lunedì 10 marzo 2014

pensierino del giorno-09/03/2014

dove va tutto quello che non diciamo?
voglio dire, spesso si dice pensa prima di parlare. quindi bisognerebbe azionare i filtri tra cervello e bocca, che a spanne dovrebbero stare più o meno nella mucosa nasale e mi piace identificarli nelle caccole, perciò occhio ogni volta che vi soffiate il naso perchè per i successivi cinque-dieci minuti siete a forte rischio gaffe. azionare i filtri significa che quando il nostro cervello partorisce qualcosa noi attiviamo dei firewall che vanno a caccia del pensiero e gli fanno una perquisizione scrupolosa al fine di controllare la sua compatibilità con l'ambiente esterno.
offende razze, religioni, sessi? discrimina territorialmente? è socialmente accettato secondo la morale prevalente del posto nel quale ci si trova?
se la risposta è sì, viene dato il via libera e può decollare per poi frantumarsi nell'atmosfera.
se la risposta è no, viene aggredito da degli antivirus sotto forma di succhi acidi che lo corrodono e ne causano il prematuro decesso. tuttavia, i pensieri non muoiono. si possono inibire, si può distruggere una loro registrazione su supporto magnetico o la documentazione cartacea, ma il sostrato continua a vivere.
è come pensare di uccidere la libertà. non si può.
se ritenevo la tal persona una merda continuerò a farlo, indipendentemente dal fatto che lo espliciti o meno.
dunque ci si pone il problema: dove va a finire questo mio pensiero? una parte resta ingabbiata dentro di me, ma quando le sinapsi mandano l'input alle corde vocali si opera una mitosi, come quando ti fanno la multa in doppia copia. dove diamine finisce l'altra? non può essere annientata, come già detto. e allora?
il giovane holden si chiedeva dove andassero le anatre di central park durante l'inverno senza riuscire a darsi una risposta, ma credo che sia il caso almeno di provare a immaginarla.
esiste una sorta di pianeta spazzatura dove tutte le nostre idee incivili vanno a finire e si mettono a fare a cazzotti le une con le altre? un asteroide adibito a ring tipo fight club sul quale i fascisti carogne si scannano coi comunisti zecche mentre gli sporchi ebrei se le suonano con i maiali islamici? dove le troie delle ex finalmente si trovano faccia a faccia con gli stronzi degli ex senza che il codice penale possa in alcun modo limitare il loro comporamento?
sarebbe suggestivo. non vincerebbe nessuno, trionferebbe forse la schiettezza. le idee non muoiono, quindi tra di loro non si possono ammazzare e non avendo corpi da azionare non possono nemmeno nuocere a terzi. tutto sommato non sarebbe male se un posto così esistesse.

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