giovedì 27 dicembre 2012

pensierino del giorno-27/12/2012


-        -  Non partire. A mamma. Non partire a mamma.-
-        -  Minchia mamma che pressa sei. Ho le valigie fatte, ti sembra logico che rinunci all’ultimo? -
-        -  Perché?-
-       -  Mi annoio a sentire la mia voce mentre lo racconto per l’ennesima volta-
-       -   E io voglio sentirlo per l’ennesima volta. E non sbuffare-
-        -  Sono stufo di questo paese di gente codarda, ignorante senza alcun desiderio di cultura, che si interessa a qualcosa solo se sono affaracci altrui, possibilmente pettegolezzi, incapace di guardare oltre il proprio naso, basta, via, via, lontano da qui. Ma non ti sembra di rivivere ogni giorno scene già vissute migliaia di volte?-
-        - Quindi la tua soluzione è scappare? È così che affronti i problemi? Vai dove non ti possano raggiungere? Ho fatto un bel lavoro come madre, non c’è che dire.-
-       -  Lo sai perfettamente da quanto tutto questo mi stia stretto. Non c’è lavoro, non ci sono opportunità, al massimo un posto da raccomandato in comune, è per questo che avete speso tanto nella mia istruzione? Affinchè marcissi in un qualche ufficio da sei metri quadrati sommerso di scartoffie e ripetere le stesse meccaniche azioni all’infinito, anzi no fino a quel meraviglioso traguardo chiamato pensione, il nirvana di ogni abitante del paese.-
-        - Lasci la tua ragazza dopo tre anni che state insieme per un capriccio, una crisi post-adolescenziale?-
-        - Cristo santo mamma le ho offerto di partire con me, vuol stare qua beh CAZZI SUOI leggi bene il labiale CAZZI SUOI io qua non mi farò venire la muffa.-
-        - Ci sono i tuoi amici di una vita. La tua intera vita.-
-        - Si fottano pure loro. Son contenti di questo? Bene, non vedo allora come possiamo essere amici. Saluti e baci.-
-        - Aspetterai che uno tra tuo padre e me ti chiami per comunicare con voce triste e grave la morte dell’altro e di quanto avrebbe voluto come ultima cosa vederti un’ultima volta, abbracciarti, dirti quanto tu sia stato tutta la nostra vita? Aspetterai questa telefonata e magari risponderai pure seccato perché chissà da quale occupazione fondamentale per le sorti dell’umanità ti starà distraendo. Non prenderti manco il disturbo di venire al funerale, sia mai che il mondo collassi per questo tuo impedimento.-
-        - Non ce l’ho con voi, ma siete come tutti loro. Nulla vi trattiene dal raggiungermi, altrimenti aspetterò quella telefonata.-

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