venerdì 9 settembre 2016

pensierino del giorno-09/09/2016

Il lavoro mobilita l'uomo. Non soltanto fisicamente, portandolo dalla propria casa al posto di lavoro, ma anche da un punto di vista delle emozioni e delle energie, diventando il polo che ne attrae la maggior parte della forza vitale. Per questo semplice motivo dovrebbe nobilitarlo: che vita priva di senso sarebbe quella nella quale si impiega il proprio tempo in un'attività che non apporta alcun beneficio a chi la svolge? Chi lavora andrebbe messo nelle condizioni di poter trovare una certa realizzazione all'interno della propria occupazione, anche se questa consiste in attività semplici e/o ripetitive; tutto sta nel farlo sentire parte di qualcosa che funziona, ove apporta un mattoncino magari invisibile ma essenziale alla struttura dell'edificio.
L'alternativa è una lenta agonia verso i pochi spazi di libertà residua, che si concentrano in una manciata di ore per dormire e nei fine settimana, che appaiono come oasi miracolose in mezzo al deserto di sabbia del lunedì mattina. Cui prodest tutto ciò? A nessuno, è ovvio, ma a quanto pare sono ancora meno le persone interessate a cambiarlo.

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