domenica 30 giugno 2013

pensierino del giorno-16/06/2013

non tutti conoscono la storia di pietro micca.
è l'unico eroe torinese di cui si abbia memoria. in città e dintorni tutti conoscono a grandi linee il personaggio e il gesto che l'ha reso celebre, altrove invece non si sa molto su di lui.
era la classica persona della quale la storia non avrebbe mai parlato, se non fosse che una sera, durante l'assedio di torino del 1706, si ritrovò nei cunicoli sotto la cittadella per evitare che i francesi riuscissero a sfondare. non è chiaro se la sua morte fu frutto di un errore di calcolo o se si sacrificò volontariamente, fatto sta che per far crollare la galleria fece esplodere un barilotto da venti chili di polvere da sparo senza riuscire a mettersi in salvo.
i franzosi non passarono, la città fu salva e tutti vissero felici e contenti.

pensierino del giorno-15/06/2013

tecnicamente
al suonatore di fisarmonica sotto casa
che poverino fa tanta pietà
non gli potrei tirare olio bollente
senza poi passare per stronzo?
fratello è domenica mattina
capisci che se mi svegli
vien voglia di corcarti di mazzate.

sabato 29 giugno 2013

pensierino del giorno-14/06/2013

i soldi fanno schifo.
bisognerebbe riuscire a non mischiarli mai con le amicizie, perchè in quel caso i vincoli affettivi fanno sfumare le altrimenti rigide regole o consuetudini sulla circolazione del denaro.
è il lato della personalità che non si conosce degli altri. la faccia nera della luna.
quindi si ribaltano i ruoli, il creditore si sente quasi in colpa ad andare di continuo a chiedere che il debito venga onorato, mentre dovrebbe essere l'altro a nascondere la testa sotto la sabbia dalla vergogna per approfittarsene in questo modo della gente.
il fatto è che spesso prestare soldi può apparire come un bel gesto, di amicizia. non ti preoccupare, anticipo io poi me li ridai con calma. a volte l'istinto non tradisce, nel giro di poco tutto è a posto.
in altre circostanze ci s'impantana in situazioni proprio spiacevoli.

venerdì 28 giugno 2013

pensierino del giorno-13/06/2013

il pensierino non morirà mai. il fatto che io lo metta per iscritto non significa che sia una mia prerogativa, anzi.
è insito dentro ognuno di noi, la differenza è che non tutti sono assaliti da manie di protagonismo e aprono un blog solo per riempirlo con quanto frulla loro nella testa avendo pure la pretesa che persone terze possano reputarlo vagamente interessante.
quando giriamo per strada o ciondolando in casa e ci fermiamo a riflettere su qualcosa, interagiamo con quanto ci circonda, lo smontiamo e lo riconfiguriamo a nostro piacimento, tentiamo d'indagare nella profonda essenza delle cose, degli oggetti, dei sentimenti, fino ad arrivare a campi che fanno paura come la vita e l'esistenza stessa, è lì che nasce il pensierino. è una scintilla che ci mantiene vivi e chi elabora quanto gli accade intorno porta una fiammella dentro che può vedere solo chi a sua volta la possiede. magari scatterà attrazione, magari no, però ci si riconoscerà, senza fare alcuna distinzione di sesso, età, razza, religione, quasi si avesse un distintivo sul petto.
è bello pensare che il pensierino mi sopravviverà ma non come sfogo presente sul web, bensì come modus vivendi. non è sicuramente nato con me, è un flusso nel quale mi sono inserito e dal quale mi faccio portare, sperando di non rappresentare una specie in via d'estinzione.

pensierino del giorno-12/06/2013

esiste una categoria di persone che definirei gli strampalati o gli assurdi, come preferite. si tratta di persone che quando ti raccontano la loro storia e il motivo per il quale son finiti in quel momento a parlare con te ti lasciano a bocca aperta. sostanzialmente viaggiano e conoscono persone. questo è quello che fanno, non è molto ma li riempie di gioia e si vede che son proprio presi bene quando con enfasi narrano delle precedenti esperienze.
robe tipo un francese del nord che va in autostop nel sud della spagna per assistere al matrimonio dell'amico danese con una locale. solo a ricostruire la scena viene il mal di testa e ti chiedi come diamine sia possibile tutto questo, come possa non essere uno scherzo del destino. vivono di relazioni sociali e qui ci starebbe bene il terzo grado alla nanni moretti su come sopravvivono.
la capacità di vedere sempre il lato positivo nelle persone, di porsi in maniera cordiale e accogliente mi piace e per certi versi lo ammiro, però a volte sembra che abbiano solo quella dimensione. elaboratissima, completa, eppure è come osservare un edificio di cui hanno costruito solo la facciata principale: giri intorno e non c'è niente per cui è lecito chiedersi, una volta entrato dal portone dove vado a finire?

pensierino del giorno-11/06/2013

vorrei diventare feticista dei piedi.
davvero.
perchè mi sento una persona incompleta, emarginata, tagliata fuori nel mio non considerare questo lato del corpo femminile. non è che li tenga poco in considerazione, proprio non li noto, a meno che la puella in questione non mi sbatta sotto il naso una fetta di piede lunga come il ponte sullo stretto dell'oresund e profumata come le interiora di un pesce. e comunque, anche li notassi, non saprei in base a quali canoni estetici giudicarli.
ipotizziamo per assurdo che trovi favolosi i piedini di una. poi che ci faccio? voglio dire, come ne traggo godimento? li lecco? li mordicchio? passo la lingua tra le dita in modo da accertarmi che la pulizia sia approfondita e puntigliosa?
ipotizziamo per assurdo che ne tragga godimento in qualche modo al momento sconosciuto. poi? devo sposare la tipa? boh. misteri.
aiutatemi.

giovedì 27 giugno 2013

pensierino del giorno-10/06/2013

abbiamo capito che viviamo in un mondo difficile, nel quale il modo per finanziare le proprie attività/iniziative senza dover ricorrere al cappio delle banche è quello di attirare capitali privati, sponsor, o per meglio dire pubblicità. sembra siano gli unici che pagano e soprattutto i giornali son costretti, per sopravvivere, a inserire articoli tra un annuncio e un altro. finchè si tratta di carta stampata, tanto quanto.
insopportabili però i pop-up dei siti che ultimamente riescono pure ad aggirarmi adblock e si permettono pure di partire con musichette imbarazzanti a tutto volume, rallentando il caricamento della pagina e impallando il pc senza che abbia la possibilità di togliere questo audio e di conseguenza l'imbarazzo causatomi dagli sguardi pieni d'odio delle altre persone che si trovano in biblioteca.
odio la pubblicità non perchè sia sbagliato come concetto, ma perchè è invadente e la odio ancora di più perchè purtroppo non se ne può fare a meno, non c'è modo di esistere senza. è come quando sei nelle mani di uno strozzino che al posto degli interessi ti chiede pezzettini di anima, di essenza, occupa la tua vita e cerca di penetrarne ogni aspetto.
resta meglio delle banche, ma la differenza si fa sempre più sottile.

pensierino del giorno-09/06/2013

sapete che coi pensierini sono più in ritardo degli interregionali di trenitalia o del mitico pullman sessantasei a torino, pertanto mi trovo a scrivere retrodatando notevolmente.
capita però che nel giorno nel quale effettivamente compongo questa mia opera prima cada l'anniversario del mio orale di maturità. e non un anniversario qualsiasi, bensì il quinto, cioè un lustro. siamo quasi a un ciclo di studi dopo, passato un altro piano sulla scala a chiocciola della vita e sotto di noi gli scalini che ci hanno sorretto spariscono, tipo le scale di hogwarts.
ce l'ho quasi tutto in mente, scena dopo scena. il mio arrivo con qualche minuto d'anticipo, il prof di storia e filo che mi fa salire prima del previsto in un'aula dove mi aspettavano già con le sciarpe alzate, i cappucci e le cinghie in mano tutti i membri della commissione, i tafferugli, le bombe carta i lacrimogeni le cariche di alleggerimento poi dissi loro che non avrei mai fatto nè lo sbirro nè l'insegnante e quando mi girai per uscire trovai un sacco di gente che piano piano era arrivata per assistere alla mia interrogazione e silenziosamente aveva preso posto senza che mi accorgessi di niente ma era quasi impossibile che notassi alcunchè, forse l'unica volta in vita mia nella quale son stato talmente concentrato da chiudere fuori la realtà esterna, tutto ovattato, come se fossi entrato in matrix. testimoni affidabili giurano che io abbia risposto ni a una domanda e che durante l'esposizione della tesina in realtà mai fatta iniziai a parlare talmente veloce che li stordii in meno di due minuti e mi chiesero di passare oltre.
un paio di giorni dopo ero già al mare, tornai per vedere altri orali abbronzato e rilassato.
bella storia.

pensierino del giorno-08/06/2013

ho sempre trovato geniale l'idea che hanno alcune persone secondo la quale i soldi spesi dai propri genitori non li riguardano minimamente, come se li avessero trovati per strada o raccolti dall'apposito albero.
ancora più lungimirante quando si tratta di persone economicamente dipendenti.

pensierino del giorno-07/06/2013

posto che, come è ben noto ai più, sono un verginello, vorrei rivolgere questo quesito ai porno-attori che conosco, uno più superdotato dell'altro e con capacità unica di far impazzire le donne.
il quesito vale anche per le porno-attrici, ragazze apparentemente innocue capaci di trasformarsi in un letale incrocio tra sasha grey e jenna haze (tradunt).
ordunque, la questione è: ridere a letto fa bene? durante la fase delle cosiddette coccole appare scontato, invece durante l'amplesso vero e proprio? significa imbarazzo? o che invece c'è intesa e una risata che coinvolge entrambe le parti non può che aumentare la felicità che si prova in quel momento?

pensierino del giorno-06/06/2013

ormai internet rappresenta la nostra vera interfaccia col resto del mondo.
provate a svegliarvi in un mattino qualunque, di quelli senza impegni già fissati, a non accendere il telefonino con gli occhi ancora pieni di cispe e la bocca che sa della pasta aglio olio e peperoncino della sera prima, a non accendere il computer, ma solo a sedervi al tavolo della colazione. ecco, previa sciacquata alla faccia, così non potrete dire che do consigli sciocchi o incompleti.
colazione dunque, poi una lettura del giornale o di un libro e infine? mettersi a lavorare, studiare, pulire, uscire per una passeggiata, andare a far la spesa, shopping, una mostra, un giro in moto. tutto con una strana sensazione che aleggia su di noi, quasi d'imperturbabile quiete. se questa situazione è volontaria la solitudine rimane esclusa dal novero di quanto possiamo provare, però siamo anche consapevoli della precarietà di tutto questo. basterà accendere il telefonino o il pc ed essere travolti dal fiume in piena delle comunicazioni che arrivano tutte in una volta.
l'unico modo per ritagliare dello spazio da dedicare a se stessi è staccarsi dalla rete.

pensierino del giorno-05/06/2013

son brutti pensieri, però ogni tanto vengono a galla. quando una persona muore durante la notte e non si sa con precisione l'ora del decesso, magari perchè viene proprio stimata intorno alla mezzanotte, magari perchè invece si addormenta nel sonno e ovviamente non viene disposta alcuna autopsia, esiste una sorta di presunzione legale per stabilire quale sia stato il suo ultimo giorno?
resto abbastanza convinto del fatto che i familiari preferiscano il primo dei due. un po' perchè nel giorno dopo non l'hanno visto, quindi anche se quella persona ne ha vissuto alcune ore è come se non fosse mai entrato nelle loro vite in quella giornata, un po' perchè quando si approssima la data che ricorda il tragico evento la si vuole superare il prima possibile e anche ventiquattro piccole ore in meno di attesa, con quel martellante pensiero che non dà tregua alcuna, possono rappresentare del sollievo.

mercoledì 26 giugno 2013

pensierino del giorno-04/06/2013

ci sono delle nozioni fondamentali che ci sfuggono, pensiamo siano scontate invece ci rendiamo conto che le ignoriamo completamente.
ed è qui che entra il gioco il pensierino, pronto a rifornirvi con informazioni cruciali per il prosieguo della vostra (squallida) esistenza.
manu chao è francese.
lo ascolto da quando avevo dieci anni ed ero combattuto tra italiano e spagnolo o al massimo dell'america latina.
pensate un po'.
spero di non averti colto troppo di sorpresa, in effetti son stato rude nei modi e me ne scuso.
lo dico sottovoce adesso, piano piano, a poco a poco.
preparatevi ragazzi, notizia bomba.
avete presente quello che canta clandestino?
proprio lui.
manu chao.
sapete di dov'è? forse la notizia vi lascerà di stucco eh, occhio.
non ne avete idea?
bene, ve lo dico io.
è franzoso.

martedì 25 giugno 2013

pensierino del giorno-03/06/2013

pur non conoscendo bene la procedura di una confessione nè tantomeno i relativi canoni di colpevolezza e a quali peccati vengano associati, la mia potrebbe andare più o meno così.
- desideri confessarti figliuolo?-
- altrimenti non sarei venuto in questo coso, come si chiama? confessorio? confessionale? no quello è del grande fratello.-
- non importa figliuolo, andiamo avanti, ho la sensazione che prima finiamo e meglio è. il tuo cuore è puro?-
- che ne so io? non dovrebbe dirmelo lei questo?-
- prosegui.-
- bah. comunque, mi perdoni padre perchè ho peccato.-
- di quali colpe ti sei macchiato? -
- come lei ben sa padre non è che io sia proprio un esperto conoscitore delle sacre scritture, però posso ipotizzare di...-
- grande è la misericordia del signore e le sue braccia possano cingere perfino te. io ti perdono. amen. e ora sparisci ti prego.-
- ma io...-
- sento il diavolo in te. tu sei male, esci dalla mia chiesa bastardo!-

pensierino del giorno-02/06/2013

si rende necessario integrare il dizionario della lingua italiana in modo da far fronte all'esigenza di una maggiore ricchezza di vocaboli dovuta al progresso tecnologico, sociale e allo scioglimento dei ghiacciai.
in attesa dell'approvazione ufficiale da parte dell'accademia della crusca e del miur, ecco una lista di vocaboli che dovreste iniziare a usare per riuscire a esprimere con una sola parola concetti piuttosto vasti.
sficàora: la ricerca tendente all'infinito delle chiavi di casa quando si è già in ritardo, uno streben post-moderno e incentrato su qualcosa di concreto, simbolo anche della materialità della società contemporanea.
gulcio: impatto letale del mignolo del piede contro una sedia o uno spigolo.
brissemia: invocazione celeste di tutti i santi del calendario susseguente al gulcio.
ciòrda: patina di appiccicaticcio che si crea sui pavimenti dei locali quando scarseggia la pulizia e che, per gli avventori, ha lo stesso effetto di camminare sulla colla.
fesimo: espressione che si crea sul nostro volto quando una domanda ci coglie impreparati e così palese da non poter non esser notata dall'interlocutore.
orvico: finalmente la traduzione in italiano di brunch (basta con questi maledetti termini stranieri!)
salpido: così è definito il sapore in bocca che prova, al momento del risveglio, colui che dorme tutta la notte con la cavità orale ben spalancata.
iniziate col memorizzare questi, seguiranno altri.

domenica 23 giugno 2013

pensierino del giorno-01/06/2013

si diventa adulti quando le persone sostengono che la barba ti stia meglio, tuttavia la vera maturazione avviene quando si impara a fare le parentesi graffe.
sia verso destra che verso sinistra.
fino ad allora non possiamo definirci persone complete.

martedì 18 giugno 2013

pensierino del giorno-31/05/2013

è una di quelle cose che si vivono poco, eppure trasmette un senso di quiete e pace interiore senza eguali.
il rumore del mare calmo al mattino, trasparente, quando l'ondina pigramente si alza quel tanto che basta per sciabordare molle sulla battigia e ritirarsi subito.
quando la spiaggia è vuota, il sole già sorto ma non ancora caldo, anzi c'è quasi voglia di mettersi una maglietta perchè sembra persino fresco.
intanto l'ondina continua instancabile nel suo lavoro, sottotono, quasi a non voler disturbare.
parlare vorrebbe dire rompere l'incanto.

lunedì 17 giugno 2013

pensierino del giorno-30/05/2013

l'altro giorno parlavo o meglio scrivevo di quanti mi senta inibito a discettare su quello che studio, tuttavia questa volta farò un'eccezione, perchè, vi piaccia o no, è roba importante per tutti e vi riguarda anche se siete campioni mondiali di nascondino della testa sotto la sabbia. come diceva lo slogan de l'intelligente, il reality di mai dire martedì, va in onda tutti i giorni, che lo guardiate o no.
dunque.
già sapevate che da noi non è previsto il reato di tortura, per cui di fronte a fatti sconcertanti e brutali come quelli accaduti al g8 i giudici si trovano come in quei sogni dove ci manca improvvisamente la voce e non riusciamo a gridare per avvertire le persone del pericolo imminente e la sola cosa che possiamo fare è scappare pure noi.
fin qui, niente di nuovo.
ho invece scoperto da poco che, oltre a non prevedere tutta una serie di reati a tutela del patrimonio faunistico e floristico, manca perfino quello di disastro ambientale, che in altri ordinamenti hanno invece previsto. a questo punto vien quasi voglia di aprire una centrale nucleare e non adottare le misure di sicurezza più costose, magari se riusciamo a trovarle su ebay o dai cinesi meglio.
tanto.

sabato 15 giugno 2013

pensierino del giorno-29/05/2013

quando scarseggiano le idee mi capita di scrivere su un motore di ricerca la data del pensierino e vedere se per caso c'è qualche ricorrenza che meriti di essere segnalata. spesso non è così, tuttavia si scoprono molte cose e soprattutto ci rendiamo conto di quanto smisurata sia la nostra ignoranza.
ed ecco un flash: al primo anno del triennio delle superiori, quello che al classico è chiamata la prima liceo e per tutti gli altri è invece il terzo, la prof di italiano mi sgridò severamente quando dissi che gli intellettuali del tempo di dante puntavano, aspiravano a una cultura a trecentosessanta gradi. il contenuto era corretto, la forma non le piacque affatto e, testuali parole, gelò l'intera classe affermando perentoriamente che trecentosessanta gradi lo lasciamo dire a berlusconi.
da quella volta credo che a nessuno sia mai più uscita  quell'espressione, di sicuro in aula, per quanto mi riguarda pure nella vita.
il nesso con la prima parte? l'ignoranza mi ha fatto venire in mente appunto questa concezione universale della cultura e l'impossibilità di raggiungerla, data la vastità del sapere umano. già all'epoca era impresa ardua, figurarsi ora che si sono moltiplicati i campi del sapere e comunque ho già la testa occupata dalle formazioni che ho visto avvicendarsi allo stadio negli ultimi quindici anni.
ad ogni modo, quanto è angosciante wikipedia che come prima cosa quando uno cerca una data segnala quanti giorni mancano alla fine dell'anno? un conto alla rovescia drammatico, uno stillicidio, ma vivete rilassati perbacco.
sappiate, in chiusura, che il ventinove maggio ne son successe di cose di una certa rilevanza, a partire dalla battaglia di legnano e per finire col terremoto dell'anno scorso in emilia.

giovedì 13 giugno 2013

pensierino del giorno-28/05/2013

ormai quando mi viene chiesto quale sia il mio campo di studi rispondo in maniera evasiva.
posso capire perfettamente che non suoni attraente e neppure affascinante, ma l'espressione che fa la gente quando ne pronuncio il nome mi inibisce e cambio rapidamente discorso.
capita, all'interno delle conversazioni, che la gente parli del proprio pane quotidiano, in una versione ovviamente semplificata e facilmente accessibile agli interlocutori profani. di solito si ascolta in silenzio, magari si capisce, magari no, tuttavia generalmente si presta attenzione.
ogniqualvolta si provi a parlare di qualcosa che sia anche solo lontanamente riconducibile alla legge, ecco che sui volti iniziano a comparire smorfie di insofferenza, sguardi verso il cielo nella speranza che si metta a piovere per poter cambiare discorso o che quello attuale venga bruscamente interrotto da un bombardamento atomico. che poi, manco scendessi in tecnicismi. siamo a un livello base, per il quale io ero convinto che un istituto col quale abbiamo a che fare tutti i giorni fosse regolato in una certa maniera, scopro di essermi sbagliato e lo comunico a una persona.
per fare un paragone, come se dicessi oh ma lo sapevi che la carbonara andrebbe fatta col guanciale e non con la pancetta? cose tranquille insomma.
evidentemente alle persone non piace la carbonara col guanciale.

mercoledì 12 giugno 2013

pensierino del giorno-27/05/2013

allora ricordavo bene, era proprio il ventisette maggio di due anni fa che decisi di tornare all'opera.
presi tastiera e mouse, creai questo blog che andò a rimpiazzare quello di msn, defunto e introvabile come una forcina in una discarica a cielo aperto. 
due anni non completi, a onor del vero, però questo sarà il primo che tenterò di portare a termine, trecentosessantacinque precisi precisi. 
anticipo e prevengo chi mi farà notare che dopo neanche metà stagione ho già accumulato un debito di oltre due settimane: le vostre critiche mi fanno un baffo, a costo di utilizzare tutto l'alfabeto mettendo una lettera per pensierino lo finirò.
e purtroppo per voi dovrete sorbirvelo fino a quando ci sarà ancora qualcuno che mi dirà bravo, in maniera poco eclatante, però inaspettata e con quella sincerità che scalda il cuore. 
insomma, mettetevi d'accordo e complottate per bene se desiderate farmi fuori.

pensierino del giorno-26/05/2013

la regola dei dieci secondi, per chi non la conoscesse, prevede che si possa recuperare un oggetto caduto a terra entro i primi dieci secondi dal tragico incidente e continuare a usarlo come se niente fosse. chiaramente è applicabile solo al cibo e a chi pensi che sia una puerile trovata che può far ridere solo persone di basso livello culturale replico seccamente che invece si tratta di uno dei principi fondamentali dell'universo, al pari della termodinamica e dell'entropia.
il mondo è dei lesti, bisogna esser rapidi a chinarsi e salvare il nostro prezioso nutrimento.
per gli scettici più irriducibili, aggiungo il soffio purificatore, quello ben dato, che investe in pieno la vittima e la libera da germi, batteri, microbi, polvere, perfino dai grassi in eccesso perchè è noto come sciolga le catene di trigliceridi.
non buttate via il cibo.
siate pronti a raccoglierlo.

lunedì 10 giugno 2013

pensierino del giorno-25/05/2013

addio è una parola che si pronuncia raramente. visto che si tende a essere possibilisti e forse pure lievemente venati d'ottimismo, ci viene difficile pensare che nel resto della nostra esistenza non vedremo mai più una persona, fosse anche solo per un caso, un accidente, una coincidenza che ci porta a ritrovarci a distanza di anni dall'ultima volta.
e nei posti si può sempre ritornare, per quanto siano lontani e per quanto possa essere difficile e costoso e raggiungerli. loro non si muovono, magari muteranno col passare del tempo, però ci aspetteranno fedeli come un cagnolino proprio dove li abbiamo lasciati.
per queste ragioni suona meglio arrivederci, più vicino alla verità, a quello che effettivamente pensiamo, e cioè che prima o poi, laddove lo si voglia, si farà in modo di vedersi ancora. arrivederci o una delle perifrasi che usiamo in sua vece, poco cambia.
quello a cui dobbiamo veramente dire addio è quello a cui non ci rivolgiamo mai perchè non lo percepiamo come un'entità fisica, non lo tocchiamo, non ci parla, non ci camminiamo attraverso, non si è aperto a noi accogliendoci per un determinato periodo di tempo, niente di tutto questo, eppure è stato sempre presente e anzi è stato il fattore chiave della nostra felicità: la situazione.
prendere alcune persone, collocarle in un dato luogo, conferire a loro le condizioni x. questo brodo di vite, questo frullato di esperienze, costruisce la cornice dentro alla quale dipingiamo una parte di noi. ed è proprio quella che l'indomani non ritroveremo e che sarà impossibile ricreare alla perfezione, magari imitarla, ma siamo in continuo mutamento e non è di questo mondo replicare un istante uguale al precedente, così come non esistono due fiocchi di neve uguali.
panta rei.
tutto scorre veloce, non solo l'acqua dei fiumi che leviga i sassi dei nostri attimi, anche il suolo ci sfugge da sotto i piedi e sembra scappare lontano, dopo aver lasciato la sua impronta nei nostri ricordi. bisogna scattare un'istantanea e farla bella nitida, coi colori accesi e vivaci, i contorni definiti, i dettagli bene in evidenza, in modo tale che non sfugga niente e che sia possibile rituffarcisi dentro ogni tanto, quando la si vuole riassaporare.
a questo punto il mondo si divide in due scuole di pensiero: chi ha paura del domani si preoccupa di evitare traumi e quindi si appiattisce, cerca di rendere il trapasso indolore, per poter poi dire che in fondo non è cambiato più di tanto.
gli altri invece salgono la scala di qualche altro gradino e poco importa se l'impatto col suolo sarà più doloroso, se lascerà delle cicatrici che non se ne andranno, se il tempo di guarigione sarà più lungo. un semplice sì alla domanda ne è valsa la pena giustificherà tutto.
quando scoccherà l'ora, si potranno girare i tacchi e iniziare piano piano ad allontanarsi, consapevoli di non esserci impoveriti per aver perso qualcosa, bensì arricchiti per averlo vissuto.

domenica 9 giugno 2013

pensierino del giorno-24/05/2013

sarà anche cinico come ragionamento, ma non è che si possa vivere in eterno.
dobbiamo renderci conto che prima o poi accadrà, certo finchè è possibile si cerca di rinviare, alla lunga però è una battaglia che perderemo.
per cui mi fa sempre strano quando arriva la notizia di personalità celebri, ormai parecchio in avanti con gli anni, che vengono ricoverate in ospedale, dove poi arrivano a pregare le persone. credo la sintassi di quest'utima frase sia a metà tra un tweet di bobo vieri e l'autobiografia di ibra, per cui riformulo: mi stupisce il fatto che le persone preghino per la salute di ultra novantenni, quando in primis è chiaro che la salute ormai li ha abbandonati da tempo, e in secondo luogo anche se dovessero sopravvivere a questo ricovero, cambierebbe davvero qualcosa? si tratta ormai di simulacri vuoti, simboli, idoli. fosse stato fatto un buon lavoro prima e si fosse cercato di rimpiazzarli, di trasferire il significato del quale erano espressione sulle spalle di qualcun altro, ora si pregherebbe soltanto per un trapasso rapido e indolore.

sabato 8 giugno 2013

pensierino del giorno-23/05/2013

angolo recensioni: innanzitutto trovo incredibile e sconcertante il fatto che da natale a oggi siano usciti altri due libri di montalbano, ma com'è possibile? ha forse un senso tutto ciò? la cosa mi rende sempre piuttosto felice, essendone sempre un grandissimo fan e quindi accanito lettore, tuttavia v'è anche spazio per della perplessità: non sarebbe forse meglio dosare i racconti e cercare di farne meno ma di miglior qualità?
bah.
invece, passando alle cose serie: che bella sensazione sentirsi arricchiti da un libro. forse più che arricchiti sarebbe meglio dire stupiti, esterrefatti. non che voglia mettermi qui a raccontare la trama di siddharta, mi limiterò a consigliarlo, quello che invece mi piacerebbe rendere è quello che ho provato durante le centocinquanta pagine attraverso le quali si snoda.
raramente ho trovato una tale profondità da parte nell'autore, intanto di pensiero in generale, e ancor di più di pensiero trasfuso nel personaggio, che vive un continuo mutamento descritto con una sensibilità e una capacità di astrazione stupefacenti. magari può non piacere la struttura del libro, lo si può trovare poco avvincente, per quanto in alcuni tratti scorra decisamente leggero, ma quello che è innegabile è la genialità di hesse, un filosofo prestato alla letteratura senza la pesante sovrastruttura di chi appartiene solo alla prima categoria.
una volta finito ho davvero pensato di aver letto l'opera di un artista, qualcosa in più di uno scrittore.
basti a questo proposito considerare le mutazioni alle quali va incontro siddharta, di una complessità tale che per molti richiederebbero un libro per ogni periodo.

pensierino del giorno-22/05/2013

i vampiri son creature fastidiose, rischiano di procurar.e seri grattacapi.
per sbarazzarsene esiste un metodo sicuro ed efficace: piantare un paletto di frassino nel cuore dell'indesiderato ospite. ora, voglio dire.
già mentre sei alle prese con un vampiro è difficile pensare velocemente e in maniera lucida e razionale, analizzando la situazione in maniera dettagliata e completa, in più l'unica cosa che può sconfiggerlo è un paletto di legno? manco una bella padella antiaderente, proprio un paletto. chi ce l'ha un paletto, figurarsi di frassino poi. insomma siamo irrimediabilmente esposti, il pericolo è alle porte.
non potrete più dormire sonni tranquilli e sicuri, coccolati nel calduccio del vostro lettino.
a meno che, ovviamente non abbiate un paletto di frassino nel comodino.

venerdì 7 giugno 2013

pensierino del giorno-21/05/2013

c'è bisogno di un pensierino laconico, aspro, duro, tagliente e sferzante.
profonda invidia verso chi quando starnutisce non fa deragliare le metropolitane dal rumore e non s'insozza mani, maniche e quant'altro col moccio.
augh.

pensierino del giorno-20/05/2013

regalo un momento di grande ilarità durante questo studioso e insolitamente freddo periodo.
la maestra assegna un titolo bislacco al tema in classe: passa il treno.
pierino ci pensa un attimo, poi prende il foglio e scrive: e io mi scanso.
lo riporta alla maestra la quale aggiunge sotto: e io ti boccio.
pierino si prende l'ultima parola: beh, meglio bocciato che sotto il treno.

pensierino del giorno-19/05/2013

elogio della lentezza.
ogni mattina, in africa, un leone si sveglia. e come prima cosa non si mette forsennatamente alla caccia di una gazzella, anzi si stiracchia, con la dovuta calma, poi ancora in pigiama si reca al fiume dove si sciacqua la faccia per togliere finalmente le caccole dagli occhi e soffiarsi il naso magari intasato dall'allergia. si sciacqua la bocca per togliersi il saporaccio della notte e visto che nei paraggi non si vede nessuno (la savana, si sa, non balza agli onori delle cronache per la sua sovrappopolazione) fa pure una bella cacata mattutina.
ricordiamo a tal proposito che la saggezza popolare c'insegna due cose: la prima riguarda il quantum, cagare come un leone, la seconda invece ha un carattere squisitamente etico e recita defecatio matutina tam quam valet medicina.
ora che ha un aspetto presentabile inizia a guardarsi intorno cercando, fiutando la preda.
la giornata inizia e inizia bene quando lo si fa con calma.

giovedì 6 giugno 2013

pensierino del giorno-18/05/2013

esiste, non so quanto celatamente, una forma di allergia al dissenso. chi protesta ha torto a prescindere e deve scontare una serie di pregiudizi sul suo conto, possibilmente infondati. questo deriva da un qualcosa cui ancora non ho trovato un nome, ma ci penso mentre scrivo, e che quindi provo a descrivere con perifrasi perchè vorrei evitare la parola appecorinamento, potremmo tentare con l'infallibilità governativa ma anche qui non mi soddisfa a pieno. ad ogni modo, succede che quando qualcosa viene deciso dall'alto è così, punto e basta e non importa quanto possa essere giusto o sbagliato, va eseguito. non è lecito protestare, levare voci contrarie, manifestare il proprio dissenso, sensibilizzare le altre persone sul tema e via discorrendo. tutto questo in nome di non si capisce bene cosa, dato che magari chi è dalla parte del rigore si trova in disaccordo con la decisione presa però ha dentro di sè questo totale rispetto per l'autorità che lo porta dalla loro stessa parte.

mercoledì 5 giugno 2013

pensierino del giorno-17/05/2013

molti sostengono che il mestiere migliore al mondo sia fare, lautamente retribuito, il guardiano di un paradiso naturale in australia. a queste persone voglio rivolgermi chiedendo loro: cosa ne pensate invece di chi massaggia le attrici, o meglio ancora fa loro da guardia del corpo salvo poi timbrarle tutte quante?
meditate gente.
persone apparentemente normali, come noi, che trasformano fantasie una volta cornice dei nostri e anche loro movimenti di mano in fatti, in vita reale. anche loro prendono parecchi quattrini, come se non bastasse la soddisfazione di poter dire agli amici "hai visto la scena di nudo della tale gnocca? mah, senza trucco perde parecchio, pensavo meglio."

martedì 4 giugno 2013

pensierino del giorno-16/05/2013

è triste pensare che la nostra generazione passerà alla storia come quella che s'indignava su internet guardando le manifestazioni di sostegno al più grande nemico della repubblica salvo poi pronarsi e accettare qualunque sopruso, mentre altrove ci si faceva ammazzare per quattro alberi e per quello che rappresentavano.
notare, non faccio il capopopolo, perchè sto rientrando a pieno titolo nella prima categoria dal momento che scrivo sopra un blog e non urlo il mio pensiero (pensierino) in mezzo a una piazza.
i nostri figli, per chi ne avrà, ci perdoneranno?

lunedì 3 giugno 2013

pensierino del giorno-15/05/2013

avrei voglia di dormire a lungo, comodamente, coccolato dal calore delle coperte, eppure è così difficile staccarsi dalla vita quando ci si rende conto che in fondo possiamo ancora scoprire canzoni, leggere articoli, buttarsi nei ricordi, mangiare un cioccolatino, sentire la notte che passeggia silenziosa e ogni tanto chiede come stai, se per caso serve qualcosa. no grazie, a posto così. certo, potrei chiedere l'amore eterno, un conto in banca con molte cifre prima della virgola, la salute per tutti i miei cari, ma stasera sento di potermi accontentare, anche se non è successo niente di eccezionale.
fossi fabio volo, direi che è bello essere al mondo.
fossi fabio volo, intorno a questa frase potrei imperniare un libro e ricavarne dei bei soldi che sicuramente aiuterebbero a soddisfare il desiderio numero due, grazie al quale il numero uno si avvicinerebbe e pure il tre, nei limiti del possibile, sarebbe più a portata di mano.
invece no, quindi mi accontento, ma magari vivo più sereno perfino di fabio volo.

domenica 2 giugno 2013

pensierino del giorno-14/05/2013

ho sempre visto il buonsenso come il vero motore di qualunque riforma e quindi, più in generale, dell'ordinamento che uno stato si può e si deve (dovrebbe) dare.
esempio: la questione del finanziamento pubblico ai partiti.
perchè esiste? perchè lo stato garantisce anche ai meno abbienti la partecipazione alla vita politica, quindi si fa tutore di questo diritto fornendo i mezzi economici per poter concorrere alla competizione elettorale anche a chi non ne ha di suoi. serve dunque a livellare la sfida e a evitare che si torni all'aristocrazia, quando chi non aveva i danè era costretto a lavorare, mentre il ceto dei possidenti, che viveva di rendita, poteva dilettarsi pensando a come sfruttarli di più.
cosa si vuol fare? eliminare questo finanziamento pubblico.
per qual motivo? perchè effettivamente ora è gestito male, i rimborsi vengono erogati abbastanza alla cazzo e non sulla base di precise note spese.
cosa comporta? il rischio del ritorno alla situazione precedente, con conseguenze ben note nel nostro paese.
cosa suggerisce nella vita il buon senso? che se qualcosa viene applicato male, non per questo dev'essere insensato. il limite di velocità per la circolazione dei veicoli nei centri urbani è di per sè uno strumento utile, se però questo limite viene fissato ai dieci chilometri orari diventa un'assurdità. la soluzione migliore non consiste nel toglierlo di mezzo, bensì nel trovare un limite più congruo che eviti il congestionamento del traffico pur salvaguardando la sicurezza dei cittadini.
come applicare il buon senso a questa situazione? rivedendo l'attuale legislazione in senso più restrittivo, imponendo ai partiti maggiore trasparenza e prevedendo che ogni voce di spesa debba essere provata, financo quelle di cancelleria.
anche perchè, una volta eliminato, in cosa ne guadagnerebbe lo stato? non si sa, visto che si parla di qualche decina di milioni di euro, che per fare un paragone incide sul bilancio dello stato come un pacchetto di cracker in una famiglia benestante.

sabato 1 giugno 2013

pensierino del giorno-13/05/2013

tornerò, eh.
solo che senza pc è abbastanza un casino, tocca fare con connessioni di emergenza.
vedo che il paese è allo sbando e le conseguenze sono ancora peggiori di quelle prospettate dai più pessimisti esperti, tuttavia tornerò.
come disse il generale mac arthur andando via dalle filippine.
oh, e lui tornò davvero.
vinse pure.