martedì 19 luglio 2016

pensierino del giorno-15/06/2016

I Chocos (non esiste chiamarli col loro nuovo nome, ossia Coco Pops, faccio come mia nonna che ormai nel nuovo millennio insisteva a parlare di 'Sip' anziché di 'Telecom'), si sa, vanno consumati col latte freddo. Ciotola, Chocos e latte appena tirato fuori dal frigo. È un rito la cui sacralità liturgica si trasmette di padre in figlio, senza che la propria dottrina sia mai messa in discussione.
È probabilmente l'ultimo dogma infallibile, una delle poche certezze create dell'intera sfera del sapere, anzi forse è addirittura immanente, insomma uno dei pilastri dell'universo intero.
Dinanzi a me non fur cose create,
se non eterne, e io eterna duro.
Anche Dante poneva i Chocos nel regno spirituale.
Come si spiega, allora, il fatto che proprio sulla confezione dei Chocos, la modalità d'utilizzo consigliata sia con il latte caldo?
Caldo?
Ma che davero?
Cioè dovrei creare una pappolea nella quale i miei adorati petali di cioccolato si liquefano come se fossero immersi in una maleodorante e nauseabonda pozzanghera di petrolio e acido cloridrico.
Chi ha ordito un simile complotto?
Il New World Order?
Il Gruppo Bilderberg?
Il Grande Fratello?
Il Grande Cocomero?
Quel che è certo è che ora più che mai dobbiamo restare uniti, magari lanciare degli odiosi hashtag dedicati, sensibilizzare il prossimo, fare campagne a stretto contatto con la cittadinanza, ma è d'obbligo evitare la proliferazione di questo morbo.
Il latte dev'essere freddo.

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