giovedì 28 aprile 2016

pensierino del giorno-17/04/2016

Lamentarsi è un diritto di tutti, benché si tenda ad abusarne. Quando i bambini sfruttano tale diritto, i genitori tendono a rimproverarli, facendo loro notare che esistono persone in condizioni ben più svantaggiate, e in virtù di ciò non hanno alcun titolo per lamentarsi. La stessa osservazione, per la verità, viene riproposta anche a persone più adulte, accompagnata da una certa indignazione da parte di chi l'ha pronunciata.
Eppure il lamento è, per sua intrinseca natura, soggettivo. Persino la franchigia del limite della decenza è variabile da caso a caso, giacché non per forza ciò che è irrisorio per qualcuno debba automaticamente esserlo per tutti gli altri.
La triste quanto amara verità è che di fronte a una persona che si lamenta restano due sole alternative: scappare a gambe levate o imparare a fissare l'interlocutore senza ascoltare una parola.

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