteso i progressisti come coloro che cercano di cambiare lo status quo in una direzione più equa, che livelli la società il più possibile per evitare le disuguaglianze. È probabilmente il significato più tradizionale, date le profonde disuguaglianze esistenti all’epoca della nascita della politica come strumento di partecipazione dei cittadini alla gestione dello stato e, più avanti, della cosa pubblica.
I conservatori erano invece chi traeva beneficio da quella situazione e si opponevano alle richieste dei primi, proponendo soluzioni che lasciassero invariati i loro privilegi.
Questa distinzione non è più proponibile perché siamo di fronte a una scissione del piano di battaglia: si gioca sul fronte sociale e su quello economico, con centomila intrecci e connessioni. Mi sembra che si possa ancora definire progressista chi vuol fare passi avanti sul primo piano, mentre chi chiede di dare maggior spazio al secondo e dunque da quel punto di vista si pone in un’ottica progressista è chi una volta avremmo definito conservatore, poiché seguire questa strada vuole implicitamente dire accantonare l’altra, lasciare giusto le briciole, ammesso e non concesso che ne restino.
Per questo attualmente sono disilluso e dubito fortemente di chi promette di saper realizzare il giusto compromesso: o da una parte o dall’altra, la barra del timone non può restare per sempre in mezzo perché prima o poi dovrà decidere in che modo affrontare il vento per navigare. Non è questione di lotta di classe o di ideologie, è pura constatazione di quanto accade sotto i nostri occhi. Entrambe le direzioni sono legittime, entrambe lascerebbero indietro degli scontenti e mi auguro che in cuor suo ciascuno pensi di agire per il bene comune e non in ragione di una polarizzazione ancora più netta della società, che questa volta porterebbe davvero a un nuovo scontro.

martedì 25 dicembre 2012

pensierino del giorno-25/12/2012

abbeveratevi, o infedeli, alla fonte delle sacre scritture, del testo fondante della nostra civiltà.
dedicato a tutte le mamme e alle fidanzate d'italia.
dal vangelo secondo max, album primo, traccia prima:
tu se lo sai mi devi dire
se tu veramente
mi preferiresti
se io fossi uno di quegli stronzi
vestiti a festa
che si vedono dovunque vai
nei bar oppure in discoteca
appoggiati a qualche colonna
che bevono un gin tonic
come fosse una bella storia dai
ma vuoi capirlo o no
non me la menare

lunedì 24 dicembre 2012

pensierino del giorno-24/12/2012

la parte più bella del signore degli anelli è senza ombra di dubbio la seconda, quella chiamata le due torri.
la compagnia dell'anello parte lentissima, poi parliamoci chiaro deve ancora succedere tutto, mentre l'ultima è dominata dalle cupe e lugubri atmosfere di mordor, alla lunga opprimenti.
a parte questo commento del quale si poteva effettivamente fare a meno, mi ha fatto piacere notare come mi ricordi ancora parecchio del libro nonostante siano passati più di dieci anni da quando l'ho letto. in mezzo c'è effettivamente stato il film, o meglio la trilogia, però ieri sera mentre lo guardavo pensavo a quanto avevo letto e non ricordavo le scene, bensì i passaggi scritti.
ai tempi mi sarebbe piaciuto combattere per rohan, poi anche se la testa non è mai cresciuta granchè il corpo ha iniziato a cambiare e mi hanno costretto a cambiare scuola, far cose sempre più difficili e specifiche affinchè capissi che in un modo o nell'altro tutti quanti sguaineremo le spade e ci troveremo di fronte degli orchi, solo che ora li chiamiamo diversamente: niente uruk-hai, niente gandalf che ci viene a salvare, ci troviamo nel fosso di helm asserragliati da precariato e disoccupazione, ostaggi di lontani e irreperibili sauron dei quali conosciamo solo alcuni saruman e ci ripromettiamo così tante volte di sconfiggerli che ormai non se ne preoccupano nemmeno più.

domenica 23 dicembre 2012

pensierino del giorno-23/12/2012

il millennium bug era un'altra bella cagata di notevole livello, ma non è di questo che parleremo.
ho sentito l'altro giorno alla radio una frase con la quale sono d'accordissimo: il conduttore diceva che abbiamo la testa talmente immersa nel principio degli anni duemila che non abbiamo mai interiorizzato il decennio nel frattempo trascorso, così siamo abituati a pensare che qualcosa accaduto per esempio nel millenovecentonovantadue risalga a una decina d'anni fa. invece a ben guardare il calendario sono passati vent'anni, cinque lustre, due decadi.

venerdì 21 dicembre 2012

pensierino del giorno-22/12/2012

alla fine della fiera 'sti maya hanno stimolato il mio cervello, quel poco che ne è rimasto almeno, e la mia fantasia. così ho avuto un'idea definitiva circa l'organizzazione del mio funerale che, ci tengo a farlo presente, non è assolutamente un argomento macabro. a parte che di sicuro tutti quanti non vedono l'ora che arrivi, ma va beh.
partiamo da questo assunto: odio il funerale all'italiana dove tutti piangono come delle fontane, vestiti di nero, in chiesa, atmosfera lugubre, sembra che non ci debba essere un domani (frase quanto mai azzeccata da dire il ventuno dicembre), dolore che la fa da padrone, nossignore. 
il mio funerale sarà una festa e durerà all'incirca un intero fine-settimana. è fondamentale che sia in grado di predire a grandi linee il momento della dipartita, logicamente non è pensabile farlo in caso di morte improvvisa. in questa circostanza gradirei comunque essere bruciato e che le mie ceneri vengano disperse sul prato del filadelfia.
nel momento in cui mi renderò conto di essere arrivato al capolinea radunerò tutte le persone a me care, coloro che desidero veramente salutare, affitterò una villa in aperta campagna e si farà una festa micidiale, roba da ricordare negli annali con la polizia che manda elicotteri e squadre anti-sommossa. avrò tempo per parlare con ognuno degli invitati e salutarlo come se dovessi partire per un lungo viaggio, con la consapevolezza che alla partenza non seguirà un ritorno. infatti seguirò gli elefanti, partendo senza una meta finale e trascinandomi da un luogo a un altro finchè il mio corpo avrà energie per farlo. viaggio in solitaria, senza più aver contatti col mondo fino a quel momento conosciuto.
musica calante.
titoli di coda.
si accendono le luci.

pensierino del giorno-21/12/2012

comunque questo ventuno dicembre è ricco di spunti.
per statuto del pensierino non posso parlarne apertamente, dire cosa penso dei maya e dei loro simili, quindi approfitterò per uno dei miei fantasmagorici (o gorichi?) elenchi.
tre cose da fare prima della fine del mondo, esclusa la sbronza della sera prima dalla quale è importante riprendersi perchè a un evento del genere mica voglio essere fuori come un balcone, sarebbe una cagata pazzesca, tipo trombarsi belen sotto funghetti che poi oddio, se per trombarmi belen devo calarmi funghetti tiro giù un intero bosco, beninteso.
dicevo.
farsi una sega. fatto, ma per amor vostro non scenderò nei dettagli.
ridere a crepapelle. fatto, mi son piegato a leggere certe cose su feisbuc ed è stato il mio risveglio, quindi tra questo è il sole a palla direi che è un buon giorno per morire.
mangiare bene. ecco, questo manca. pensando di essere il vissani di blogspot, ho avuto la brillante pensata di  far fuori i residuati bellici del frigorifero con un unico immenso e disgustoso piatto che comprendeva pomodorini ciliegina fatti andare abbondantemente in padella e uova. che voi direte mah, mica male. stocazzo, non sa di niente, ho solo tipo un'incudine nello stomaco. ah, e senza pane.
se un domani esisterà magari mi lascerò andare ad acute riflessioni sul senso della vita che di sicuro tutti voi non vedevate l'ora di leggere.
vado a morire indossando rayban, dio fa' che stile.

giovedì 20 dicembre 2012

pensierino del giorno-20/12/2012

è bello essere pensierosi (o meglio, pensierinosi, se mi concedete questa terrificante battuta).
i momenti di eccitazione ci privano dello spazio e del tempo necessario a riflettere, impegnati come siamo a vivere ogni secondo, anche se questo stato permette una maggiore brillantezza nella prosa.
è la solitudine, invece, unita a una vaga forma di apatia, a indurci a indagare su quanto ci circonda e su noi stessi in primis. forse lo facciamo apposta, per rifugiarci in profondi pensieri in modo da evitare quelli sgradevoli.
in ogni caso è evidente che abbiamo qualcosa in più da dare in corrispondenza degli sbalzi sulla linea della vita: che siano picchi o imi fa poca differenza, dal momento che cambia solo la forma di quello che trasmettiamo; vivere una vita piatta difficilmente porta a una maggiore consapevolezza di essa e dei nostri antri.

mercoledì 19 dicembre 2012

pensierino del giorno-19/12/2012

la pioggia.
doveva cercare la pioggia.
farne il suo obiettivo, tornare a sentirsela scorrere addosso come una doccia gelida e sporca che gli inzacchera i capelli, i vestiti, lo bagna nell'anima.
colpevole
l'esistenza è fatta
colpevole
di tre fasi: vita, amore e morte
colpevole
cristo per quanto ancora gli sarebbe echeggiata nelle orecchie questa parola, colpevole
colpevole
gli restava la morte
colpevole
aveva sacrificato la vita per l'amore e ora gli restava la morte, l'unica cosa alla quale dedicare il tempo restante. non si sarebbe più lamentato di non avere tempo da dedicare a sè, alle sue letture, all'informazione, alla forma fisica.
colpevole
lo presero delicatamente sotto il braccio, è forse un'ironia voluta questa gentilezza di chi vuole privarti per sempre del cielo?
la voce del giudice era sicura, ferma, non tradiva alcun tipo di emozione nè di incertezza.
si erano tutti alzati in piedi.
dicono si chiami lettura del dispositivo.
colpevole
in nome del popolo italiano.
in nome del popolo italiano non potevano giudicarlo colpevole. era colpevole di amare, forse sì, ma nessun giudice avrà mai giurisdizione su questo. non potevano indagare i suoi sentimenti nè le sue intenzioni, con quali strumenti la legge avrebbe potuto conoscere i pensieri che gli stavano scombussolando la mente?
colpevole
l'aveva vista in pericolo, lei che non aveva mai ricambiato il suo amore. può un uomo rifiutarsi di correre in soccorso, di farle capire quanto gli stia scoppiando il cuore mettendo a rischio la propria incolumità fisica?
pensava di sì e si lanciò in avanti.
quando l'altro fu a terra, inoffensivo, la pioggia iniziò a scendere copiosa. gli sembrava di stare in un film. anche fuori dall'aula di tribunale scrosciava forte, tamburellando contro le finestre.
le si avvicinò lentamente, misurando ogni movimento, e senza rendersene conto la stava stringendo forte tra le braccia e non capiva se sulle sue guance sentiva la pioggia o le sue lacrime.
quando le sirene della polizia smisero di suonare e gli agenti scesero non fece una piega, continuò a tenerla stretta, col corpo senza vita alcuni metri dietro. non aveva notato lo spunzone sul quale l'altro era atterrato e che gli si era conficcato nel collo.
quella volta furono bruschi e non capì, era il buono lui, si stavano sbagliando, lo urlò pure lei.
colpevole
quando il giudice pronunciò quelle nove lettere non gli interessò il carcere, l'ergastolo, il cibo pessimo, gli amici, il gruppo di musica folk, la palestra, guardò solo i suoi occhi un'altra volta pieni di lacrime.
colpevole
forse non tutto era finito, mancava una cosa per poter affrontare la morte e chiudere la vita e l'amore.
mentre chiudevano le manette sui polsi prese la decisione definitiva: scostò bruscamente le mani cogliendo di sorpresa il poliziotto e prima che potesse reagire lo mandò per terra con una spallata e facendosi largo tra la gente corse da lei col furore negli occhi e la baciò più forte che potè, così forte che non sentì la pallottola conficcarsi nella schiena finchè lei non riuscì più a reggerlo tra le braccia.
colpevole
adesso poteva pagare anche per l'unico vero reato, quello di amare.
questa giuria dichiara l'imputato colpevole del reato di omicidio e lo condanna alla pena dell'ergastolo.
colpevole.
(1999-2012
in loving memory of)

martedì 18 dicembre 2012

pensierino del giorno-18/12/2012

volevo parlare di politica evitando accuratamente l'attualità, che tuttavia mi fornisce uno spunto interessante e mi dà la possibilità di tirare fuori un mio vecchio pallino.
con l'approssimarsi delle elezioni succederà che tutti coloro nati nei mesi di marzo e aprile del millenovecentonovantacinque saranno esclusi dal voto, cosa che non sarebbe successa se la legislatura fosse arrivata alla sua scadenza naturale.
orbene, possono votare, secondo la legge, solo coloro che hanno diciotto anni compiuti, non è sufficiente essere nel diciottesimo anno di età.
da diverso tempo invece ritengo che non vi sia alcuna differenza a livello di maturità tra chi è nato a gennaio e chi a dicembre dello stesso anno, figurarsi tra chi magari festeggia il compleanno una settimana prima e una settimana dopo le elezioni. posto che questo ragionamento portato all'estremo non permetterebbe di individuare mai un limite e ne sono ben conscio, credo che sarebbe opportuno estendere il diritto di voto a chi è nato in un determinato anno. il limite viene poi individuato nella fine dell'anno solare, come accade per iscriversi a scuola, in questo caso senza alcuna deroga.
ha poco senso che sia la data delle elezioni a fungere da spartiacque.

lunedì 17 dicembre 2012

domenica 16 dicembre 2012

pensierino del giorno-16/12/2012

le sedie hanno modificato la loro funzione, in particolar modo quelle della scrivania. per svoltare e fare un sacco di soldi basterebbe prenderne arto e iniziare a fabbricare assecondando i bisogni realidella gente. per cui schienali col bordo irregolare dove si possano appendere vestiti e ganci ai lati tipo fondine per collocarci calzini e mutande, mentre ganci pi grossi  per calzoni, magliette  e maglioni tipo zaino. rivoluzionario.

sabato 15 dicembre 2012

pensierino del giorno-15/12/2012

 gli esseri umani sono come le prese della corrente. appena c'è bisogno di attaccarsi all'elettricità perchè le batterie stanno finendo ci si fionda sulla prima libera e anche se lo spinotto non combacia lo si forza, pensando di aver ottenuto un risultato invidiabile. peccato che dopo un po' la presa si rompa e bisogna ricominciare tutto da capo.
cioè correre fino alla presa più vicina, senza la pazienza di cercare una compatibile.

venerdì 14 dicembre 2012

pensierino del giorno-14/12/2012

quand'è che qualcosa diventa tradizione?
nel diritto internazionale, che si basa sulla consuetudine, questa esiste quando soddisfa il requisito della diuturnitas, cioè quando è regolarmente applicata da tutti, ed è percepita come cogente.
è una definizione che non ci aiuta granchè, ma siccome mi era venuta in mente sapevo che avrei dovuto scriverla per togliermela dalla testa.
dunque mancano riferimenti temporali precisi e mancano per forza: l'unico punto fermo è che è necessaria almeno una ripetizione. dopodichè si può iniziare a pensare all'eventuale inizio della tradizione, ma se la si vuole consolidare bisogna rispettarla.
quindi anno prossimo si farà per la terza volta il capodanno universitario a salamanca.

giovedì 13 dicembre 2012

pensierino del giorno-13/12/2012

inevitabile vista la data odierna.
pasolini diceva che stava dalla parte dei blu perchè son figli di proletari, ma loro da che parte stanno?

mercoledì 12 dicembre 2012

pensierino del giorno-12/12/2012

bisogna uscire per la strada e incontrare il mondo.
basta fare pochi passi ed ecco che l'idea per il pensierino si palesa di fronte ai propri occhi. per forza che non poteva venire stando seduti in salotto.
orbene, vedendo una volontaria dell'unicef e riconoscendo in ella un'insegnante di flamengo che avevo visto una volta, mi son reso conto di come ci siano persone che dalla vita meriterebbero molto ma molto di più. questa persona lavora eppure trova il tempo per stare al freddo in mezzo alle vie dello shopping per fermare i passanti, chiedere una firma e il più delle volte ricevere sguardi scocciati, risposte brusche, insomma un bel fico secco.
gratis.
per passione suppongo, perchè crede fermamente in quello che fa. queste persone sono migliori di me e lo sono di gran lunga.

martedì 11 dicembre 2012

pensierino del giorno-11/12/2012

quasi tutti conoscono il mio nome di battesimo.
quella che ignorano, però, è la sua genesi. accadde che i miei, avendo calcolato che sarei nato sotto il segno del leone, volessero chiamarmi leonetto. mia nonna, e per questo non la ringrazierò mai abbastanza, non riusciva proprio a memorizzarlo perciò ogni volta che s'incontravano tirava fuori tutto lo zoo. dopo lupetto, orsetto e compagnia cantante per fortuna optarono in favore di un nome più convenzionale.
alla stessa nonna è legato un ricordo dell'infanzia: andavo, e vado tuttora, pazzo per il risotto. lei cucinava molto bene e ogni volta divoravo tutto quello che preparava. una sera, vai a sapere perchè, rimanemmo a casa da soli e chiesi il risotto, che però in famiglia chiamavamo riso con la colla. non mi avevano mai detto che il vero nome fosse un altro così la povera nonna, senza capire, mise su un riso in bianco normale.
grande fu il mio disappunto e lei poverina ci rimase male e tentò in tutti i modi di rimediare, continuando a non intendere la mia richiesta. aggiungeva mestolate di acqua di cottura e ne venne fuori qualcosa di atroce, poi la mattina seguente mia madre risolse l'equivoco.
sapevatelo.

lunedì 10 dicembre 2012

pensierino del giorno-10/12/2012

quando sarò imperatore del mondo sarà mia premura ringraziare tutte le persone che mi hanno ceduto i loro dispositivi elettronici affinchè io potessi scrivere le solite quattro cagate quotidiane.
cellulari, computer, tablet, di tutto e di più.
posizioni estreme, case altrui, automobili, penso di aver collezionato più posti fantasiosi per il pensierino che per il sesso.
son davvero arrivato al livello tragico nel quale è il mio sesso quotidiano? sono ninfomane di pensierini?
almeno si apprezzi il tentativo di periodicitá!

domenica 9 dicembre 2012

pensierino del giorno-09/12/2012

tempo fa avevo raccontato di quando, verso i diciotto anni, scoprii il significato di ennesimo. sapevo già usarlo nel giusto contesto, tuttavia mi sfuggiva l'etimologia.
ebbene, all'alba dei ventitreerotti anni posso annunciare con orgoglio la mia nuova riflessione sul cesso.
w.c. in inglese sta per water closet, cioè scrigno d'acqua, cofanetto per meglio dire, termine che si usa anche in italiano, o almeno l'ho sempre sentito dire da mio padre quando con passo svelto e deciso e giornale sotto il braccio si avviava a dar fuoco alla santabarbara.
la singolarità sta nel fatto che pronunciamo water all'italiana, pur sapendo benissimo come si dovrebbe pronunciare e il suo reale significato, ossia acqua.
ho realizzato stamattina che water cesso e water acqua sono la stessa parola.
mi sento come newton quando gli è caduta la mela in testa.

sabato 8 dicembre 2012

pensierino del giorno-08/12/2012

la gente va in giro per il mondo a cercare luoghi sensazionali o semisconosciuti. nel mio piccolo tuttavia posso affermare che nulla sia equiparabile al tramonto sulle mura di avignone.

venerdì 7 dicembre 2012

pensierino del giorno-07/12/2012

quel.
quattro lettere usate molto spesso nella nostra lingua, però hanno ricevuto un'investitura diversa, superiore.
non è un aggettivo/pronome dimostrativo qualsiasi, è la prima parola dei promessi sposi.
quel ramo del lago di como che volge a mezzogiorno.
anni fa a passaparola fecero proprio questa domanda, lettera q, la prima parola dei promessi sposi. ero bambino e mi sembrava assurda come richiesta, invece il concorrente, che avrà avuto sui trenta-quarant'anni ci pensò un istante e poi sicuro disse quel.
come se fosse normale, come se gli avessero chiesto la tabellina del nove.
temo che la mia generazione non riuscirebbe a dare una risposta altrettanto certa, rapida e corretta.
il sistema scolastico di un paese passa anche per il rispetto di certi baluardi, capisaldi che nessuno si dovrebbe mai sognare di mettere in discussione. è così che si formano i patrimoni culturali, i retaggi, le tradizioni, in poche parole un popolo. sempre manzoni, riferendosi all'italia, diceva che doveva essere una d'arme, di lingua, d'altare, di memorie, di sangue e di cor.

giovedì 6 dicembre 2012

pensierino del giorno-06/12/2012

camminiamo con le mani in tasca. a livello di linguaggio del corpo dovrebbe significare qualcosa che ignoro riconducibile allo stare chiusi in se stessi o comunque da quelle parti, da un punto di vista molto più pragmatico quando abbiamo freddo cerchiamo di chiuderci a riccio per quanto possibile, infatti incassiamo il collo tra le spalle e curviamo la schiena.
quindi si pone il problema: perchè d'estate giriamo con le mani in tasca? è caldo, non ce ne sarebbe bisogno.
la verità è che non sappiamo dove metterle, forse è sintomo di insicurezza, o forse a noi maschi in fin dei conti piace solleticare con la punta delle dita il sotto-palla.
quest'ultima spiegazione mi pare la più plausibile.

mercoledì 5 dicembre 2012

pensierino del giorno-05/12/2012

ho un problema.
questa frase di apertura è un ghiotto assist per chiunque, sarebbe fin troppo facile rispondere "solo uno?" et similia.
tuttavia questo discorso è molto serio e concerne le date.
ritengo di possedere una discreta memoria per le ricorrenze, che siano storiche o semplici compleanni, però vado in tilt quando si tratta di aggiornare l'orologio interiore all'anno nuovo.
esempio banale: nessuno si è accorto che ho datato il pensierino di qualche giorno fa primo dicembre duemilaundici (fastidiosi tutti questi numeri per iscritto neh?).
arrivati quasi al termine del duemiladodici posso affermare con buona sicurezza di non averlo mai recepito fino in fondo. ogni volta che devo mettere la data rischio sempre di scrivere duemilaundici. sarà ancora peggio col duemilatredici.
come mai ciò?
abissi imperscrutabili della psiche umana.
p.s.: pensavo che ne sarebbe venuto fuori un post simpatico, brillante e scorrevole, invece senza manco rileggerlo già so che fa cacare. complimerda a chi l'ha scritto, vai a lavorare.

martedì 4 dicembre 2012

pensierino del giorno-04/12/2012

già che sei in piedi.
espressione meravigliosa che denota l'italico ingegno al servizio dell'ozio. silenzioso come un felino, l'homo scazzato si rilassa sulla propria sedia, divano, poltrona, facendo appello a tutta la sua forza per non cedere al bisogno di un oggetto in quel momento fuori dalla portata delle proprie mani. scruta la savana alla ricerca dell'ignara preda, un soggetto debole che sarà sfruttato senza pietà alcuna.
improvvisamente, eccolo! si è alzato assecondando una sua necessità - quale errore! - e il felino è lesto ad approfittarne: "già che sei in piedi, non è che..."

lunedì 3 dicembre 2012

pensierino del giorno-03/12/2012

a trieste, in un bar, potreste assistere alla seguente conversazione.
-volessi un caffè.-
-volentieri.-
con la quale l'avventore domanda un caffè e il cameriere gli risponde che non è possibile.

domenica 2 dicembre 2012

pensierino del giorno-02/12/2012

non ho tempo non esiste.
disponiamo di giornate di ventiquattro ore e sono parecchie.
spesso mi sono lamentato della mancanza di tempo, auspicando l'introduzione delle trenta ore quotidiane, ma questo capita quando non si riesce a fare tutto quello che si vuole a causa dell'eccessiva mole di impegni.
è solo un problema di priorità: nel momento in cui decidiamo che non c'è il tempo per fare qualcosa significa che quel tempo lì lo stiamo dedicando a qualcos'altro, quindi in linea teorica esserci c'è, solo che noi lo sfruttiamo in maniera diversa.
aggiungo che non c'è nulla di male a dare la precedenza ad alcune attività rispetto ad altre, dobbiamo solo essere consapevoli che è frutto di una nostra libera scelta.