giovedì 31 gennaio 2013

pensierino del giorno-31/01/2013

siccome sono in vena di amarcord, ecco che sento il bisogno di tirar fuori uno dei grandi soprusi subiti durante l'infanzia e non solo, precisamente per tutta la durata delle scuole dell'obbligo, praticamente fino alla maggiore età. gli effetti devastanti sulla mia psiche sono sotto gli occhi di tutti.
ordunque, il sistema scolastico italiano o perlomeno quello col quale ebbi a che fare piazzò per elementari, medie e liceo la turca al posto del più pratico gabinetto. le ragioni immagino siano di presunta igiene, fatto sta che avevo imparato a trattenere la cacca fino alle cinque del pomeriggio circa, ora nella quale giungevo felice e sudaticcio a casa e potevo finalmente dare sfogo alla turbolenza che si agitava nelle mie viscere.
farla a scuola significava dover affrontare una vera e propria emergenza che richiedeva una perizia da artigiano e uno sforzo micidiale per un tenero frugoletto.
la situazione non mutò col passare degli anni, anzi peggiorò perchè come chi si ricorda chi ha fatto il liceo con me i nostri bagni erano privi di carta igienica, ragion per la quale le alternative erano portarsela da casa o resistere attraverso tecniche zen per evitare le famose mutande a carta geografica.
ebbene sì, non ho avuto un'infanzia facile nè tantomeno felice.
stenti e privazioni hanno costellato il percorso che quotidianamente dovevo compiere da quando uscivo di casa a quando potevo finalmente evacuare.

mercoledì 30 gennaio 2013

pensierino del giorno-30/01/2013

da qualche giorno racconto a chiunque incontri il seguente aneddoto, lo metto qua cosicchè ognuno possa preventivamente dirmi di conoscerlo già.
nel periodo del liceale ero uno studente mediocre, svogliato oltrechè scemo. almeno se avessi mostrato un briciolo di cura e interesse per le varie materie avrei fatto la figura di quello che poverino non c'arriva però s'impegna tanto e allora premiamo la determinazione, invece manco quello, asino e menefreghista, il connubio preferito di ogni professore.
eccellevo nelle materie scientifiche, dove collezionavo più tre da solo che tutta la classe nelle versioni di greco. una volta in un compito di biologia mi resi conto dopo pochi secondi che il mio destino era segnato e il votaccio stava girando sopra la mia testa come un avvoltoio in attesa che i predatori lasciassero la carcassa alla sua crudeltà. non potendo per ovvi motivi buttarla sul fascino, decisi di ricorrere allo strumento di persuasione più in voga presso il nostro paese: in calce alla pagina del compito, rigorosamente vergine di sudicio e peccaminoso inchiostro, vergai un "pagherò" che non suscitò l'effetto desiderato, visto che con un'alzata d'ingegno di notevole livello decisi anche di non mettere il nome, come se non si potesse mai capire l'autore.
alla riconsegna dei compiti ce n'era dunque uno anonimo con una promessa di corruzione.
inspiegabilmente la prof non la prese bene.

martedì 29 gennaio 2013

pensierino del giorno-29/01/2013

non c'è molta differenza tra un pianista e chi scrive.
da ogni tasto del pianoforte esce una nota, così come ogni tasto della tastiera dà la medesima lettera per l'eternità.
eppure grande è la gioia quando d'improvviso viene un'idea, una folgorazione, chissà forse proprio la celebre e tanto attesa ispirazione e si mettono in sequenza in modo che creino qualcosa che, attraverso l'orecchio o l'occhio, soddisfi il nostro animo.

lunedì 28 gennaio 2013

pensierino del giorno-28/01/2013

l'unica espressione della gioia è il silenzio, per questo viene più facile esprimere stati d'animo cupi, tormentati, brutti pensieri: attraverso le parole canalizziamo il nero che ci stringe il petto e cerchiamo di vederlo più lucidamente mentre la felicità è più difficile da spiegare agli altri perchè quando apriamo la bocca per parlare non esce alcun suono dato che il cervello è occupato a elaborare qualcosa di troppo bello per poter essere spiegato.
e vorrei andare avanti, ma siccome sono felice come potrei fare?

domenica 27 gennaio 2013

pensierino del giorno-27/01/2013

è un giorno apparentemente inutile. lo si potrebbe rendere meno inutile stilando una lista delle cose imparate negli ultimi tempi.
- fare la lavatrice: ancora qualche problema sulle dosi dell'ammorbidente, però ci possiamo quasi ritenere autosufficienti
- utilizzare i fiammiferi: praticamente un mangiafuoco, all'alba dei trentotto anni padroneggio lo strumento con una manualità invidiabile e mi lancio addirittura in pirotecnici virtuosismi quando si tratta di lanciarlo nella spazzatura
- gestire in maniera proficua il proprio tempo: solo passi indietro
- cucinare: aggiunti diversi piatti all'arsenale, tra cui alcuni gustosi e succulenti. resta una lieve difficoltà nel moderare le dosi, ma finchè nulla avanza va benissimo così
- cucire: questa era chiaramente una boutade. che poi, cosa vuol dire boutade? per assonanza direi na buttanata quindi una puttanata e allora cosa ci costa chiamarla col suo nome? parliamo una lingua meravigliosa, piena di parole e sfumature soprattutto nel suo lato più popolano e triviale, è insensato andare a pescare vocaboli da paesi stranieri dove nel codice penale rientra già sciocchino. what the fuck!
- fare il letto: l'antonio cassano della situazione. genio e sregolatezza, un talento immenso al servizio di una testa zingara e ribelle. quando succede che si attivi il connubio corpo-mente scaturiscono magie, colpi di tacco, rabone, tunnel, ma poi la maggior parte delle volte proprio non si scende in campo
- rendere meno inutile una giornata apparentemente inutile stilando una lista delle cose imparate negli ultimi tempi: non migliora il tasso di utilità, lo so fare ma è perfettamente inutile.

sabato 26 gennaio 2013

pensierino del giorno-26/01/2012

esiste un punto di non ritorno nel diventare barboni? cioè quand'è che la gente preferisce la strada alla società? un trauma, un tracollo emotivo/finanziario, ma quand'è precisamente che si smette di cercare lavoro e si diventa senzatetto? e soprattutto, come?

pensierino del giorno-25/01/2013:

ricetta per come superare l'alcool che al mattino ancora pulsa nelle tempie: svegliarsi di buon umore, scoprire che fuori è una giornata stupenda e andare a correre.
la cagata che ne viene fuori dopo è catartica, come partorire il male e poi poterlo annegare con lo sciacquone.
a questo punto si può ricominciare a vivere.

venerdì 25 gennaio 2013

pensierino del giorno-24/01/2013

è un peccato condensare quest'idea in poche righe perchè meriterebbe maggior spazio, però.
da una parte gli uomini.
dall'altra le idee.
a cosa bisogna votare la propria esistenza? il perseguimento della compagnia, quando questa va a scapito di quello in cui crediamo e magari ci porta a rinnegare ideali sbandierati con tanto orgoglio e forza in precedenza, oppure l'arroccarsi a difesa del giusto assoluto del quale siamo depositari?
qui parto da un assunto: nessuno ha ragione o torto, tutti quanti agiscono nel bene e per il bene perchè considero il loro punto di vista.
dunque, una volta appurato che in certe situazioni non è possibile raggiungere un equilibrio, è meglio fare un passo indietro sulle proprie convinzioni o preferire la coerenza interna all'approvazione altrui?

mercoledì 23 gennaio 2013

pensierino del giorno-23/01/2013

ben venga la tecnologia, ben venga il progresso.
porta con sè tutta una serie di vantaggi abbastanza intuitivi.
c'è un però.
il però è che quando si rendono obbligatori certi servizi informatici sarebbe anche il caso di progettarli semplici, lineari e facilmente comprensibili. invece no, si usano le tecnologie del secolo scorso e si rende la vita della gente un rebus.
cara vecchia carta, ci manchi.
con infinito affetto, i tuoi fans.

martedì 22 gennaio 2013

pensierino del giorno-22/01/2013

nelle famiglie può succedere che la gente, per qualche strano motivo, compia gli anni in giorni vicini.
la mia propone il trittico diciannove venti ventuno.
chiedere alla propria madre il giorno ventidue se per caso fosse il compleanno del nonno non è una delle idee migliori che abbia avuto negli ultimi tempi.

lunedì 21 gennaio 2013

pensierino del giorno-21/01/2013

l'apostrofo davanti alle parole che iniziano per h si mette perchè è muta?

pensierino del giorno-20/01/2013

a scuola insegnano a scrivere in un modo solo? parlo di come le persone impugnano la penna.
ho notato di recente che ognuno ha poi un proprio stile, chi elegante e aristocratico, ci manca solo il mignolino all'insù, chi invece sembra uscito dalle caverne e chi ancora pare proprio non aver afferrato lo scopo ultimo dell'oggetto.
osservazione fatta in questi ultimi giorni, dopo che avevo pensato per tutta la vita che, a parte qualche eccezione, scrivessimo tutti quanti in un'identica maniera.

sabato 19 gennaio 2013

pensierino del giorno-19/01/2013

illo tempore pensavo che non mi sarei mai fatto crescere la barba.
ne facevo una questione estetica: non mi piaceva nè ritenevo avessero qualcosa in più gli uomini che la portavano, anzi.
al di là della poca voglia di farsela al mattino, ho scoperto il grandissimo miglioramento che apporta nelle nostre vite e cioè il poterci giocherellare nei momenti di noia. da bambino facevo i nodi ai capelli e mia madre mi sgridava sempre, crescendo posso dire di aver quasi mantenuto l'hobby, con la sola differenza del gingillo.
ne consegue l'assoluta necessità dell'introduzione dei bigodini da barba.

pensierino del giorno-18/01/2013

era da oltre tre mesi che non si registrava un simile ritardo nella pubblicazione del pensierino.
mi vedo dunque costretto allo snocciolamento di una perla di saggezza, in modo da poter rimediare a questo inconveniente che così tanti problemi ha già creato sui mercati asiatici, in particolare il nikkei di tokyo e la borsa di singapore.
una casa pulita è segno di una vita sprecata.
ma si potrebbe perfino sostenere il contrario.

venerdì 18 gennaio 2013

pensierino del giorno-17/01/2013

i morti andrebbero lasciati riposare.
il loro ricordo viene forzato dalle visite al cimitero, ma non è quello il momento nel quale riusciamo a sentirli vicini, quella è appunto una forzatura.
come tutte le cose, devon venire naturali. quello che spontaneamente facciamo, pensiamo, ricordiamo, dà la misura di quanto ci teniamo.

giovedì 17 gennaio 2013

pensierino del giorno-16/01/2013

dovrebbero introdurre come materia obbligatoria a scuola un'ora di felicità a settimana.
fate il cazzo che volete, purchè lo facciate con gioia.

martedì 15 gennaio 2013

pensierino del giorno-15/01/2013

dopo aver visto lo spezzone caricato sul tubo dell'intervista fatta dalla ilariona nazionale a uno dei candidati premier, non ho potuto fare a meno di cercare su gughel il suo indirizzo di posta elettronica o quanto meno una fan page per chiederle di sposarmi.
ricordiamo, en passant, che lei è quella che si fece portare a parigi da alessandro moggi per poi non dargliela.
una donna tutta d'un pezzo, come non ne fanno più.
ebbene, cosa non ti vado a scoprire? che non solo è attualmente impegnata in una relazione stabile, ma ha pure un figlio! vatti a fidare della gente! pensavo stesse aspettando la mia laurea, che io terminassi gli studi per metter su casa insieme e invece non aveva tempo da perdere, l'infame.
ci son rimasto male.
la ferita è profonda, ci vorrà molto perchè si rimargini.
però ho un cuore grande e da queste mie pagine ti lancio un appello, ilaria: sono pronto a perdonarti, ma dovrai esser te a fare il primo passo.

lunedì 14 gennaio 2013

pensierino del giorno-14/01/2013

certe volte l'ingegno umano stupisce perfino se stesso.
la nostra civiltà si regge sul continuo progresso, sul perpetuo migliorare delle condizioni di vita, che portano con sè come inevitabile conseguenza l'aspettativa media di vita.
viviamo sempre meglio, ma non ci possiamo mai accontentare. ecco perchè viene stimolata la ricerca attraverso la concessione dei brevetti e del diritto esclusivo all'uso di un'invenzione.
allora signore e signori, sono qui per annunciarvi una trovata in grado di rivoluzionare tutto quello che fino a oggi chiamavamo realtà.
pensate voi a una sgradevole sensazione, che nel pensier rinova la paura, qualcosa che evitiamo finchè possiamo, pur dovendo soccombere con grande dolore alla fine.
d'ora in avanti, mai più tavolette gelate del cesso. se la casa è fredda, pazienza, uno si copre.
ma non è tollerabile che un uomo di razza bianca caucasica sia costretto a ghiacciarsi le chiappe quando il dovere lo chiama! lo scaldotto da cesso, che prende la forma dell'asse, è destinato a fare di noi persone felici.

domenica 13 gennaio 2013

pensierino del giorno-13/01/2013

durante una terribile battaglia i compagni di perseo si accorsero di non vederlo più e quando la lotta finì si riunirono per fare la conta: mancava proprio lui, così fu deciso che un volontario sarebbe andato a cercarlo nel campo nemico, immaginando che fosse stato fatto prigioniero.
avrebbe dovuto attraversare il campo di battaglia, dove giacevano i cadaveri dei caduti. non era impensabile che lui giacesse lì, un corpo come tanti restituito alla terra.
col volto pieno di fango il prescelto iniziò a strisciare in silenzio, quando udì in lontananza un uomo gemere. si avvicinò al lamento, che si faceva sempre più forte; per quanto non potesse averne la certezza, gli sembrava proprio il compagno disperso. dopo aver strisciato ancora per alcuni metri tentò di scoprire se i suoi sospetti fossero fondati, così sibilò: "sei perseo?"
"trentaseo"

sabato 12 gennaio 2013

pensierino del giorno-12/01/2013

il servizio militare obbligatorio, la cosiddetta leva, non esiste in italia da parecchi anni ormai. ero bambino quando uscì la legge che avrebbe esentato i nati dall'ottantasei in poi dal passare un anno sotto le armi.
mi pare fosse dall'ottantasei, magari mi sbaglio di un paio di anni.
all'epoca ci furono, se ben ricordo, due correnti di pensiero al riguardo. nessuna delle due bocciava il provvedimento, una anzi era quella favorevole sostenendo che non aveva più alcun senso e che doveva trattarsi di una libera scelta; altri sostenevano che generazioni intere erano sopravvissute e tutto sommato non ne avevano ricevuto danni irreversibili.
fuori dal coro chi invece era a favore di un'educazione militare per impartire un po' di sana disciplina a questi figli di papà viziati ecc.
la verità vera è che lo stato c'ha risparmiato un sacco di soldi, dato che comunque i militari di leva ricevevano uno stipendio.
dopo parecchi anni e pur appartenendo alla schiera dei contrari a una eventuale re-introduzione dell'obbligo, debbo ammettere che l'esperienza mi tenta. non nel senso che farei armi e bagagli per arruolarmi, però sono affascinato dalla possibilità di imparare a fare qualcosa concretamente, per non parlare del guadagno. l'anno perso è relativo: di sicuro non sarà questo ritardo a sballare tutti i propri piani sul futuro, ammesso e non concesso che uno ne abbia, in più va visto come investito.
o è meglio andare a giocare a paintball quando si è assaliti dal desiderio di emozioni forti?

venerdì 11 gennaio 2013

pensierino del giorno-11/01/2013

pur non sapendo niente perchè impossibilitati a informarsi a dovere, quanto è fastidiosa quella sensazione di sapere già tutto senza bisogno che nessuno ce lo racconti, di tenere in mano il cucchiaino pronti a gustare un brodino riscaldato per l'ennesima volta dal gusto così familiare e ogni volta inspiegabilmente disgustoso per quanto il cuoco provi con ogni artifizio di spezie a renderlo commestibile.
si finisce sempre col mal di pancia sul gabinetto.

giovedì 10 gennaio 2013

pensierino del giorno-10/01/2013

esistesse il trentuno febbraio, anche quest'anno avremmo avuto un giorno palindromo e invece no.
in questo momento è la cosa più intelligente che mi viene da dire, per quanto fosse in incubazione da tempo visto che ogni volta che scrivo la data mi metto a calcolare quale sarebbe il giorno giusto e ogni volta casco dalle nuvole scoprendo che salterà fino a chissà quando!
ci rimango proprio male.
ci son rimasto benissimo quando ero convinto di aver dimenticato le chiavi di casa a mille e ottocento km di distanza e invece no!, tanto era stata la mia previdenza che le avevo lasciate già nella valigia, consapevole del fatto che sarebbe successo.
spettacolare.

mercoledì 9 gennaio 2013

pensierino del giorno-09/01/2013

vedendo l'ultimo film di robert redford ho avuto un'illuminazione.
tante volte mi sono lamentato del fatto che non si insegni la storia successiva alla seconda guerra mondiale, o comunque che non la si affronti con la dovuta attenzione. ebbene, è come se avessi trovato la tesserina mancante di un puzzle da dietrologia pura: stanno crescendo la nostra generazione senza raccontarci niente delle lotte studentesche.
non stiamo parlando di quattro piciu bensì di milioni di persone e neppure di un episodio isolato come gli indignados a roma (sei anni per una camionetta? se ammazzi tua moglie ma dimostri che nell'ultimo mese non te l'aveva ancora smollata sicuro prendi di meno) bensì di anni di lotte violente e rivendicazioni.
sono morte delle persone per provare a cambiare il mondo in un senso che in tanti definiscono utopistico, ma pochi sbagliato.
la loro protesta è fallita, affogata nel sangue e nella paura dei benpensanti, concetti che i musici e uno in particolare hanno già espresso meglio e prima, per cui non mi dilungherò. ci hanno lasciato in eredità un pianeta con più problemi di prima e noi facciamo meno di loro, abbandonandolo al suo destino, traghettato verso un'amara fine da caronti dei quali neppure conosciamo l'identità.
non bastano i messaggi imbonitrici delle televisioni, cancellano pure l'esempio che la storia potrebbe trasmetterci.
sssh, buoni, non è mai successo niente, ora andate a dormire.
spegnete la luce, su.

martedì 8 gennaio 2013

pensierino del giorno-08/01/2013

la dannazione del tenere un blog è che, bene o male, ci si pensa spesso. non che ci si alzi al mattino col chiodo fisso, però nel corso della giornata capita che il pensiero si posi sopra, cercando di inventare qualcosa con cui riempire le righe.
quando la fortuna è alleata di chi scrive c'è un pc a portata di mano nel momento in cui viene il guizzo vincente.
la sfortuna si accanisce quando invece si è letteralmente travolti da una folgorazione, disarcionati come san paolo sulla via di damasco (non era ancora san paolo avreste dovuto farmi notare, bensì solo paolo di tarso ma visto che è stato santo solo dopo la morte allora non lo si potrebbe mai chiamare santo quindi lettere di paolo e non di san paolo invece alla fine si dice san paolo come se fosse la banca quindi stigatti bravo chi ha tirato fuori questa puntualizzazione inutile, tiè), dicevo quando vediamo chiaramente cosa vogliamo scrivere e già possiamo assaporarne i passaggi salienti, proprio in quel momento ci rendiamo conto che mancano strumenti indispensabili, come supporti di scrittura o banalmente il tempo a disposizione.
che nervoso quando nel cinema, correndo, giocando a calcio, sull'autobus, in aula studio o per chi lo fa durante un amplesso, si accende la lampadina senza possibilità di tramutarla in parola.
proprio come si scordano i sogni appena svegliati, ecco che come si varca la soglia di casa, puff! cos'è che già che volevo scrivere?

lunedì 7 gennaio 2013

pensierino del giorno-07/01/2013

la vita è questione di tempismo, molte volte involontario e del tutto casuale.
fare domanda per un lavoro proprio il giorno dopo che qualcuno ha dato le dimissioni, decidere di fare un acquisto importante il giorno di un imprevisto e clamoroso sconto, conoscere una ragazza quando non ha troppi grilli per la testa, andare in agenzia venti minuti dopo che qualcuno ha messo in vendita la casa che si cercava da una vita, investire in titoli di stato, insomma fare un gesto nell'attimo giusto. giusto significa che, agendo in quell'istante, ci sono le condizioni affinchè tutto vada per il meglio.
contratto a tempo indeterminato, risparmio considerevole, storia d'amore, casa dei propri sogni, guadagni.
visto dall'altro lato disoccupazione, spesa notevole, due di picche, senzatetto, soldi sprecati.

pensierino del giorno-06/01/2013

avrei un sacco di cose da scrivere, però è anche vero che siamo di fronte alle cinquecento presenze su blogspot, un traguardo che va festeggiato degnamente.
il degnamente è un concetto relativo, già solo il fatto che uno si riduca agli ultimi minuti del giorno significa che non ha la più pallida idea di che pesci pigliare. e invece no.
ho avuto un'intuizione, si tratta ovviamente di un'iniziativa auto-referenziale, ed è strutturata così: darò io per una volta non i voti, ma dei giudizi sui miei pensierini.
farò una classifica con categorie e premi, come se fossimo ai telegatti o alla premiazione degli oscar.
sarà anche l'occasione per infrangere un tabù finora vergine come rosy bindi (non credo che qualcuno ne possa dubitare), cioè nominerò anche in maniera non del tutto diretta delle persone che vanno per forza ringraziate in quanto fonte d'ispirazione.
tenetevi forte, inserirò dei link! qua ci lanciamo proprio sul tennologico.
ebbene rullino i tamburi, squillino le trombe, si rollino le canne.
categoria IL PRIMO (a questo piaceva vincere facile - ponziponzipoppoppò)
categoria IL PEGGIORE: avete l'imbarazzo della scelta, fatela voi. certe volte mi sarei tagliato le mani.
categoria IL PIU' POETICO (ci sta alla grande)
categoria IL PIU' SENTITO (quello dentro il quale ho messo tutto me stesso)
categoria CHE SIMPATICO UMORISTA (avercene)
categoria BASTAVA LA META' (special thanks a chi ha avuto la forza di arrivare fino in fondo e di farmi capire quanto facesse cacare)
categoria IO NEL FUTURO (special thanks a chiunque, nel ruolo della donna, mi colpirà con un mestolo di ferro)
categoria MOCCIA: vedi cat. BASTAVA LA META'
categoria IL PIU' DIVERTENTE (special thanks a chi ha fatto sì che questa storia diventasse leggenda - l'immortalità è a un passo)
categoria BUONA L'IDEA (special thanks al mio commercialista, noto evasore fiscale. lo saluto calorosamente)
categoria IL MIGLIORE OF ALL TIMES MINKIA TROPPO DA BEST (special thanks a chi mi ha costretto a spremere le meningi e a chi ha dato spunto a questa creazione perchè era l'oggetto del regalo,  o meglio era un bigliettino che accompagnava un regalo e potete immaginare la qualità del presente)
in generale questo pseudo-blog non esisterebbe se non sapessi che posso contare quotidianamente su un gruppo di aficionados che non mollano e continuano imperterriti a sorbirsi le mie porcherie. siete più di quanti possiate pensare, miei cari aficionados, o almeno lo siete a parole ma a me tanto basta.
questo ricordo non vi consoli, quando si muore si muore soli
già, ma è bello aver vissuto in mezzo alla gente e averla fatta sorridere.

p.s.: vi siete resi conto che questa suddivisione in categorie non ha alcun senso?

sabato 5 gennaio 2013

pensierino del giorno-05/01/2013

ridendo e sterminando domani sarà il numero cinquecento.
sicuramente sommando quelli che erano sul vecchio blog di msn avrei superato facilmente quota mille.
la cosa positiva è che per quattrocentonovantanove volte mi sono sforzato di esprimere qualcosa e di essere in qualche modo piacevole per chi legge, fosse anche tutto condensato in una riga.
la cosa negativa è che non penso di esserci riuscito granchè. un consiglio: non andate mai a rileggervi qualcosa che avevate scritto tempo addietro e chi vi aveva lasciato un buon ricordo, tenetevi stretto quello e non permettete alla realtà di portarselo via.

venerdì 4 gennaio 2013

pensierino del giorno-4/01/2013

essere politicamente scorretto comporta dei rischi: primo su tutti quello di non distinguere più lo scherzo dalla realtà, prender tutto con una risata e non avere più la capacità di indignarsi o proprio arrabbiarsi.
tralascio il problema di attirarsi le antipatie altrui, è il minore dei mali.
piuttosto mi interessa capire quanto ci caliamo nella parte e non riusciamo più a uscirne. non esiste un confine netto perchè è tutto rimesso alla sensibilità personale; anzi l'unico confine se vogliamo è la posizione più rigida, quella del bacchettone che non accetta in alcun modo che si ironizzi su alcuni argomenti. però che palle.

giovedì 3 gennaio 2013

pensierino del giorno-03/01/2013

quando sento parlare di dismissione del patrimonio immobiliare un brivido corre lungo la schiena.
di solito si dice che una casa al massimo si compra, ma non si vende mai perchè costituisce una ricchezza che vale molto più di quanto esprime il mercato, male che vada è la migliore eredità che si possa lasciare ai propri figli.
si ricorre alla vendita quando i creditori bussano alla porta tipo assedio a paolino paperino, costretto poi a uscire con vari stratagemmi e grazie all'aiuto dei nipotini.
a differenza di paesi come l'inghilterra e la germania, l'italia ha se stessa da cui ripartire e sulla quale contare. vero è che le mancano molte altre cose, ma cosa resterà se darà via le migliori parti di sè?
l'affare alitalia ci ha insegnato che non ha senso attaccarsi ai patriottismi, tricolori et similia quando si parla di vil danaro; qui però non stiamo parlando di un'azienda, stiamo parlando di rinunciare alla propria identità, lasciando che venga gestita da terzi.

mercoledì 2 gennaio 2013

pensierino del giorno-02/01/2013

per natale ho ricevuto come regalo un libro che raccoglie molti articoli di gianni brera e ieri sera ho iniziato a leggerlo; ne sono nate riflessioni a pioggia che è necessario ordinare, onde evitare di pasticciare troppo.
punto primo: brera ipse.
gianni brera era un giornalista, appassionato di calcio, illustre letterato. morto in un tragico incidente d'auto vent'anni fa, è un personaggio che tanti della mia generazione hanno solo sentito nominare. dotato di una conoscenza della lingua fuori dal comune, scriveva di calcio come se si trattasse di un poema epico, in ogni sua produzione ho trovato almeno tre o quattro parole, espressioni, locuzioni, delle quali ignoro completamente il significato e posso solo avvicinarmici interpretandolo in funzione del contesto. una figura del genere attualmente manca in italia, manca un divulgatore di conoscenza e cultura perchè si punta a trasmettere un messaggio scarno, essenziale, comprensibile ai più, avvicinandosi agli acculturati piuttosto che avvicinando loro alla sapienza.
anzi no, a ben vedere qualcuno c'è, solo che va di moda evidenziare il suo compenso, anzichè il fatto che legga la divina commedia e la spieghi alla gente, così come fa con la costituzione. fossimo un popolo meno pecorone questi interventi avrebbero una ricaduta positiva dal valore inestimabile.
la cultura non fa mai male, il desiderio di conoscenza in senso lato è motore della vita del singolo e quindi di una società.
a volte lo stile di brera era decisamente eccessivo, alla lunga benigni non fa più tanto ridere e saviano a volte sa essere veramente palloso. però se dobbiamo decidere come spendere i soldi dei contribuenti non c'è sfida tra loro e i cicisbei di regime che, giusto per ricordarlo, son pagati con lo stesso denaro. per ogni benigni c'è un vespa, per ogni saviano un socci.

martedì 1 gennaio 2013

pensierino del giorno-01/01/2013

riprendendo quanto scritto circa un mese fa sul fatto che ancora non abbiamo metabolizzato questo decennio già trascorso, è da ormai alcuni anni che per rendermi conto degli anni che avanzano metto a confronto quello corrente col corrispettivo del secolo precedente.
cento anni fa mancava solo un anno e mezzo allo scoppio della prima guerra mondiale, allo sparo di gabilo princip all'arciduca francesco ferdinando in quel di belgrado. finiva la belle epoque, basta tregue in europa, soldati in trincea, fame, distruzione, miseria, poi la spagnola, i regimi totalitari e il resto già lo conoscete.
mi domando se i nostri antenati vivessero nella nostra identica tranquillità nello stesso periodo, se si pensasse a livello di gente comune che ormai i mezzi di risoluzione delle controversie non contemplassero più il ricorso alle armi.
ah, e poi non mi piace girare scalzo per casa. preferisco avere le ciabatte.