lunedì 22 aprile 2013

pensierino del giorno-19/04/2013

le manifestazioni studentesche arrivano sempre tra ottobre e novembre.
appena rientrati dalle vacanze estive l'inizio della scuola è abbastanza soft, se il tempo è clemente il mese di settembre permette di godersi ancora un po' di sole prima che l'autunno, soprattutto al nord, ci ricordi che sta per arrivare il grande freddo e con esso addio giornate passate sui prati. sarà per questa rabbia e per il crescente carico di lavoro che arriva dalla scuola, ecco che si manifesta contro il ministro dell'istruzione di turno, anche se va detto che effettivamente non si ricordano quasi governi che non abbiano proposto tagli all'istruzione o di prevedere finanziamenti per le scuole cosiddette paritetiche, cioè private, che a pensarci bene è un'idea brillante, prodromica a un sussidio statale per chi guadagna più di cinquantamila euro l'anno. la rabbia cresce, il senso dell'ingiustizia pesa sulle giovani schiene che vogliono vivere solo di ideali, poi man mano che si avvicinano le vacanze natalizie tutto si affievolisce.
nel nuovo anno già non c'è più traccia di cortei e slogan, ci si prepara alla fine del quadrimestre e possibilmente a una meritata settimana bianca, tanto ci sarà occasione a primavera inoltrata per riprendersi le strade col venticinque aprile e il primo maggio, prima della tanto agognata estate.
finita l'indignazione, sparita l'ira, scomparse le urla di protesta.
la verità è che il tempo ci frega tutti quanti, non bisognerebbe mai andare a dormire quando si è arrabbiati: al risveglio ci accorgiamo che la gente sta andando a lavoro, i nostri familiari stanno bene e consumano la loro colazione mentre le edicole vendono già i quotidiani, i mezzi pubblici circolano regolarmente e i nostri appuntamenti non sono stati cancellati, tutto normale, tutto come ieri, quando volevamo spaccare il mondo.

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