giovedì 31 ottobre 2013

pensierino del giorno-09/09/2013

feci, sed iure feci.
trattasi di un brocardo che significa: agii, però agii secondo diritto.
a me invece fa ridere come un pazzo perchè penso alla cacca.
ho fatto la cacca, ma l'ho fatta legittimamente.

pensierino del giorno-08/09/2013

ogni tanto sembra che i malcostumi italiani siano una nostra peculiarità. corruzione, malaffare, disonestà, fenomeni che si vedono solo all'interno della penisola.
non è così.
certamente esistono paesi più virtuosi, dove magari l'opinione pubblica è più severa e questi episodi sono più ristretti, però anche lì ci sono i criminali. a cosa pensate che serva il codice penale tedesco? a pareggiare i tavolini fatti male (sicuramente da artigiani italiani)? esistono truffe e omicidi pure nella perfetta crucchia, in gran bretagna uno scandalo su rimborsi spese assurdi coinvolse il governo qualche anno fa, in francia pure hanno le loro gatte da pelare. per non parlare degli stati uniti, paese che troppo spesso le fiction ci consegnano in una realtà distorta o perlomeno non completa, si pensi all'integrazione che ancora deve perfettamente compiersi in alcune aree dopo centinaia di anni di convivenza gomito a gomito, o del razzismo/xenofobia/chiamatelocomevolete serpeggiante verso gli immigrati.
tutto il mondo è paese.
probabilmente se tutto fosse il nostro sarebbe un bel casino, quindi meglio sceglierne un altro.
ma anche in quel caso, inutile attendersi la perfezione.

martedì 29 ottobre 2013

pensierino del giorno-07/09/2013

una fra le molte cose che non capisco: se ho bisogno di chiamare un ascensore, perchè mettere due tasti? a che pro? cui prodest?
è palese che lo voglio al mio piano, poniamo che sia il primo e sopra ce ne sia un altro. poco mi cambia che venga dall'alto o dal basso, lo voglio. poi eventualmente modificherò la sua direzione. invece ci sono le due frecce, una che sale e una che scende. il risultato è che, qualunque si pigi delle due, arriva l'ascensore. dopodichè lo indirizzi dove vuoi.
sono perplesso.
non sarebbe più semplice mettere un tasto solo?

venerdì 25 ottobre 2013

pensierino del giorno-06/09/2013

posto che questo aspetto è piuttosto difficile da conoscere per chi sia ancora in tenera età, almeno anagrafica, mi son concesso una riflessione sul giornalismo italiano. molto banale, come sempre, però mi chiedevo: quali sono i grandi nomi? sicuramente montanelli. presumo anche scalfari. magari qualcuno di quelli assassinati, come mauro de mauro o walter tobagi. enzo biagi, anche se non rientra fra questi ultimi.
tuttavia nessuno di loro è mai stato, per citare due diverse lingue, un maitre-à-penser o un opinion leader. chi è che ha capeggiato delle forti prese di posizione? negli stati uniti c'è stato un giornalista, walter cronkite, che è stato il primo a smuovere l'america moderata sul vietnam e a uscire allo scoperto dicendo che avrebbero perso la guerra; le sue parole furono un punto di non ritorno per l'opinione pubblica americana che da allora divenne sempre più insofferente verso questo conflitto, che si concluse poi col ritiro delle truppe statunitensi.
ci sono poi i due giornalisti del washington post che scoprirono il watergate, mi ricordo sempre woodward ma mai l'altro nome mannaggia alla pupazza.
ancora murrow, che demolì il senatore mac carthy, quello della caccia alle streghe, mica sbirulino.
abbiamo avuto qualcosa di simile noi?

pensierino del giorno-05/09/2013

un'interessante battaglia che si potrebbe portare avanti dietro i sacri vessilli della pignoleria e della grammatica è quella sulla congiunzione che.
invenzione fighissima, quasi ai livelli del sì. tra l'altro lo sapevate che in latino non esisteva il sì? pensate che sbatta. sarebbe quasi da farci un pensierino spin-off.
dicevo sì, invenzione fighissima, tuttavia abusata. quasi ai livelli dell'imperativo nel parlato.
che mangi?
che macchina hai scelto?
no, bisogna sfruttare fino in fondo la nostra lingua e gestirla con tutti i lemmi che contiene, non anticipiamo orwell e la neo-lingua riducendo il linguaggio a un numero sempre più esiguo di parole.
cosa mangi?
quale macchina hai scelto?

pensierino del giorno-04/09/2013

fa ridere, lo so, ma i tarri un giorno diventeranno padri.
i tamarri che minchia oh zioffà, rigorosamente con l'accento secondo loro, dovranno impartire un'educazione a dei futuri cittadini ed elettori della vostra stessa repubblica.
la cosa più esilarante è che il loro voto continua a valere quanto il vostro.
è bello essere radical chic.

pensierino del giorno-03/09/2013

attenzione, nuovo odio all'orizzonte: nel mirino sono entrati quelli che commentano sotto le foto delle coppie e scrivono belli bellissimi oppure metton cuoricini.
potrebbe essere remotamente vero che io detesti le coppie, ammesso ma non concesso, tuttavia è una rottura di balle legger sempre la stessa roba accompagnata da asterischi e segni d'interpunzione messi a caso.
oltretutto il più delle volte hanno il coraggio di dire belli a due che non prenderebbero a fare il ruolo, rispettivamente, dello sfigato nella pupa e il secchione e di ugly betty.

mercoledì 23 ottobre 2013

pensierino del giorno-02/09/2013

e se fermassimo l'industria della guerra?
basta soldati, gli stati non si dotano più di un esercito. falliscono le imprese che producono carri armati, munizioni, aerei da guerra, navi e armamenti vari.
la ricaduta, in termini economici, sarebbe positiva o meno? vivere in un mondo dove non c'è più bisogno di investire prima per fare la guerra e poi per riparare ai danni che causa porterebbe più ricchezza o no?
la domanda credo sia lecita, perchè se da un certo punto di vista è vero che ci saerbbe un notevole risparmio, è innegabile, per contro, che le famiglie degli operai delle succitate industrie si troverebbero in notevole difficoltà.
ma alla fine della fiera, ne guadagneremmo o no?

pensierino del giorno-01/09/2013

ormai è appurato: quando sono febbricitante vengo percorso da piccoli brividi, e fin qui niente di anormale, la cosa singolare e che li distingue dagli altri è che terminano, se così posso dire, sugli incisivi inferiori. provo del freddo su quei denti e so che qualcosa nel mio corpo non va.
mi offro per una tesi sperimentale in medicina, dono il mio corpo alla scienza.

pensierino del giorno-31/08/2013

ecco ma gli uomini che si fanno la barba tutte le mattine, come diavolo fanno se non sentono la sveglia e devono uscire di casa di corsa?
è un casino.
non possono.

sabato 19 ottobre 2013

pensierino del giorno-30/08/2013

è risaputo, non voglio crescere.
forse qualcosa può farmi cambiare idea. del resto non è che si possa restare sempre uguali a se stessi mentre intorno cambia inesorabilmente tutto quanto. proprio tutto. intendo qualunque cosa.
una volta la musica che ci faceva sognare di quando saremmo stati grandi era quella di max pezzali, che cantava dell'adolescenza mentre dentro di te saliva forte la voglia di diventare forti, baldanzosi e padroni del mondo.
poi, mentre il nostro corpo mutava e ci trasmetteva inequivocabili segnali, ecco che ci rifugiavamo dentro le sue parole facendo finta che il tempo non fosse mai trascorso.
questo è il tempo dello sgomento. lui continua a far canzoni, tu perdi i capelli, però le sue canzoni son terrificanti. non è più lo stesso, bisogna voltare pagina.
a pensarci bene, vai all'università, voti, puoi guidare la motocicletta e hai una carta di credito.
sarà il caso di farci l'abitudine.
the child has grown
the dream is gone

lunedì 14 ottobre 2013

pensierino del giorno-29/09/2013

finalmente ho imparato una cosa simpatica e utile al tempo stesso.
negli anni successivi alla grande crisi del ventinove, due senatori americani ebbero una brillante pensata: separare per legge le banche tradizionali, quelle commerciali, da quelle d'investimento. questa barriera doveva servire a far sì che non mancasse mai denaro liquido. memori della recente esperienza della corsa agli sportelli, glass e steagall volevano evitare che la gente non avesse più denaro da ritirare e per questo fu anche creato un apposito fondo.
ne seguì un periodo piuttosto florido per il loro paese e, dopo la seconda guerra mondiale, per tutto il blocco occidentale.
un bel giorno però decisero di abrogare le disposizioni di quella legge che istituivano la barriera tra i diversi tipi di banche. tempo otto anni e siamo andati dal culo.
grazie ragazzi.

venerdì 11 ottobre 2013

pensierino del giorno-28/08/2013

in questo mondo dominato dalle serie tv esistono oscure figure che lavorano nell'ombra come gli orchi di sauron e si danno un gran da fare per garantire a qualche stronzo dal culo molle di poter guardare il suo telefilm preferito in lingua originale senza perdersi nella traduzione grazie ai sottotitoli.
questo incipit non per una captatio benevolentiae, ma perchè lo ritengo doveroso e per affermare sin da ora che non sono prevenuto in alcun modo verso la categoria.
c'è un però.
negli ultimi tempi ho notato un'impoverimento della qualità: traduzioni poco fedeli ed errori dovuti a (scusabilissima) ignoranza sbucano sempre più spesso. magari ormai sono assillati, tormentati, sovraccaricati, eppure a volte basterebbe davvero poco per rimediare. digitare il nome di un politico su google o leggere meglio il testo aiuterebbe a capire se è maschio o femmina, per esempio.

giovedì 10 ottobre 2013

pensierino del giorno-27/08/2013

i moscerini sono il più grande nemico di chi vuol farsi una corsetta lungo il fiume.
tuttavia, non starò qua a insultarli in maniera poco costruttiva, voglio piuttosto pormi dei quesiti sulla scia del giovane holden: dove vanno i moscerini? insomma, una volta che hanno finito di dar fastidio alla gente, dove si nascondono per il resto della giornata? e soprattutto, vanno in letargo? emigrano?
quando fa freddo scompaiono, ma da qualche parte dovranno pur andare, dubito che si teletrasportino in un'altra dimensione per poi ritornare quando la temperatura si fa più mite.
propongo di stanarli quando meno se lo aspettano e colpire a freddo. tanto, vorrete mica dirmi che l'ecosistema ne riceverebbe un danno?

mercoledì 9 ottobre 2013

pensierino del giorno-26/08/2013

c'è qualcosa di anomalo nel fatto che io pensi tuttora alla figura del premier italiano come a colui che lo è stato, ufficialmente o meno, negli ultimi vent'anni. voglio dire, per me continua a essere lui.
il governo letta non è mai nato.
al massimo il governo alfano, ma il premier è uno solo ed è sempre lui. figuratevi lo stupore quando la gente inizia a riferirsi al povero enrico con quell'epiteto, ci resto di sasso. non capisco. stupore. sgomento. ma come? non è più lui? che è successo? aaaah già, è vero, ora inizio a ricordare.
la volta dopo però sono punto e a capo.

martedì 8 ottobre 2013

pensierino del giorno-25/08/2013

un pezzo di pane.
la persona più buona del mondo.
prosegue la mia personalissima lotta ai luoghi comuni e alle frasi fatte, al pensiero in serie, espressioni ripetute quasi a macchina come se fosse obbligatorio usare sempre la stessa.
perdiana, provate a pensare con la vostra testa.
uscite dal seminato, se volete esprimere questo concetto perchè non cercate di farlo con parole vostre? magari al primo tentativo vi impappinerete, ma già dal secondo andrà meglio. invece no, si usano ormai interi periodi prefabbricati e probabilmente surgelati, li vendono insieme ai bastoncini di capitan findus.
ci sarebbero pure delle obiezioni nel merito: il pezzo di pane non per forza è buono, per esempio quello di crusca o segale a me non fa impazzire e se poi è raffermo, qualunque esso sia, lo trovo più un'arma impropria che la pietra di paragone per misurare la bontà d'animo di una persona.
a furia di sentir parlare la gente allo stesso modo e di aver fatica nel distinguere gli interlocutori, l'unico dato certo in mio possesso è che avrò conosciuto almeno una cinquantina di persone più brava/tranquille/buone del mondo (fateci caso, sempre aggettivi di una banalità sconcertante) senza mai averle viste in faccia.
poi magari se ne parla perchè ha appena fatto a pezzetti la mamma e l'ha messa nel frigo per farci la grigliata il giorno dopo, però garantito che se lo conosci è bravissimo. il superlativo addirittura.

pensierino del giorno-24/08/2013

al posto del normale test d'ingresso a medicina ne metterei uno che elimina completamente la discrezionalità e allo stesso tempo l'aleatorietà, permettendo una scrematura senza dubbio più alta e in grado di farci dormire sonni tranquilli, sapendo che chi un giorno dovrà occuparsi della nostra salute non è magari un genio, ma neppure un minus habens.
mettiamoli tutti in coda davanti agli armadietti elettronici delle biblioteche, senza alcuna istruzione scritta.
dieci secondi per riuscire ad aprirlo. chi ci riesce passa, chi non ce la fa va a pulire vetri ai semafori, che con 'sta storia che dall'est non arrivano più immigrati è un lavoro caduto in disuso.
scommettiamo che saranno abili e arruolati meno studenti dei posti disponibili?

lunedì 7 ottobre 2013

pensierino del giorno-23/08/2013

o soffro di dejà vu, oppure sarà la decimilionesima volta che il sito di un famoso ex-autorevole quotidiano nazionale ci propina la galleria di persone che non avendo di meglio da fare nella vita immortalano giorno dopo giorno la propria gravidanza.
passi una.
passi due, magari non ricordavi di averla già pubblicata.
ma tre vuol dire che o sei cutu, o non sai cosa scrivere, oppure sei un feticista.
in quest'ultimo caso potremmo diventare buoni amici.

pensierino del giorno-22/08/2013

sulla scia dei ricordi legati all'infanzia, si fa largo da un cantuccio un antico dilemma, uno di quei dubbi circa i quali non si chiede mai alla gente perchè si teme di passare per fessi.
ormai non è che abbia molto da perdere a livello reputazionale, perciò tanto vale uscire allo scoperto: qualcuno è mai stato in grado di capire cosa dicesse paperino nei cartoni animati? quella voce, apparentemente simpatica, era causa di profondi disturbi per i poveri bambini che non riuscivano a comprendere quanto favellato dal loro personaggio preferito ed erano dunque costretti a ricorrere alle immagini districarsi nella storiella.
sorge spontanea una seconda domanda, profondamente collegata alla prima: avrà avuto un senso quanto diceva? voglio dire, parlava effettivamente con frasi normali ma camuffate da quella parlata assurda o emetteva solo versi a caso? questa seconda opzione è quantomeno intrigante.

pensierino del giorno-21/08/2013

e che dire di quando ti accingi ad alleviare la compressione sul tuo basso ventre e trovi la signora delle pulizie che con fare perfino scorbutico dice di ronzare alla larga perchè lei deve pulire?

venerdì 4 ottobre 2013

pensierino del giorno-20/08/2013

ho scoperto una cosa che mi ha fatto quasi piacere.
leggendo la biografia di tom clancy ho realizzato che se mi fossi dovuto basare sul suo profilo, le sue idee politiche e le sue scelte di vita, non avrei mai e poi mai preso in mano un suo libro.
fortunatamente ero troppo piccolo, wikipedia non esisteva ancora e per fortuna ebbi la voglia di iniziare la lettura, partendo chiaramente dal più grande dei suoi classici, la grande fuga dell'ottobre rosso. non li ho mai letti tutti, dopo un po' sono anche ripetitivi, però quelli che ho comprato son stati divorati e goduti.
in barba alle divergenze.

giovedì 3 ottobre 2013

pensierino del giorno-19/08/2013

trovo singolare e forse sintomatico il fatto che nella lingua italiana la parola bipolarismo abbia due significati, o comunque venga intesa in due modi che fanno riferimento a campi semantici piuttosto lontani fra loro.
il primo si riferisce a un sistema politico nel quale gli attori sono due grossi partiti contrapposti fra loro, i quali si spartiscono l'elettorato e si alternano al potere. per intenderci, un sistema come quello statunitense.
il secondo è il nome volgare attribuito al disturbo bipolare, una malattia che causa nella vittima gravi sbalzi d'umore e ripetuti episodi di depressione.
se volessimo dire che il nostro sistema politico è bipolare, o meglio tende al bipolarismo, sarebbe opportuno specificare a quale dei due facciamo riferimento, visto che sono entrambi plausibili.

pensierino del giorno-18/08/2013

c'è un problema. i borghesi sono inadatti a governare. o meglio, facessimo un concorso per titoli bisognerebbe scegliere solo tra di loro: ben istruiti, non troppo abbienti e senza rendite di posizione da mantenere, abituati a vivere del proprio lavoro e consci del suo valore, intenzionati a far sviluppare il paese cercando il compromesso che non scontenti nessuno, con un occhio di riguardo verso le classi meno abbienti, che loro sanno bene, perchè lo hanno studiato, hanno bisogno di maggior tutela.
invece no, zero, niente, niet.
i borghesi, buon per loro, non potranno mai capire i drammi di perdere mezza giornata di lavoro perchè con quei soldi c'avrebbero fatto la spesa per una settimana, non è una loro colpa, d'altronde son venuti su in un ambiente completamente diverso e in molti annuiscono quando viene detto loro che il posto di lavoro fisso è una noia, bisogna cambiare e sapersi reinventare. tutto giusto, in teoria. sicuramente più facile dirlo quando si hanno alle spalle lauree, master e dottorati vari. la verità è che per molte persone un contratto a tempo indeterminato rappresenta un'ancora di salvezza, qualcosa cui aggrapparsi quando la tempesta si fa troppo violenta e si teme di non poter più governare la barca e si attende solo che la furia degli elementi si plachi.
ragionare con la raffinata mente di uno studente prima liceale poi universitario può portare a individuare le soluzioni a determinati problemi, ma difficilmente alla reale comprensione del problema stesso. non ci potrà essere quello stimolo, quella fiamma, quel vivo desiderio di risolverlo, poichè in fin dei conti per loro non cambierà molto, al massimo aumenterà il dispiacere che provano quando leggono qualche straziante storia sul buongiorno di gramellini.
ma sì, distruggiamo il welfare state, privatizziamo tutto, facciamo pagare i servizi sanitari a sti straccioni, tanto hanno soldi in abbondanza. vendiamo qua e là le varie aziende statali così che possano piazzare su i prezzi che servono a ingrassare le tasche di pochi a spese di tutti.
che bello.
se non avessero inventato la televisione che li tiene a bada, a quest'ora sarebbe giusto che avessimo fatto tutti quanti la fine di gigione sedici.

mercoledì 2 ottobre 2013

pensierino del giorno-17/08/2013

è giunto il momento di affrontare un delicato e spinoso argomento.
la transitività della dieta.
con questa locuzione mi riferisco alla singolare proprietà che questa terapia possiede quando a seguirla è una donna: essa si estende ai familiari che d'improvviso vengono privati di pane, pasta, dolciumi, zucchero, burro, latte, uova, insomma qualunque cosa che a tavola faccia godere.
non è per ribadire ancora una volta la nostra superiorità, però. che diamine.
quando devo portare la vespa dal meccanico e lasciarcela qualche giorno mica obbligo la gente ad andare a piedi per solidarietà, così come non ho mai visto mia madre o mia sorella venire a correre con me al parco, per quanto farebbe loro un gran bene.
la dieta è attualmente una delle tre principali cause di divorzio tra gli italiani, dopo il tradimento e la giusta causa (s'intende per giusta causa il marito che s'è spaccato le palle della moglie e anzichè spaccarle la faccia con un cric decide di seguire le vie che il legislatore civile ha previsto per giungere all'agognata libertà cui rinunciò in seguito a un errore di gioventù, probabilmente una sbronza colossale o una catasta di debiti per via delle scommesse andate a male sulle lotte clandestine tra cani).
è pacifico, tanto in dottrina quanto in giurisprudenza, che il cosiddetto quinto obbligo matrimoniale consista, per l'uomo, nel subire anch'egli le conseguenze delle mestruazioni; aggiungere a questo supplizio anche quello della dieta pare oltremodo vessatorio. pertanto le richieste si alzano a gran voce: visto che tanto sulla figa abbiam perso ogni speranza, ridateci il cibo, o sarà alcool a fiumi.

martedì 1 ottobre 2013

pensierino del giorno-16/08/2013

ci sta.
ma cosa ci sta?
la camicia nella valigia, ci sta.
la valigia nella stiva dell'aereo, ci sta. eccome se ci sta, avanza pure molto spazio.
bisogna veramente smetterla con il ci sta usato come intercalare per nascondere il proprio disinteresse nei confronti dell'interlocutore o per sopperire all'aridità del proprio vocabolario.
- oh ma lo sai che domani pensavo di blablabla - mentre quello che chi dovrebbe stare in ascolto capisce è fzzzzz agvzzzz miao quirk blub coff meeeeeeeeeeooooooooooo eeeeeeeeeeeeek sbadadam ahahahaahha quindi logico che quando chi parlava termina il discorso e volge il capo verso costui con fare interrogativo si ritrovi col cervello vuoto come la libreria di amadeus. - eh boh, ci sta - è la risposta tipica per cavarsela in queste situazioni di panico. probabilmente anche in esperanto si sarebbe detto allo stesso modo.
dopo il come se non ci fosse un domani, ecco che un altro terribile nemico si affaccia nel parlato, anche se per la verità vi è presente da molto tempo, solo che ultimamente sono più intollerante del solito e questo mi porta a rivedere e irrigidire mie posizioni un tempo meno marcate, mentre adesso reintrodurrei i ceppi o la gogna nella pubblica piazza per chi si rende colpevole di turpiloquio, laddove per turpiloquio s'intende la formulazione di frasi piene di questi abomini.